n.5 - Anno II

 

 

Abstract "Lettera ai Medici di guerra" – Dott. Luisa Barbieri

Una lettera per ringraziare chi da anni svolge la professione medica in situazioni, a dir poco, disastrose, una lettera per manifestare la partecipazione e la solidarietà a dei Colleghi che pur lavorando fisicamente tanto lontani, sento vicini e in sintonia con il mio concetto di professione medica: "Il meglio della medicina per tutti, alla portata di tutti, senza formalismi e con tanta partecipazione …….. al di là delle barriere burocratiche, partitiche, religiose …… al di là delle baronie, del potere …….. il diritto alla salute quale punto fermo, inossidabile, concreto per TUTTI".

Camici bianchi "stropicciati" ed "insanguinati" che sanno porsi dalla stessa parte di chi soffre, chiunque lui/lei sia. Camici bianchi che sanno parlare la "lingua" di chi chiede aiuto, senza per questo perdere la loro dignità professionale.

Io ho sempre creduto che la figura del medico dovesse avere queste caratteristiche e ……. ….. anche per questo mi sono e mi sto battendo con tutte le forze …….. perché questi stessi camici bianchi "stropicciati" e "insanguinati" dovrebbero lavorare con la stessa dignità e orgoglio dei colleghi che fisicamente stanno in zone di guerra anche qua da noi, dove la "guerra" c’è, ma non la si vuole vedere, dove lottare per fare prevalere questa immagine del medico sembra un metodo per lottare contro il sistema, invece che l’unico, a mio avviso, modo per avvicinare, parlare, curare i Pazienti.

I Pazienti ai quali noi medici abbiamo l’obbligo assoluto di porgerci nel rispetto e nella conservazione dell’integrità e della dignità. Già chi soffre tende a porsi in una situazione di inferiorità, lo stesso chiedere aiuto viene considerato pregiudizievolmente un comportamento che sottende senso di inferiorità ……… non sta forse in chi cerca di occuparsi di loro fare riaffiorare quella dignità che caratterizza ogni essere umano ?

 

In allegato: 1) "Lettera di Massaud agli Stati Uniti" – 1998

2) "Discorso del Vice-Presidente della Unolocal" – 1998

3) "Carta dei Diritti dell’Uomo" 1948