SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

Torna pagina indice

(Lancio Mercury)

SPACE FLIGHT  NEWS   11 ( history )

 

Maggio 1962, dopo lo storico volo di John Glenn, l’America si appresta a lanciare il suo secondo astronauta in orbita: protagonista di questa nuova avventura è Scott Carpenter. Il volo originariamente  programmato  per il  19 maggio viene rinviato per cause tecniche a cinque giorni dopo.

 Il  24  maggio alle 10,43 (ora italiana ) Carpenter prende posto nella sua Mercury “Aurora 7”: posta in sommità al missile vettore Atlas, ad una altezza di 28 metri da terra, il veicolo spaziale, simile ad una campana, ha un’altezza di 2 metri e 85 centimetri ed è pesante 1890 chilogrammi. L’astronauta è adagiato all’interno su uno speciale seggiolino di forma anatomica con la schiena rivolta verso la base inferiore della navicella. Questa posizione rende più sopportabile le elevate accelerazioni che avvengono durante la fase del lancio e quella del rientro. Di fronte a Carpenter è sistemato il cruscotto con la strumentazione di bordo: controllo di assetto del veicolo, comando dei retrorazzi e informazioni sulla pressurizzazione della cabina, velocità in orbita e quota. Sotto il cruscotto è installato un periscopio per vedere la Terra e nella parte superiore della cabina una “finestra” per guardare verso l’orizzonte. All’interno della Mercury sono sistemate anche due cineprese da 16 mm per riprendere l’astronauta durante il volo.

Alle 6,49 del mattino ora della Florida, (le 12,49 italiane), il conteggio alla rovescia viene sospeso per scarsa visibilità. Ancora una volta le condizioni meteorologiche sembrano voler ostacolare il desiderio dell’uomo di violare i segreti del cosmo.

Dopo quarantacinque minuti di attesa snervante, il Sole torna a splendere nel cielo di Cape Canaveral, il conto alla rovescia può essere ripreso.

Finalmente alle 13,45 ora italiana il missile Atlas con un boato ed una gigantesca fiammata si stacca dalla rampa di lancio portando nello spazio il quarto astronauta americano della storia. << Tutto funziona regolarmente, i motori vanno a pieno regime >>, sono queste le prime parole di Carpenter. Tutto il mondo segue incollato alla radio ed alla televisione con emozione questa nuova straordinaria impresa spaziale di un uomo.

Tra i compiti affidati a Carpenter durante il volo, uno è quello di rilevare il grado di percezione visiva nello spazio, attraverso il lancio dall’Aurora 7 di un pallone colorato. I colori sono cinque: arancione, argento, giallo, bianco e verde.

La manovra si svolge durante la seconda orbita, l’astronauta riferisce a Terra: << Il pallone si è aperto. Lo vedo benissimo. Distinguo nitidamente tutti i colori >>.

Al termine della terza orbita la Mercury accende i retrorazzi riportando a terra al termine di un volo trionfale l’astronauta americano, in Italia sono le ore 18,41; è trascorso dal momento del lancio quattro ore e cinquantasei minuti. Il mondo plaude a questo nuovo trionfo dell’America, significative sono le parole del presidente Kennedy: << Siamo lieti io e l’intero paese che il volo sia stato compiuto felicemente. Voglio che sappiate che siamo tutti, in un momento come questo, vicini a voi e alla vostra famiglia. Congratulazioni ancora astronauta Carpenter ! >>. 

Un nuovo successo l’ente spaziale americano lo coglie nel luglio successivo, e precisamente il 10, con il lancio del primo satellite per telecomunicazioni: il Telstar 1, per mezzo di un razzo Delta. E’ un nuovo capitolo nella storia dell’esplorazione spaziale. L’invio del Telstar in orbita consente le prime trasmissioni televisive da un continente all’altro, gli Stati Uniti schiudono così a tutta l’umanità l’era delle comunicazioni a grande distanza, portando sullo schermo del nostro televisore fatti ed immagini di altri paesi, facendo sembrare veramente il mondo più piccolo.

Siamo solo a metà del 1962 e già due voli spaziali umani sono stati effettuati, entrambi di marca statunitense, ma prima della fine di quest’anno  altre straordinarie imprese stupiranno il mondo, in questa gara che vede come obbiettivo finale la…Luna!          ( continua )

 

Home page NewAtlantide