SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Lousma e Fullerton, terzo equipaggio del Columbia)I

SPACE FLIGHT  NEWS 98 ( history )

 

22 Marzo 1982. Tutto è pronto a Cape Canaveral per il lancio dello Space Shuttle Columbia. La navetta è al suo terzo viaggio nello spazio. E’ la stessa reduce dai due trionfali voli del 1981. I due uomini prescelti per questa nuova avventura cosmica sono gli astronauti Jack Lousma, veterano dello spazio, e Gordon Fullerton. Lo scopo e gli obbiettivi della missione sono ben spiegati nell’articolo pubblicato su “La Repubblica” alla vigilia del lancio: << CAPE CANAVERAL – Dieci api e dieci farfalle notturne; 96 campioni di semi di avena, di fagiolo e di pianticelle di pino. Ecco la compagnia che i due astronauti americani Jack Lousma e Gordon Fullerton si porteranno nel terzo volo dello Shuttle, la navetta spaziale, la cui partenza da Cape Canaveral è in programma per le 16, ora italiana, di domani lunedì 22 marzo. La missione dovrebbe durare sette giorni con atterraggio non più in California ma nel Nuovo Messico. In questo volo complessivamente, la navetta avrà all’interno della stiva un carico di quasi dieci tonnellate, fra cui nove esperimenti denominati “OSS-1”, sigla di “ufficio per le scienze spaziali” che li ha organizzati. Sarà sperimentato di nuovo il “braccio” manipolatore meccanico, di progettazione canadese, il “ Canadarm” destinato ai futuri lavori in orbita. Questa volta il “braccio” estrarrà dal gruppo degli strumenti collocati nella lunga stiva del Columbia, un “misuratore di plasma” che manterrà per un po’ di tempo fuori dalla navetta. La terza andata – ritorno dello Shuttle nello spazio è destinata in particolare a valutare il comportamento della navetta in condizioni di “calore estremo”. Queste saranno ottenute mantenendo rivolte verso il Sole, per decine di ore, naso, coda, stiva dello Shuttle. Intanto, in vista appunto del lancio di domani mattina, l’equipaggio del traghetto spaziale e i tecnici che da terra seguiranno il volo, hanno ripetutamente provato diverse manovre necessarie per un perfetto atterraggio al termine della lunga missione, sulla pista gessosa della base di White Sands, nel Nuovo Messico meridionale >>.

Alle 17, ora italiana, il terzo volo orbitale dello Space Shuttle Columbia prende il via. Il lancio avviene con un’ora di ritardo sull’orario previsto a causa di un piccolo problema nel sistema di rifornimento del carburante. L’inviato speciale a Cape Canaveral del quotidiano “Il Tempo” così descrive le prime straordinarie fasi del volo: << Uno spettacolo mai visto, impareggiabile, forse indescrivibile: questa la sintesi delle impressioni sulla partenza dello Shuttle Columbia per il terzo volo orbitale, impressioni suscitate non solamente nei duemila giornalisti convenuti a Cape Canaveral da tutto il mondo occidentale, ma anche dalle grida di un milione di spettatori accorsi per assistere all’avvenimento. Uno spettacolo dunque mai visto, impareggiabile e di cui tentiamo a dare una vaga idea: la piazzola e la torre di lancio del Columbia si stagliavano sull’orizzonte dal delimitare della superficie verde-ocra costituita dalla boscaglia subtropicale e dalle lagune che caratterizzano questa aerea della Florida. Sopra questo paesaggio, ad un migliaio di metri, una nube bianchissima, quasi una pennellata orizzontale nell’azzurro vivo del cielo. Questo lo scenario sul quale quattro secondi prima delle 17 ora italiana, dalla parte inferiore dello Shuttle si sono sprigionate, all’accensione dei motori a razzo, le fiamme dei getti, d’un giallo vivissimo da far male a chi le guardava senza gli occhiali da sole, pur da cinque chilometri di distanza. Mentre alle 17  in punto la navetta si staccava da terra, verticalmente tutt’intorno i gas di scarico evaporati dei razzi generavano una nube bianca che veniva ad aggiungersi allo scenario già estremamente suggestivo. E’ parso, questa volta, che il Columbia decollasse più lentamente che nei due voli precedenti, ma si è trattato solamente di un falso effetto ottico. In un tripudio di applausi da parte delle centinaia di migliaia di persone accampate per l’occasione attorno a Cape Canaveral, il Columbia dopo otto secondi è quindi sparito entro quella nube bianca nel cielo. Ma è stata una questione di attimi poiché la navetta è rispuntata al di sopra della nube ed ha proseguito la sua salita a velocità crescente, lasciando una torreggiante scia dietro la quale infine s’è nascosta. E mentre il rombo delle “cannonate a raffica” dei motori a razzo si attenuava, è stato possibile percepire di nuovo il cinguettio delle migliaia di volatili impauriti che dalla boscaglia avevano preso il volo durante il fantastico distacco del razzo dalla base … >>. Dopo il regolare distacco dei due razzi laterali e del grande serbatoio centrale, a dodici minuti dal lancio lo Shuttle Columbia entra con successo in un’orbita circolare a circa trecento chilometri di altezza.

Un’ora e 41 minuti dopo, arrivano anche le prime immagini televisive inviate dai due astronauti, Lousma e Fullerton. Mostrano l’interno della stiva e gli esperimenti che serviranno per le osservazioni della superficie terrestre.. (continua)

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