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Di sovente pensiamo con amore al Pianeta, e con dolore all’inquinamento che lo pervade.
Ma quante volte siamo stati consapevoli che è proprio all’interno delle nostre case che inizia il nostro “inconscio” contributo all’inquinamento ambientale?
E non è un contributo da poco!
Una delle fonti principali d’inquinamento è sicuramente l’insieme di sostanze tossiche presenti nei detersivi.
Entriamo insieme nell’armadietto dei nostri detersivi per conoscerli un po’ meglio e capire quanto nocivi e tossici essi possono essere.

Cominciamo dai disgorganti che sono fortemente aggressivi, formati per lo più da SODA CAUSTICA. E’ bene pertanto usarli raramente, e indossando guanti e mascherina e tenerli in armadietti posti lontano dai bimbi.

A proposito di bambini, tenete tutti i detersivi lontani da loro, e non travasateli mai in normali bottiglie (mio figlio a due anni si è bevuto la varechina!). Il rischio di ingestioni accidentali è altissimo!

Vi sono i disincrostanti per il WC, tutti a base di ACIDO SOLFORICO, CLORIDRICO E FOSFORICO: acidi estremamente corrosivi. Attenzione a non versare simultaneamente disgorganti con disincrostanti nel WC: le due sostanze possono provocare pericolosi gas intossicanti!

Ricordate inoltre che al di là dei vostri scarichi c’è sempre un fiume, un lago o un mare che raccolgono tutte le sostanze corrosive e pericolose, soffrendo!

Alternativa ecologica: un litro di acqua bollente con aceto sostituisce validamente questi prodotti aggressivi.

Smacchiatori antiruggine: aggrediscono addirittura il calcio delle ossa e sono pertanto da evitare soprattutto in vicinanza di bambini.

Arriva la primavera: cosa adoperiamo solitamente per premunirci dalle tarme sugli indumenti di lana? Canfora e naftalina. La prima può avere effetti nocivi se ingerita, ed è necessaria la lavanda gastrica. La seconda invece è estremamente tossica se ingerita, ma nociva anche se respirata e provoca irritazione a occhi e gola, e talvolta provoca dermatiti. Inoltre, entrambe sono cariche di arsenico e perciò dannosissime!

Alternativa ecologica: pulire molto bene tutti i capi di lana, avvolgerli in carta di giornale, profumare gli armadi con olio essenziale di lavanda e foglie di alloro. Successo assicurato, l’ho sperimentato da anni.

Detersivi per lavatrici: passiamo subito a quelli ecologici, ricordando che un “vero” detersivo non deve contenere FOSFATI, né NTA, né EDTA, né SBIANCANTI, né tantomeno TENSIOATTIVI CATIONICI, che sono altamente tossici. Possono invece contenere TENSIOATTIVI ANIONICI, di origine vegetale. Usate comunque piccole quantità di detersivo, ne basta il 30 % della quantità indicata.

Alternativa ecologica: cercate di riscoprire l’acqua calda, aggiungete un po’ di alcol o un cucchiaio di aceto bianco, e sale, ed avrete il migliore detergente. Non usate la lavatrice se non è piena e tenete i panni in ammollo per una notte con acqua calda e detersivo. Evitate ammorbidenti, usando invece aceto bianco nel risciacquo, oppure tre gocce di glicerina per lana e moher, e così agite anche nella lavastoviglie al posto del brillantante, che rimane depositato su piatti e posate, ed è altamente nocivo.

Il primo passo nella emancipazione ecologia delle donne, consiste nel riappropriarsi del proprio potere decisionale, e di saper scegliere senza lasciarsi ammaliare e convincere dalla pubblicità.
 



                              Tratto da "La nostra casa sana e sicura",di Alessandro di Pietro, ed. RED