(Lousma e Fullerton, terzo equipaggio
del Columbia)I
22 Marzo
1982. Tutto è pronto a Cape
Canaveral per il lancio dello Space Shuttle Columbia.
La navetta è al suo terzo viaggio nello spazio. E’ la stessa reduce dai due
trionfali voli del 1981. I due uomini prescelti per questa nuova avventura
cosmica sono gli astronauti Jack Lousma, veterano
dello spazio, e Gordon Fullerton.
Lo scopo e gli obbiettivi della missione sono ben spiegati nell’articolo
pubblicato su “
Alle 17, ora
italiana, il terzo volo orbitale dello Space Shuttle Columbia prende il via. Il
lancio avviene con un’ora di ritardo sull’orario previsto a causa di un piccolo
problema nel sistema di rifornimento del carburante. L’inviato
speciale a Cape Canaveral
del quotidiano “Il Tempo” così descrive le prime straordinarie fasi del volo:
<< Uno spettacolo mai visto, impareggiabile, forse indescrivibile: questa
la sintesi delle impressioni sulla partenza dello Shuttle Columbia per il terzo
volo orbitale, impressioni suscitate non solamente nei duemila giornalisti
convenuti a Cape Canaveral
da tutto il mondo occidentale, ma anche dalle grida di un milione di spettatori
accorsi per assistere all’avvenimento. Uno spettacolo dunque mai visto,
impareggiabile e di cui tentiamo a dare una vaga idea:
la piazzola e la torre di lancio del Columbia si stagliavano sull’orizzonte dal
delimitare della superficie verde-ocra costituita dalla boscaglia subtropicale
e dalle lagune che caratterizzano questa aerea della Florida. Sopra questo paesaggio, ad un migliaio di metri, una nube
bianchissima, quasi una pennellata orizzontale nell’azzurro vivo del cielo.
Questo lo scenario sul quale quattro secondi prima delle 17 ora italiana, dalla
parte inferiore dello Shuttle si sono sprigionate, all’accensione dei motori a
razzo, le fiamme dei getti, d’un giallo vivissimo da
far male a chi le guardava senza gli occhiali da sole, pur da cinque chilometri
di distanza. Mentre alle 17
in punto la navetta si staccava da terra, verticalmente tutt’intorno i gas di scarico evaporati dei razzi
generavano una nube bianca che veniva ad aggiungersi allo scenario già
estremamente suggestivo. E’ parso, questa volta, che il
Columbia decollasse più lentamente che nei due voli precedenti, ma si è
trattato solamente di un falso effetto ottico. In un tripudio di applausi da parte delle centinaia di migliaia di persone
accampate per l’occasione attorno a Cape Canaveral, il Columbia dopo otto secondi è quindi sparito
entro quella nube bianca nel cielo. Ma è stata una questione di
attimi poiché la navetta è rispuntata al di sopra della nube ed ha
proseguito la sua salita a velocità crescente, lasciando una torreggiante scia
dietro la quale infine s’è nascosta. E mentre il rombo
delle “cannonate a raffica” dei motori a razzo si attenuava, è stato possibile
percepire di nuovo il cinguettio delle migliaia di volatili impauriti che dalla
boscaglia avevano preso il volo durante il fantastico distacco del razzo dalla
base … >>. Dopo il regolare distacco dei due razzi laterali e del grande serbatoio centrale, a dodici minuti dal lancio lo
Shuttle Columbia entra con successo in un’orbita circolare a circa trecento
chilometri di altezza.
Un’ora e 41 minuti
dopo, arrivano anche le prime immagini televisive inviate dai due astronauti, Lousma e Fullerton. Mostrano
l’interno della stiva e gli esperimenti che serviranno per le osservazioni
della superficie terrestre.. (continua)
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