SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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[Yuri Alexievic Gagarin il primo cosmonauta della storia]

SPACE FLIGHT NEWS  7  ( history )

Mattina del  12 Aprile  1961, per la Russia sembra essere un giorno come tanti altri, quando alle ore  10  Radio Mosca interrompe i programmi  annunciando: <<Gavarit Mosca,… Gavarit Mosca, (parla Mosca, parla Mosca). Il  12 aprile  1961 nell’Unione Sovietica è stata lanciata in orbita intorno alla Terra la prima nave spaziale del mondo chiamata “Vostok” con un uomo a bordo. Il primo navigatore spaziale è un cittadino dell’Unione Sovietica, il maggiore pilota  Yuri Alexievic Gagarin. La partenza del missile cosmico a più stadi è avvenuta normalmente e dopo il raggiungimento della prima velocità cosmica e la separazione dell’ultimo stadio del missile vettore, la “Vostok” ha cominciato il suo volo libero su un’orbita intorno alla Terra. Secondo i dati preliminari, il periodo di rivoluzione della nave spaziale intorno alla Terra è di  89’ e 1”. La distanza minima dalla Terra è di  175 chilometri e quella massima è di  302 chilometri. Il peso della nave spaziale con il pilota è di  4.725 chili escluso il peso dello stadio finale del razzo vettore. E’ stato stabilito e viene mantenuto un collegamento radio con il primo pilota dello spazio Gagarin. L’osservazione delle condizioni fisiche del cosmonauta viene fatta mediante un sistema radiotelemetrico ed un sistema televisivo. Il maggiore Gagarin ha sopportato in modo soddisfacente il periodo di ingresso in orbita della nave spaziale ”Vostok” e attualmente si sente bene. I sistemi che assicurano le necessarie condizioni vitali nella cabina della nave spaziale funzionano normalmente. La nave spaziale “Vostok” con il pilota cosmonauta Gagarin prosegue il suo volo in orbita >>. Finalmente il grande sogno dell’astronautica si è realizzato: l’uomo ha rotto le catene che lo ancoravano al pianeta Terra! La straordinaria notizia si diffonde presto in tutto il mondo, Mosca si ferma come per incanto, gli studenti escono dalle scuole e formano cortei, gli stessi operai lasciano il lavoro e si riversano per le strade della capitale festeggiando lo storico evento. L’intero pianeta apprende la notizia e segue con emozione e trepidazione l’evolversi del volo. Poco dopo Radio Mosca diffonde un secondo comunicato: << Alle 9.52,(ora di Mosca), il cosmonauta Gagarin si trovava in volo sopra l’America meridionale. Egli ha inviato a quell’ora dallo spazio il seguente messaggio: “ il volo prosegue normalmente. Mi sento bene”>>.  Si hanno intanto  le prime sommarie notizie su Gagarin: il primo esploratore del cosmo ha ventisette anni, è nato infatti nel 1934 a Smolensk. E’ pilota della aviazione civile sovietica, è sposato ed è padre di due figlie. Viene poi rivelato che il lancio della  Vostok “ è avvenuto alle  9.07ore di Mosca, ( 7.07 ore italiane ), da una località segreta dell’Unione Sovietica. Trascorrono ancora pochi minuti e un terzo comunicato viene letto dalla radio sovietica: << Alle  10.15, ora di Mosca, il primo pilota spaziale della storia, mentre sorvolava l’Africa, ha trasmesso da bordo della nave spaziale: ” il volo prosegue regolarmente. Sopporto bene lo stato di assenza di peso “ >>.  Il successivo quarto comunicato di Radio Mosca annuncia che il volo si avvicina alla conclusione: << Alle  10.25, dopo aver compiuto un giro del globo terrestre, come stabilito dal programma, è stato azionato l’impianto frenante, e la nave spaziale, con il pilota maggiore Gagarin, ha iniziato la discesa per atterrare in un punto prestabilito dell’Unione Sovietica >>. Comincia una lunga attesa, non solo in Unione Sovietica ma in tutto il mondo, un’attesa che termina alle 12.22 ora di Mosca. E’ l’ora dell’annuncio più’ atteso: <<Gavarit Mosca,… Gavarit Mosca, effettuate con successo le ricerche ed eseguiti i compiti previsti dal programma di volo, la nave spaziale “Vostok ” è felicemente atterrata nella zona prestabilita dell’Unione Sovietica il  12 aprile  1961, alle ore  10,55 , ora di Mosca. Il cosmonauta, maggiore Gagarin, dopo la discesa ha comunicato: << Vi prego di riferire al Partito, al Governo e personalmente al segretario Nikita Serghievic Kruscev che l’atterraggio è avvenuto regolarmente, che mi sento bene e non ho riportato ferite né contusioni >>. Il volo dell’uomo nello spazio cosmico effettuato con successo, apre grandiose prospettive per la conquista del cosmo da parte dell’umanità >>.  L’uomo ha dunque trionfalmente portato a termine questo suo primo volo al di fuori dell’atmosfera terrestre. Ciò che fino a pochi anni fa sembrava impossibile è accaduto. Da ogni parte del mondo giungono messaggi di felicitazione per il volo di Gagarin, tra i primi vi è quello del presidente americano Kennedy:

<< La conquista ottenuta dalla Unione Sovietica con la messa in orbita di un uomo e il suo felice ritorno sulla Terra è un fatto di grande rilievo tecnico. Facciamo le nostre congratulazioni agli scienziati sovietici e agli ingegneri che hanno reso possibile l’esperimento. L’esplorazione del sistema solare è una ambizione che noi e tutta l’umanità dividiamo con l’Urss e questo rappresenta un passo importante verso tale obbiettivo. Anche il nostro programma Mercury per il lancio di un uomo nello spazio tende allo stesso fine >>. I giornali di tutto il mondo escono con titoli a caratteri cubitali inneggiando a questa nuova grande conquista scientifica, il Corriere della Sera titola la sua prima pagina così: “ Yuri Gagarin è tornato sulla Terra dopo aver visto ciò che nessuno ha mai visto “ ; mentre l’occhiello in alto riporta : “ Il primo vittorioso episodio della grande avventura spaziale“. Significativo l’articolo di fondo scritto dal grande poeta italiano Eugenio Montale: << Per noi che siamo della razza di chi rimane a terra, la “storia moderna” comincia il 12 ottobre 1492 con la scoperta dell’America. Ma per i nostri discendenti, forse, “l’era moderna” è cominciata oggi 12 aprile 1961, giorno in cui alle 9.07 del mattino un uomo sale in cima ad un razzo gigantesco e ha il coraggio di farsi lanciare così lontano dalla Terra da galleggiare senza peso in un cosmo che adesso sembra davvero il “ nuovo mondo ” >>.  Il volo della “ Vostok “ non è che il primo piccolo passo, Yuri Alexievic Gagarin ha spianato la strada, altri uomini altre macchine sono pronte per proseguire questa incredibile avventura umana oltre i confini dell’immaginario.

12 APRILE 1961: 108 MINUTI PASSATI ALLA STORIA                                      

E’ mattina al cosmodromo di Baikonur: il sole illumina con luce radente la torre di lancio ed il missile che porterà il primo uomo nello spazio. Applausi e sorrisi accolgono Gagarin in una sgargiante tuta arancione. Prima di prendere posto nell’angusta capsula, saluta tutti con un “ Ci rivedremo presto! “.  Il portello della

“ VOSTOK “ si chiude  lasciando Gagarin “ fuori dal mondo “ : unica possibilità di comunicazione, la radio di bordo.

Seguiamo questi storici momenti: ( l’ora di riferimento è quella di Mosca ).

Ore  7.10 – Base a terra:  << Yuri, come ti senti ? >>

Gagarin : << Qui tutto bene !>>

Ore  7.34 – Base :  << Come vanno le cose Yuri ? >>

Gagarin : << Potreste mettere un po’ di musica ? >>

Base : << Subito Yuri ! >>

Poco dopo una canzone d’amore giunge alle orecchie di Gagarin attraverso gli auricolari.

Ore  8.15 – Manca sempre meno al lancio, intanto viene riparato un guasto elettrico al di fuori della “ VOSTOK “.

Ore  8.44 - Gagarin : << Mi sento bene. Cosa dicono i dottori del mio cuore, batte ancora ? >>

Base : << La tua frequenza cardiaca è 64. Il respiro è 24. Tutto è normale  >>.

Gagarin : << Ricevuto. Significa che sono ancora vivo >>.

Ore  8.55 – Base : << Yuri, 12  minuti al via. E’ chiuso il casco ? Riferisci >>.

Gagarin : << Ricevuto, 12  minuti al lancio. Elmetto sigillato. Tutto normale, sono pronto al via >>.

Ore  9.06 – Base : << Un minuto al via. Come mi senti ? >>

Gagarin : << Forte e chiaro: un minuto al lancio. Sono in posizione di decollo >>.

Le lancette dell’orologio si stanno avvicinando sempre di più all’ora storica: per la prima volta un uomo sta per lasciare il suo pianeta d’origine per volare nello spazio.  

Ore  9.07 -   Base : << Accensione ! Decollo ! >>

Gagarin : << Si va ! >>

Base : << Ignizione del primo stadio, tutto bene…buon viaggio Yuri ! >>

Gagarin : << Stiamo andando. C’è poco rumore in cabina, tutto procede secondo i piani. Sto bene ! >>

Pochi minuti dopo si separa il primo stadio del razzo vettore, l’astronauta se ne accorge per una brusca diminuzione delle vibrazioni.

L’accelerazione è al massimo, Gagarin all’interno della “ Vostok “ sta sopportando una pressione tremenda; intanto il centro di controllo a terra è in attesa del primo rapporto dell’astronauta, ma nelle cuffie c’è solo silenzio.

Tutto tace ed una ridda di tragiche ipotesi si affaccia nella mente di tutti, quando finalmente si torna ad udire la voce di Gagarin: << Vedo la Terra dallo spazio, è meravigliosa ! Il cielo è scuro, molto scuro, e la Terra azzurra, posso vedere chiaramente le catene di montagne, le foreste, le isole, le coste. Vedo il Sole e le luci della mia cara Terra ! >>

Ore  9.20 – Gagarin comunica a terra che tutto funziona perfettamente ed incomincia a scrivere il suo diario di bordo.

Ore 10.00  - Mentre Gagarin sorvola il Sud America, Radio Mosca annuncia che il primo uomo, un russo, sta volando nello spazio, il suo nome Yuri Alekxievic Gagarin.

Ore 10.25 – La “ Vostok “, con a bordo Gagarin, inizia la fase di discesa, la più critica, la meno conosciuta.

Ore 10.55 -  Una sfera di acciaio bruciacchiata dal calore generato dall’attrito derivante dal velocissimo attraversamento dell’atmosfera appesa ad un paracadute, termina la sua discesa in un campo arato di fresco, ad una quarantina di chilometri dalla città di Smelovaka.

Pochi minuti più tardi Gagarin è circondato da agricoltori, soldati in servizio nei campi e dal personale di recupero.

Yuri Alekxievic Gagarin era entrato nella storia: il primo passo di un lungo cammino per l’uomo, destinazione Infinito, era stato compiuto. 

 

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