La nostra rivista cambia look

La nostra rivista trimestrale "La Cicamica" ha deciso di "crescere", di mostrarsi con un abito diverso anche se l’obiettivo rimane sempre lo stesso: creare e mantenere aperto un ulteriore canale di comunicazione tra medici/ psicologi/Pazienti e tra Pazienti/Pazienti; rimarrà sempre inserita nel programma medico rieducativo orientato alla ristrutturazione dei disagi relazionali espressi sintomatologicamente attraverso un’ampia gamma di problematiche (DCA, attacchi di panico, fobie, atteggiamenti ossessivo-compulsivi, depressione secondaria, disagi di relazione intra ed interpersonale, disagi di coppia).

La rivista vorrebbe rappresentare anche uno strumento di prevenzione dei disturbi di cui sopra e conseguentemente necessita dell’apertura di canali di divulgazione a largo raggio, utilizzando l’arma della cognizione e del passaggio di esperienze destinate a tale scopo.

Abbiamo così deciso di iscrivere il Direttore di testata all’Ordine speciale dei giornalisti e a questo seguirà l’iscrizione della rivista c/o il Tribunale di Bologna.

La rivista avrà sempre cadenza trimestrale, sarà sempre interamente allestita all’interno della N.A.Di.R., ma si chiamerà "Mediconadir" e verrà distribuita anche al di fuori della nostra associazione.

Verrà suddivisa in vari settori:

  1. Medicina e Psicologia: articoli tecnici a carattere divulgativo interamente redatti dallo staff operativo
  2. la Cicamica redatta dai Pazienti manterrà la sua posizione privilegiata all’interno di Mediconadir mantenendo il suo importante ruolo di canale di comunicazione
  3. Sezione Cultura nella quale compariranno articoli inerenti le diverse espressioni culturali (musica, arte, spettacolo, seminari sia a carattere prettamente tecnico che divulgativo organizzati dalla nostra e da altre associazioni compatibili al nostro progetto)
  4. Sezione Cucina : ricette e consigli nutrizionali in sintonia al programma medico rieducativo, inquadrabili nell’ambito della Rieducazione Alimentare
  5. Sezione Cultura di Pace: inerente la Campagna contro le Guerre nella quale la nostra associazione si è inserita da tempo. La campagna in questione si colloca in ambito rieducativo in quanto va a contrastare le difficoltà della più parte dei Pazienti che invasi dalla loro patologia, tendono a chiudersi al mondo esterno e a rifugiarsi in un angusto e cieco angolo psichico che inibisce ogni pensiero vitale. L’incontro con la diversità, l’apertura a 360° verso il mondo, la conoscenza e il conseguente superamento delle proprie paure altro non possono che indurre desiderio di esserci e di partecipare. Inoltre non possiamo by-passare l’obiettivo principe della professione medica che è rappresentato dal tendere a migliorare la qualità di vita di chiunque chieda aiuto, al di là delle razze, religioni o quant’altro.