SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Il centro di controllo di volo a Houston)I

SPACE FLIGHT  NEWS 97 ( history )

 

Lo Shuttle è in orbita. Nella breve ma intensa storia delle esplorazioni spaziali, mai prima del Columbia era accaduto che lo stesso veicolo fosse lanciato due volte. Come molti quotidiani di tutto il mondo sottolineano, con il volo di Engle e Truly inizia l’era delle astronavi usate. Purtroppo, però, come ogni missione rischiosa insegna, l’imprevisto è sempre in agguato: non si è spenta, infatti, ancora l’euforia per il felice inizio del viaggio di Columbia, che da terra ci si accorge che qualcosa all’interno dello Shuttle non va. I tecnici del centro di controllo del volo di Houston, rilevano un grave guasto ad una delle tre celle a combustibile che forniscono l’energia elettrica alla navetta spaziale. Considerata troppo rischiosa l’avaria avvenuta, i responsabili della missione, seppur a malincuore, decidono di accorciare il volo di Columbia. L’81° viaggio umano nella storia dell’esplorazione umana dello spazio, previsto nell’arco di cinque giorni viene ridotto solamente a due. E’ la terza volta nella storia dei voli cosmici americani, dopo Gemini 8 (1966) e Apollo 13 (1970), che una missione viene interrotta prima del previsto. Il mondo intero segue con il fiato sospeso la nuova avventura dello Shuttle e del suo equipaggio, anche se alla NASA assicurano che tutto è sotto controllo.

Sabato 14 novembre 1981. Dopo 54 ore e 13 minuti dal lancio, alle 22.24 ora italiana, le ruote del carrello della navetta Columbia toccano “stupendamente” il suolo della Base di Edwards, luogo del rientro. Nonostante i molti “grattacapi” accaduti a terra e in volo, questa seconda missione dello Shuttle si è rivelata un vero successo. Sono stati ottenuti ottimi risultati nella sperimentazione in orbita del rivoluzionario “braccio meccanico”. Ecco ciò che scrive l’inviato speciale de “Il Giornale”, Giancarlo Masini, da Houston: << Il nuovo sistema di trasporto spaziale destinato a permettere all’uomo lo sfruttamento industriale delle immense possibilità offerte dalle frontiere del cosmo, ha avuto stasera il più sofferto e più atteso dei collaudi. La navetta Columbia, primo veicolo a tornare nello spazio dopo esserci già stato, è atterrata felicemente alle 22.24, ora italiana, dopo due giorni, sei ore, tredici minuti e dieci secondi di volo. A dispetto di ogni contrattempo e di ogni imprevisto e di ogni guaio, che hanno caratterizzato questa cruciale missione cosmica, gli astronauti Joe Engle e Richard Truly hanno ricondotto in porto alla perfezione questa incredibile macchina, (astronave e aeroplano aliante insieme), che ha segnato l’ingresso nella nuova era spaziale. Il successo ottenuto dall’ente spaziale americano, nonostante l’accorciamento imprevisto della missione, è stato grandioso. Al momento dell’atterraggio anche le condizioni del tempo sono migliorate, per cui abbiamo avuto uno spettacolo ancora più affascinante del primo viaggio di aprile, con l’apparizione e la scomparsa dell’inconfondibile e bellissima sagoma della navetta attraverso le nuvole. Il via alla fase di rientro nell’atmosfera del traghetto spaziale è stato dato alle 20.50, ora italiana. Il comandante Engle e il secondo pilota Truly, hanno fatto compiere al traghetto un mezzo giro su se stesso con l’ausilio di piccoli motori direzionali, di modo che la parte posteriore del Columbia è venuta a trovarsi davanti. Quindi, all’inizio della 37. ma orbita terrestre, sono stati accesi per tre minuti i motori principali per operare un rallentamento con il conseguente distacco dall’orbita.

La terza missione del Columbia, che rimarrà nello spazio per sette giorni, è già stata fissata per il prossimo marzo, con a bordo un equipaggio composto dagli astronauti Jack Lousma e Gordon Fullerton >>.. (continua)

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