Bere tanta acqua fa bene?

La medicina occidentale moderna considera l'assunzione di un'abbondante quantità di acqua ogni giorno fondamentale per il mantenimento della salute (qualcuno di questi medici si è mai chiesto come mai le malattie croniche ci sono anche in quelli che ne bevono tanta?). In realtà bere molta acqua è vero che aiuta l'organismo ad eliminare le tossine presenti nel corpo, ma questa eliminazione richiede un lavoro dei reni, quindi maggiore è la quantità di acqua che ingeriamo, maggiore sarà il lavoro che i reni dovranno compiere, e come tutte le cose usate eccessivamente, alla lunga si ammalano. Inoltre, è vero che il corpo umano è costituito in gran parte da acqua, ma quando la quantità di acqua è in eccesso, il corpo, e in particolare il cuore e i reni, sono costretti a lavorare di più per eliminarla. I reni infatti non sono organi di scarico ma di filtraggio, ovvero filtrano dal sangue le sostanze eccedenti, compresa l'acqua. Quando questa è in eccesso, il corpo perde vitalità poiché il sangue viene diluito e il nutrimento delle cellule diventa limitato. Quando si beve molto, la temperatura corporea si abbassa e si diventa freddolosi, inattivi, pigri, timidi e deboli.

Il corpo umano è una macchina così perfetta che è stato progettato anche per segnalare il bisogno d'acqua. La Natura ci ha fornito di un campanello d'allarme che si chiama sete, ed è solo quando si ha sete che si dovrebbe bere, non anche quando non se ne ha, solo per rispettare la famosa quantità di almeno 1,5 litri al giorno di acqua che i medici consigliano. Il fatto che non è possibile rispettare questa quantità senza bere anche quando non si ha sete dimostra che non ha alcun senso stabilire una quantità minima di acqua da bere al giorno, altrimenti si da al corpo qualcosa di cui non ha bisogno facendolo lavorare più di quanto necessita. Inoltre, non si tiene presente che l'acqua è contenuta anche nei cibi, in particolare nei cereali, nelle verdure e nei legumi. Anche per i bambini allattati al seno vale la stessa cosa, poiché nel latte materno è contenuta un'altissima quantità di acqua, quindi non è affatto necessario berne altra o bere altri liquidi.

Inoltre, il problema dell'eliminazione delle tossine non si risolve con grandi assunzioni di acqua, ma riducendo le tossine che immettiamo nel nostro corpo mediante i cibi (pieni di sostanze chimiche), l'aria che respiriamo (che è quasi sempre quella di ambienti chiusi, con poco ossigeno, o ancora peggio quella emessa dai condizionatori d'aria o da apparati che prendono l'aria esterna e la immettono all'interno dopo averla filtrata di sostanze utili al corpo e aver immesso sostanze tossiche, come accade per gli apparati di areazione degli aerei, degli aeroporti e della maggior parte degli uffici moderni), i liquidi che beviamo (pieni anche loro di sostanze chimiche nocive) e l'acqua con cui cuciniamo (l'acqua di rubinetto viene sempre di più disinfettata con grosse quantità di cloro e altre sostanze chimiche pericolose come l'ammoniaca).

A sostegno di quel che dico posso raccontare in breve la mia esperienza personale. Fino a quattro anni fa ho sempre considerato fondamentale per la salute bere molto, e per questo bevevo continuamente, mediamente ogni mezz'ora un sorso d'acqua, e alla fine della giornata bevevo dai 2 ai 3 litri di acqua. Ovviamente la maggior parte delle volte che bevevo non avevo sete affatto, ero diventato quasi schiavo dell'acqua, ne portavo con me una bottiglia quasi dovunque andassi, eppure i problemi di salute non hanno mai accennato ad abbandonarmi. Da quando ho ridotto drasticamente l'assunzione di liquidi, tutti i problemi cronici di salute sono scomparsi. So che questo è uno dei pregiudizi più grossi nel campo dell'alimentazione, io stesso ricordo che la prima volta che lo lessi su un libro pensai fosse una follia, e per molto tempo dopo, ogni volta che leggevo quella frase non credevo fosse possibile. Poi un giorno, quasi per curiosità, provai a ridurre i liquidi, avevo quasi paura che potessi ammalarmi,, e invece contemporaneamente a questo cambiamento mi accorsi che la mia salute, già migliorata per il cambio dell'alimentazione, continuava a migliorare sempre più anche bevendo poco. Così continuai a diminuire sempre di più l'assunzione di bevande, e mi accorgevo che anche la necessità di bere diminuiva sempre più..

Volevo concludere con una riflessione: visto che per i medici è fondamentale l'assunzione di grosse quantità d'acqua ogni giorno, mi piacerebbe chiedergli se si sono mai posti il problema di cosa fare nei prossimi anni, quando l'acqua scarseggerà. Già adesso la quantità d'acqua potabile presente sulla Terra è sufficiente solo per la metà della popolazione terrestre e nei prossimi anni si prevede che tale quantità diminuirà sempre più, il prezzo dell'acqua salirà alle stelle, e i primi a patire saranno quelli che i soldi non ce l'hanno, la povera gente. Forse i medici non se ne preoccupano perché nel frattempo si saranno arricchiti a sufficienza alle spalle della povera gente e potranno permettersi l'acquisto dell'acqua, ma hanno mai pensato ai loro figli e nipoti che dovranno vivere sulla Terra per almeno altri cento anni, quando l'acqua potrebbe non esserci più neanche per i ricchi? Invece di dare consigli come quello della quantità giornaliera d'acqua, solo per "fede cieca" anziché per esperienza diretta, non dovrebbero essere loro per primi a far presente al mondo il rischio a cui andiamo incontro se continuiamo a inquinare un elemento così prezioso come l'acqua? Sono molto maligno se penso che per la maggior parte di loro il vero elemento prezioso è il denaro?

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