ABITANTE EQUIVALENTE

Nelle abitazioni come nelle attività produttive o di servizio, sarebbe necessario valutare l’effettiva produzione di liquame da smaltire per dimensionare correttamente i sistemi di trattamento dei reflui. Trattandosi di soluzione impraticabile, si deve fare riferimento al numero di ABITANTI EQUIVALENTI (a. e.) unità di misura standardizzata, che si può determinare nel seguente modo:

CASA DI CIVILE ABITAZIONE, conteggio dei posti letto:

1 a. e. per camere da letto con superficie fino a 14 m2;

2 a. e. per camera superiore a 14 m2.

ALBERGO O COMPLESSO RICETTIVO, come per le case di civile abitazione:

aggiungere 1 a. e. ogni qual volta la superficie di una stanza aumenta di 6 m 2 oltre i 14 m 2;

per le case di vacanza o situazioni particolari in cui l’utilizzo stagionale consente forti densità abitative è opportuno riferirsi alla potenzialità massima effettiva prevedibile.

FABBRICHE O LABORATORI ARTIGIANI

1 a. e. ogni 2 dipendenti, fissi o stagionali, durante la massima attività.

DITTE E UFFICI COMMERCIALI

1 a e. ogni 3 dipendenti, fissi o stagionali, durante la massima attività.

RISTORANTI E TRATTORIE, per il calcolo degli abitanti equivalenti è necessario quantificare la massima capacità recettiva delle sale da pranzo considerando che una persona occupa circa 1,20 m 2. Al numero dei clienti si somma il personale dipendente.

1 a. e. ogni 3 persone cosi risultanti.

BAR, CIRCOLI E CLUBS, come al punto precedente ma calcolando 1 a. e. ogni 7 persone.

CINEMA, STADI E TEATRI

ad ogni trenta utenti corrisponde 1 a. e.

SCUOLE

ad ogni 10 frequentanti calcolati sulla massima potenzialità corrisponde 1 a. e.

Casi particolari dovranno essere valutati di volta in volta.

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