SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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(Engle e Truly, secondo equipaggio del Columbia)I

SPACE FLIGHT  NEWS 95 ( history )

 

<< Soddisfattissimi di un conto alla rovescia straordinariamente liscio, i responsabili della NASA, l’ente spaziale americano, hanno passato ieri in rassegna tutti gli aspetti dell’imminente volo e hanno dato l’OK al secondo lancio del traghetto spaziale Columbia, previsto per oggi alle 13.30 ora italiana da Cape Canaveral in Florida. La bianca mole dello Shuttle, alto oltre 60 metri, troneggia in posizione verticale sulla rampa di lancio dopo che è stata rimossa la struttura di servizio usata dalle squadre dei tecnici per approntare il veicolo spaziale. A bordo è stato ormai caricato il cibo speciale che alimenterà per cinque giorni di volo gli astronauti Joe Engle e Richard Truly, sono stati attivati gli impianti di climatizzazione interna, è stata sincronizzata la batteria dei cinque calcolatori elettronici che dirigono quasi tutto il volo controllandosi a vicenda. Da Cape Canaveral sono salpate le due speciali navi destinate a recuperare nell’Atlantico, a 170  miglia di distanza, i due sottili razzi a combustibile solido usati per il lancio e sganciati pochi minuti dopo il decollo. “ Più che pronti ” per la loro avventura spaziale si sono proclamati i due astronauti Joe Engle, 49 anni, e Richard Truly, 43 anni, giunti a Cape Canaveral dopo un incessante addestramento a Houston in Texas. Già abituatisi ai particolari orari che osserveranno durante il volo, gli astronauti si sono svegliati ieri mattina alle ore quattro locali recandosi a ispezionare il Columbia e quindi continuando ad addestrarsi su un normale reattore in atterraggi di emergenza sulla pista d’aviazione della base, come potrebbe essere necessario fare con lo Shuttle nel caso di lancio abortito. Intanto, sulla rampa di lancio dall’una di ieri notte è iniziata l’operazione finale: il delicato riempimento del grande serbatoio ventrale con ossigeno e idrogeno liquidi. L’unica preoccupazione è legata alle condizioni meteorologiche: a Cape Canaveral sono continuati gli scrosci di pioggia con pericolose folate di vento, anche se le prossime previsioni assicurano che i fenomeni sono in attenuazione e che le condizioni al momento del lancio saranno buone. In tutta la zona di Orlando e Cocoa Beach, di fronte all’isola di Merritt dove sorge il Centro spaziale Kennedy, centinaia di curiosi e turisti, determinati a trascorrere tutta la giornata e la notte in auto o nei sacchi a pelo, si sono accaparrati i posti migliori per seguire Columbia in partenza verso lo spazio >>.

Così il corrispondente da New York del quotidiano “La Repubblica” descrive la vigilia del secondo volo dello Space Shuttle Columbia. E’ il 4 novembre 1981: dopo uno slittamento del lancio, dovuto al distacco di alcune piastrelle a causa di una fuoriuscita di ossigeno liquido durante il riempimento dei serbatoi dei motori di assetto, il 22 settembre, questa sembra essere la volta giusta. Le radio e le televisioni di tutto il mondo, sono di nuovo tutte collegate con il centro spaziale americano. I due nuovi protagonisti di questa avventura, Joe Engle e Richard Truly, sono già a bordo della navetta e attendono il via: sdraiati sulla schiena, le gambe più alte del dorso, con il viso rivolto verso il cielo, perché così partono tutti i razzi compreso questo… (continua)

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