(Il centro di
controllo di volo a Houston)I
Lo Shuttle è in orbita. Nella breve ma intensa storia delle esplorazioni spaziali,
mai prima del Columbia era accaduto che lo stesso
veicolo fosse lanciato due volte. Come molti quotidiani di tutto il mondo sottolineano, con il volo di Engle
e Truly inizia l’era delle astronavi usate.
Purtroppo, però, come ogni missione rischiosa insegna, l’imprevisto è sempre in
agguato: non si è spenta, infatti, ancora l’euforia per il felice inizio del
viaggio di Columbia, che da terra ci si accorge che qualcosa all’interno dello
Shuttle non va. I tecnici del centro di controllo del volo di Houston, rilevano un grave guasto ad una delle
tre celle a combustibile che forniscono l’energia elettrica alla navetta
spaziale. Considerata troppo rischiosa l’avaria avvenuta, i responsabili della
missione, seppur a malincuore, decidono di accorciare il volo di Columbia.
L’81° viaggio umano nella storia dell’esplorazione umana dello spazio, previsto
nell’arco di cinque giorni viene ridotto solamente a
due. E’ la terza volta nella storia dei voli cosmici americani, dopo Gemini 8
(1966) e Apollo 13 (1970), che una missione viene
interrotta prima del previsto. Il mondo intero segue con il fiato sospeso la
nuova avventura dello Shuttle e del suo equipaggio, anche se alla NASA
assicurano che tutto è sotto controllo.
Sabato 14 novembre
1981. Dopo 54 ore e 13 minuti dal lancio, alle 22.24 ora italiana, le ruote del
carrello della navetta Columbia toccano “stupendamente” il suolo della Base di Edwards, luogo del rientro. Nonostante i molti “grattacapi” accaduti a terra e in volo,
questa seconda missione dello Shuttle si è rivelata un vero successo. Sono
stati ottenuti ottimi risultati nella sperimentazione in orbita del
rivoluzionario “braccio meccanico”. Ecco ciò che scrive l’inviato speciale de
“Il Giornale”, Giancarlo Masini, da Houston: <<
Il nuovo sistema di trasporto spaziale destinato a permettere all’uomo lo
sfruttamento industriale delle immense possibilità offerte dalle frontiere del
cosmo, ha avuto stasera il più sofferto e più atteso dei collaudi. La navetta
Columbia, primo veicolo a tornare nello spazio dopo esserci già stato, è
atterrata felicemente alle 22.24, ora italiana, dopo due giorni, sei ore,
tredici minuti e dieci secondi di volo. A dispetto di ogni
contrattempo e di ogni imprevisto e di ogni guaio, che hanno caratterizzato
questa cruciale missione cosmica, gli astronauti Joe Engle e Richard Truly hanno ricondotto in porto alla perfezione questa
incredibile macchina, (astronave e aeroplano aliante insieme), che ha segnato
l’ingresso nella nuova era spaziale. Il successo ottenuto dall’ente spaziale
americano, nonostante l’accorciamento imprevisto della missione, è stato
grandioso. Al momento dell’atterraggio anche le condizioni del tempo sono
migliorate, per cui abbiamo avuto uno spettacolo
ancora più affascinante del primo viaggio di aprile, con l’apparizione e la
scomparsa dell’inconfondibile e bellissima sagoma della navetta attraverso le
nuvole. Il via alla fase di rientro nell’atmosfera del traghetto spaziale è
stato dato alle 20.50, ora italiana. Il comandante Engle
e il secondo pilota Truly,
hanno fatto compiere al traghetto un mezzo giro su se stesso con l’ausilio di
piccoli motori direzionali, di modo che la parte posteriore del Columbia è
venuta a trovarsi davanti. Quindi, all’inizio della 37.
ma orbita terrestre, sono stati accesi per tre minuti
i motori principali per operare un rallentamento con il conseguente distacco
dall’orbita.
La terza missione del Columbia, che rimarrà nello spazio per sette giorni, è
già stata fissata per il prossimo marzo, con a bordo un equipaggio composto
dagli astronauti Jack Lousma e Gordon
Fullerton >>.. (continua)
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