SPAZIOULTIMA FRONTIERA

                                                                                                                 A cura del prof. A.Gianluca

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SPACE FLIGHT NEWS 1 ( history )

 

Mosca- Con l’aggancio, avvenuto il 2 novembre scorso, poco prima delle 11, ora italiana, della capsula spaziale russa "Soyuz TM 31" alla "Stazione Spaziale Internazionale" (ISS) è cominciata una nuova grande avventura dell’uomo nello spazio.

Lanciati due giorni prima dal cosmodromo di Baikonur (Kazhakistan), i tre astronauti a bordo, l’americano William Sheperd e i russi Yuri Ghidzenko e Serghey Krikalev, sono il primo equipaggio che abiterà stabilmente, per un certo periodo, la stazione spaziale, che qualcuno ancora ribattezza con il nome del primo progetto "Alpha".

Resteranno a bordo fino al marzo prossimo: sperimenteranno dunque per primi come si vive su quella che sarà la più grande costruzione dell’uomo al di fuori della Terra. Quando sarà completata, sarà grande quanto un campo di calcio e sarà visibile, per quanto possibile da Terra.

Tuttora la ISS è formata da soli tre moduli: due di costruzione russa ed uno americano. Il primo modulo, lo "Zarya", fu lanciato nel novembre 1998, seguito dal modulo della Nasa "Unity" nel dicembre successivo. Il terzo e finora ultimo modulo, lo "Zveda", è stato lanciato solamente nel luglio di quest’anno: dunque per il completamento della stazione bisognerà attendere il 2006.

Fino a quel momento "Alpha" sarà un grande cantiere aperto: serviranno infatti numerosi voli di navette "Shuttle" e di razzi "Proton" per concludere questa opera di ingegneria spaziale, che non coinvolge solo la Russia e gli Stati Uniti, ma anche Giappone, Canada, Brasile e la stessa Europa, in particolare l’Italia.

Il nostro Paese, tramite l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), fornirà alcuni moduli, che si agganceranno alla stazione; in più volerà sulla ISS un nostro astronauta, Umberto Guidoni, che così compirà il suo secondo volo nello spazio, dopo quello del febbraio 1996, a bordo dello "Shuttle 75", che trasportava il "Thetered", satellite a filo di concezione italiana.

Si sta dunque concretizzando il sogno dell’uomo, che è quello di abitare lo spazio permanentemente, avverando così le parole profetiche del padre della cosmonautica russa Costantin Ziolkowskij: "La Terra è la culla dell’uomo, ma nessun uomo rimane eternamente nella culla!"

L’esplorazione e la conoscenza dello spazio dunque proseguono: e dire che tutto cominciò quel lontano 4 ottobre 1957, quando un oggetto costruito dalle mani dell’uomo varcò per la prima volta l’atmosfera terrestre: si chiamava "Sputnik". Ma di questo parleremo la prossima volta…

 

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