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Interrogazione sulla presenza di oli minerali nei fanghi del depuratore Bari Ovest

DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che:
il quotidiano: la Gazzetta del Mezzogiorno, il 29 novembre 2006, ha pubblicato un articolo dai contenuti preoccupanti, secondo cui per il depuratore di Bari Ovest, sarebbe stato disposto il sequestro da parte della Procura della Repubblica di Trani, che ha prescritto il divieto di inviare i materiali prodotti di depurazione in agricoltura;
l'allarme fanghi al depuratore, situato tra l'altro nelle immediate vicinanze dell'abitato quartiere San Paolo di Bari, pone come alternativa l'utilizzo della discarica, ma gli impianti non accettano il fango del depuratore del San Paolo, in quanto la percentuale di secco contenuta nel fango liquido non è conforme ai parametri di smaltimento;
la situazione preoccupante, è stata confermata anche dal direttore dell'ARPA - Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente, che ha avviato, con i primi prelievi di acque e fanghi, la campagna di monitoraggio voluta dal magistrato;

lo stesso direttore ha affermato che: "se quei fanghi non verranno smaltiti da qualche parte, il punto di non ritorno può essere abbastanza vicino nel tempo", in quanto potrebbe a breve presentarsi facilmente un problema di contenimento dai fanghi stessi;
inoltre, l'articolo predetto riporta che la natura delle sostanze inquinanti, i cui livelli sono stati riscontrati in eccesso rispetto ai limiti di legge (oli minerali), lascerebbe immaginare che i fanghi siano residuo di rifiuti industriali impropriamente avviati all'impianto della rete civile, facendo riemergere drammaticamente il problema degli scarichi non autorizzati che mandano i depuratori fuori uso -:
quali iniziative urgenti intenda adottare, nel caso in cui le notizie riportate dal quotidiano: la Gazzetta del Mezzogiorno, corrispondano al vero;
se sussistano pericoli per la salute degli abitanti del quartiere di San Paolo di Bari, nonché per la tutela dell'ambiente limitrofo interessato dal problema generato dalla presenza di oli minerali negli scarichi di fogna trattati;
se infine corrisponda al vero la possibilità del rischio di un versamento dei rifiuti liquidi direttamente nel mare, se la situazione di dovesse protrarre nel tempo, con conseguenze serie e preoccupanti per la fauna e la flora marina.
(5-00481)