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PELLE DOPO IL SOLE

E’ perfettamente inutile parlare dell’importanza di una bella carnagione: poeti, pittori, pubblicitari e fotografi di moda puntano da secoli lo sguardo su un incarnato di rosa. Ma volendo gettare lo sguardo oltre l’apparenza, si fa strada sempre più fra le persone comuni che la pelle con l’andare degli anni diventa sempre di più  il tester del nostro organismo.

Costipazione, problemi di fegato, scarso esercizio fisico, alimentazione sregolata e poco varia, intolleranze alimentari, intossicazioni da metalli pesanti, smog, stress, radiazioni solari: questi sono solo alcuni fra i più importanti fattori che vanno ad incidere sulla nostra pelle, passaporto per il nostro contatto con la società.  

In questo articolo cercheremo di analizzare, molto sommariamente, la nostra pelle dopo un estate dedicata al mare e al sole, sia per minimizzare i danni subiti che per dare un’informazione di base.  

Parliamo subito di alimentazione, la nutrizione del nostro corpo: quando ci si accinge a correggere una dieta alimentare è importante eliminare quegli alimenti che vengono ritenuti nocivi ma è altrettanto importante saperli sostituire con altre sostanze nutrienti.

E’ consigliabile in ogni caso abolire i piatti grassi e pesanti, i cibi industriali, gli alimenti piccanti e soprattutto pasta e pane prodotti con farine raffinate.

Lo zucchero andrebbe sostituito con miele bio oppure fruttosio bio, il sale con sale marino integrale, l’aceto con aceto di mele oppure con agro di Umeboshi.  

Nella lista degli alimenti da includere per ricostruire la pelle dopo l’estate, il posto d’onore spetta ad alimenti quali carote, cipolle, lattuga (lassativi e ricchi di zolfo, potente ricostruttore della pelle), spinaci, sedano, prezzemolo, prugne (prugne e fichi secchi contengono gran quantità di ferro, meraviglioso alleato della nostra pelle), uva, olio di oliva bio, cereali integrali (non solo frumento, ma anche farro, kamut, mais, riso, orzo, grano saraceno, ecc.) e legumi bio (lenticchie, soia, ceci, fave, ecc.).  

L’acqua riveste primaria importanza nella nostra “dieta” per la pelle: che ne beviate molta o poca, l’essenziale è che sia di buona qualità altrimenti è come se vorremo lavare il nostro organismo (di cui la pelle è l’involucro esterno) con acqua fangosa: il risultato non è certo uno dei più eclatanti. Via libera ad acque con residuo fisso inferiore a 50 mg/lt e con pH compreso fra 6,4 e 6,8, reperibili di recente anche in alcuni centri commerciali ma principalmente nei negozi biologici.  

Se l’alimentazione ai giorni nostri è diventata povera di sostanze vitali per il nostro fabbisogno, diventa necessario integrare in altro modo il nostro bisogno di nutrienti. Fermo restando che le dosi adatte e personalizzate dovrebbero essere impostate dal vostro terapeuta di fiducia, di seguito vi diamo alcuni suggerimenti;

La vitamina A e la vitamina E sono necessarie per la rigenerazione del tessuto cutaneo e per proteggere l’epidermide dai radicali liberi e dai danni da radiazioni solari. L’assunzione della vit. A dovrebbe avvenire solo per 5 giorni alla settimana per permettere al fegato di eseguire un buon lavoro, meglio se in concomitanza con la vitamina C che svolge un ruolo importantissimo nella creazione del collagene e come antiossidante.

La vitamina E la si trova generalmente a buon prezzo nel germe di grano (ovviamente bio) e andrebbe assunta durante uno dei pasti giornalieri.

Da non dimenticare lo zinco che serve per la ricostruzione dei tessuti, mentre le alghe kelp servono a mantenere tonica la pelle (controindicate nelle persone ipertiroidee).  

In ultima analisi, parliamo di problemi della pelle apparsi dopo un ‘estate all’insegna del sole.

Poiché la pelle agisce come schermo tra il corpo e i milioni di sostanze tossiche presenti nell’ambiente (fra cui anche le radiazioni solari), spesso reagisce con acne, eruzioni, eczemi, gonfiori, rossore e altri problemi anche più gravi.

Come comportarsi quindi, quando la pelle, o parte di essa cambia vistosamente? Per prima cosa tenere sempre sott’occhio i nei e le macchie del vostro corpo, preventivando una visita di controllo nei casi un cui: improvvisamente cominciano a prudere, si sviluppano oltre il centimetro di diametro, crescono rapidamente, diventano scuri o si macchiano presentando forme irregolari.

In secondo luogo, tenere sempre presente che la pelle è anche canale di spurgo di fegato, intestino e sistema linfatico, e quindi qualunque problema connesso con l’epidermide andrebbe rivalutato all’interno di un programma di depurazione a livello organico, senza dimenticare anche l’approccio psicologico (che meriterebbe un articolo a parte).  

Un ultimo appunto, ma non per questo meno importante: le amalgame color argento che presenziano nelle nostre bocche sotto forma di otturazioni dentali, sono composte da una lega di mercurio, piombo, cadmio, tallio, argento, ecc. in misura tale che basterebbero due sole otturazioni per devastare flora e fauna del lago di Garda. Andrebbero rimosse quanto prima ma con le seguenti precauzioni: non più di una/due al mese, e con l’ausilio della diga di gomma onde evitare un ulteriore intossicazione (il mercurio è altamente volatile e viene assimilato da mucose orali e polmonari molto velocemente).

 

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