Schede e foto sui mezzi e le armi reali inerenti le armate tedesche  
Corazzati.
       
PzKpfw IV ausf H StuG III ausf G
Carro Medio
Armamento principale un cannone KwK 40 L/48
da 75mm
Armamento secondario
1 mitragliatrice Mg 34 da 7.92 mm coassiale
1 mitragliatrice Mg 34 da 7.92 mm nello scafo con supporto

Spessore della corazza massimo 50 mm
Spessore della corazza minimo 13 mm
Carro Medio
Armamento principale un cannone StuK 40 L/48
da 75mm
Armamento secondario
1 mitragliatrice Mg 34 da 7.92 mm sopra lo scafo con supporto e scudo protettivo.


Spessore della corazza massimo 80 mm
Spessore della corazza minimo 11 mm

PzKpfw IV

Molti libri che trattano le forze corazzate tedesche enfatizzano il ruolo avuto dai carri Panther e Tiger, oscurando quello che è stato senza dubbio il carro più diffuso nell’esercito tedesco, il Panzer IV appunto!
Studiato originariamente per operare come supporto ai carri PzKpfw III grazie al cannone da 75 mm, non ebbe, inizialmente, una grande diffusione. Dal 43 in poi, il sopraggiungere dei T34 russi, degli Sherman M4 americani armati con cannoni da 75, fece uscire gradualmente dalla produzione il PzKpfw III per essere rimpiazzato, con lusinghieri risultati, proprio dal PzKpfw IV. Armato originariamente di cannone da 75mm a canna corta, raggiunse la sua massima efficacia con il 75mm a canna lunga, con la blindatura aumentata a 50mm frontalmente e con gli Shurzen laterali.
Il PzKpfw IV continuò ad essere prodotto fino agli ultimi giorni di guerra e combatté pressoché alla pari con i carri alleati su tutti i teatri di guerra.


Sturmgeschutz StuG III e StuG IV 

A seguito delle esperienze nella Prima guerra Mondiale l'esercito tedesco fece richiesta di una qualche forma di artiglieria mobile che avrebbe dovuto accompagnare la fanteria. Il veicolo doveva eliminare i punti di resistenza e gli altri ostacoli con il fuoco diretto, e doveva essere armato con un cannone principale da 77mm.
I prototipi furono pronti nel 1937, armati con il cannone da 75mm a canna corta (lo stesso del PzKpfw IV) montato sullo scafo del PzKpfw III e il carro, con la successiva produzione in serie, prese il nome di STUG III.
Curiosamente l'equipaggio di questi Cannoni d'assalto era formato da artiglieri con uniformi ispirate a quelle delle truppe corazzate ma leggermente differenti.
Le vittorie dei cannoni d'assalto contro i mezzi corazzati avversari, la maggiore resistenza ai colpi grazie al profilo ribassato e la maggiore facilità di produzione hanno favorito il successo di questi mezzi. Con il protrarsi della guerra sul fronte russo il ruolo degli Stug progressivamente mutò da supporto alla fanteria che assalta ad un ruolo anticarro, per questo il cannone principale passò ad un 75mm a canna lunga.
I cannoni d'assalto erano organizzati in battaglioni separati, molti di questi furono integrati nelle divisioni Panzer e in quelle di Panzergrenadier, in molti casi gli Stug equipaggiarono anche le divisioni di carri per reintegrare i carri armati andati perduti. Solo le Waffen SS e le divisioni di Elite della Wehrmacht avevano brigate di Stug assegnate in permanenza alle divisioni.