[Yuri Alexievic Gagarin il primo cosmonauta della storia]
Mattina del 12 Aprile 1961, per
<< La conquista ottenuta dalla Unione Sovietica con la messa in orbita di un uomo e
il suo felice ritorno sulla Terra è un fatto di grande rilievo tecnico.
Facciamo le nostre congratulazioni agli scienziati sovietici e agli ingegneri
che hanno reso possibile l’esperimento. L’esplorazione del sistema solare è una ambizione che noi e tutta l’umanità dividiamo con l’Urss e questo rappresenta un passo importante verso tale
obbiettivo. Anche il nostro programma Mercury per il lancio di un uomo nello spazio tende allo
stesso fine >>. I giornali di tutto il mondo escono
con titoli a caratteri cubitali inneggiando a questa nuova grande conquista
scientifica, il Corriere della Sera titola la sua prima pagina così: “ Yuri Gagarin è tornato sulla
Terra dopo aver visto ciò che nessuno ha mai visto “ ; mentre l’occhiello in
alto riporta : “ Il primo vittorioso episodio della grande avventura spaziale“.
Significativo l’articolo di fondo scritto dal grande
poeta italiano Eugenio Montale: << Per noi che siamo della razza di chi
rimane a terra, la “storia moderna” comincia il 12 ottobre 1492 con la scoperta
dell’America. Ma per i nostri discendenti, forse,
“l’era moderna” è cominciata oggi 12 aprile 1961, giorno in cui alle 9.07 del
mattino un uomo sale in cima ad un razzo gigantesco e ha il coraggio di farsi
lanciare così lontano dalla Terra da galleggiare senza peso in un cosmo che
adesso sembra davvero il “ nuovo mondo ” >>. Il volo della “ Vostok
“ non è che il primo piccolo passo, Yuri Alexievic Gagarin ha spianato la
strada, altri uomini altre macchine sono pronte per proseguire questa incredibile avventura umana oltre i confini
dell’immaginario.
12 APRILE 1961: 108 MINUTI PASSATI ALLA
STORIA
E’ mattina al cosmodromo di Baikonur: il sole illumina con luce radente la torre di
lancio ed il missile che porterà il primo uomo nello spazio. Applausi e sorrisi
accolgono Gagarin in una sgargiante tuta arancione.
Prima di prendere posto nell’angusta capsula, saluta
tutti con un “ Ci rivedremo presto! “.
Il portello della
“ VOSTOK “ si chiude lasciando Gagarin
“ fuori dal mondo “ : unica possibilità di comunicazione, la radio di bordo.
Seguiamo questi storici momenti: ( l’ora di
riferimento è quella di Mosca ).
Ore 7.10 – Base a terra: << Yuri, come
ti senti ? >>
Gagarin : << Qui
tutto bene !>>
Ore 7.34 – Base : << Come vanno le cose Yuri ? >>
Gagarin : << Potreste
mettere un po’ di musica ? >>
Base : <<
Subito Yuri ! >>
Poco dopo una canzone d’amore giunge alle
orecchie di Gagarin attraverso gli auricolari.
Ore 8.15 – Manca sempre meno al lancio,
intanto viene riparato un guasto elettrico al di fuori della “ VOSTOK “.
Ore 8.44 - Gagarin
: << Mi sento bene. Cosa dicono i dottori del
mio cuore, batte ancora ? >>
Base : << La
tua frequenza cardiaca è 64. Il respiro è 24. Tutto è
normale >>.
Gagarin : <<
Ricevuto. Significa che sono ancora vivo >>.
Ore 8.55 – Base : << Yuri, 12 minuti al
via. E’ chiuso il casco ? Riferisci >>.
Gagarin : <<
Ricevuto, 12 minuti al lancio. Elmetto
sigillato. Tutto normale, sono pronto al via >>.
Ore 9.06 – Base : << Un minuto al
via. Come mi senti ? >>
Gagarin : << Forte e
chiaro: un minuto al lancio. Sono in posizione di decollo >>.
Le lancette dell’orologio si stanno
avvicinando sempre di più all’ora storica: per la
prima volta un uomo sta per lasciare il suo pianeta d’origine per volare nello
spazio.
Ore 9.07 - Base : << Accensione ! Decollo !
>>
Base : << Ignizione del primo stadio, tutto bene…buon viaggio Yuri ! >>
Gagarin : << Stiamo
andando. C’è poco rumore in cabina, tutto procede
secondo i piani. Sto bene ! >>
Pochi minuti dopo si separa il primo stadio
del razzo vettore, l’astronauta se ne accorge per una
brusca diminuzione delle vibrazioni.
L’accelerazione è al massimo, Gagarin all’interno della “ Vostok
“ sta sopportando una pressione tremenda; intanto il centro di controllo a
terra è in attesa del primo rapporto dell’astronauta,
ma nelle cuffie c’è solo silenzio.
Tutto tace ed una ridda di tragiche ipotesi
si affaccia nella mente di tutti, quando finalmente si torna ad udire la voce
di Gagarin: << Vedo
Ore 9.20 – Gagarin
comunica a terra che tutto funziona perfettamente ed incomincia a scrivere il
suo diario di bordo.
Ore 10.00 - Mentre Gagarin
sorvola il Sud America, Radio Mosca annuncia che il primo uomo, un russo, sta
volando nello spazio, il suo nome Yuri Alekxievic Gagarin.
Ore 10.25 – La “ Vostok
“, con a bordo Gagarin,
inizia la fase di discesa, la più critica, la meno conosciuta.
Ore 10.55 - Una sfera di acciaio bruciacchiata dal
calore generato dall’attrito derivante dal velocissimo attraversamento
dell’atmosfera appesa ad un paracadute, termina la sua discesa in un campo
arato di fresco, ad una quarantina di chilometri dalla città di Smelovaka.
Pochi minuti più tardi Gagarin
è circondato da agricoltori, soldati in servizio nei campi e dal personale di
recupero.
Yuri Alekxievic Gagarin era entrato
nella storia: il primo passo di un lungo cammino per l’uomo,
destinazione Infinito, era stato compiuto.
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