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(Il lancio dello
Shuttle Columbia 2)I
SPACE FLIGHT NEWS 96 ( history )
<< Meno un
minuto al lancio >>, annuncia attraverso gli altoparlanti il portavoce
ufficiale della NASA, alla numerosa folla presente nei dintorni e sulle tribune
del Centro spaziale Kennedy. Sono gli ultimi palpitanti momenti di un ennesimo, ma sempre emozionante,
conto alla rovescia per il lancio dello Space Shuttle Columbia. Tutto sembra
procedere regolarmente, ma a 31 secondi dal “go” viene
ravvisato improvvisamente un guasto a bordo della navetta, a causa di un
surriscaldamento delle “unità di potenza ausiliarie”: il conto alla rovescia
viene così interrotto e il lancio rinviato. Poco dopo l’uscita dei due
astronauti, Joe Engle e Richard Truly, dal
Columbia, una fonte ufficiale della NASA fa sapere che un nuovo
tentativo di lancio verrà effettuato fra circa una settimana.
Il 12 novembre 1981, a sette mesi esatti
dal suo primo volo, tutto funziona regolarmente e il Columbia
può ripartire finalmente per lo spazio per questa sua seconda stupenda
avventura. E’ la stessa navetta che ha volato ad aprile, ma con un differente
equipaggio. E’ una vera e propria svolta nella storia dell’astronautica! Ecco
come descrive lo storico avvenimento, nel suo reportage, l’inviato speciale de
“La Repubblica”:
<< C’è un autobus sopra di noi, nello spazio. Il
Columbia, dopo due rinvii (di una settimana il primo, di due ore e mezzo
il secondo) si è levato dalla rampa di lancio lasciando nel cielo violetto
della Florida una lunga scia rossa e gialla. A certi spettacoli, decisamente, non ci si abitua mai. Erano le 16.10 ora
italiana. Dalla tribuna dei giornalisti e degli invitati s’è
levato uno scrosciante applauso, quasi che gli astronauti Joe
Engle, 49 anni, e Richard Truly, 44 anni compiuti proprio ieri, potessero sentire.
Dopo tante ore di suspense e di conti alla rovescia interrotti e ripresi, il
tanto sospirato via per il secondo viaggio dello Space Shuttle, la navetta
americana, primo esempio di ricorso al mercato dell’usato nella storia
dell’astronautica, è finalmente avvenuto. Prima di
arrivare a staccarsi dalla base, il Columbia ha
sopportato 4000 prove e 10 mila analisi computerizzate e questo può spiegare
quale margine assoluto di sicurezza abbiano voluto garantirsi le teste d’uovo
ed i tecnici della NASA impegnati nell’impresa. Tutto si è svolto come da
copione nella fase iniziale. Dopo un paio di minuti, dalla navetta si sono
staccati i due razzi a propellente solido che, paracadutati, sono ammarati a
circa 170 miglia
dalle coste della Florida. In attesa c’erano le navi
per il recupero. In quell’istante il
Columbia viaggiava a 4600
chilometri orari e si trovava a 47
chilometri dalla base di lancio. Altra tappa scandita dal programma di
volo a 120 chilometri, quando si è staccato il grande serbatoio
centrale, già ribattezzato qui la “balena bianca”: erano passati 8 minuti e 30
secondi. “Tutto OK”, hanno comunicato i due astronauti alla base. Alle 16.24 la
navetta era già nella sua orbita bassa, variabile tra i 222 ed i 253 chilometri di
altezza, raggiunta con cinque accensioni e successivi spegnimenti dei motori.
La missione di Engle e Truly nello spazio, durerà 124 ore e 11 minuti,
concludendosi lunedì prossimo nel pomeriggio, dopo 83 orbite intorno alla
Terra. Al Columbia è stato affidato un test della
massima importanza. Dal risultato di esso si potrà
verificare se effettivamente la navetta può funzionare da autobus spaziale, con
andata e ritorno. Inoltre nella sua stiva, lunga 18 metri e larga 4,5, lo Shuttle dispone
per la prima volta di un “braccio robotizzato” lungo 15 metri, che servirà nelle prossime spedizioni
per operazioni di carico e scarico. Una sorta di carro-gru, solo che il Canada,
che l’ha costruito, ha speso un centinaio di miliardi. Il “braccio” può
sollevare fino a quasi 30
tonnellate, agguantando oggetti anche di quattro metri e mezzo di
diametro ma con una delicatezza quasi umana. Nella nuova missione del Columbia è presente anche l’ESA, l’agenzia spaziale
europea, che ha fornito una piattaforma in alluminio sulla quale sono state
montate 3 tonnellate di apparecchiature. Alle prove con il “braccio
robotizzato”, i due astronauti dedicheranno complessivamente 13 ore e mezza del
loro tempo in orbita >>. (continua)
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