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THIS ART VIOLON

 

 

(con riproduzione anastatica dell'originale)

 

I. ANONIMO, Intavolatura d'Organo della scuola dell'Hofhaimer (Ms. sec. XVI).

 

II. GIULIO CACCINI, Nuove Musiche e nuova maniera di scriverle, Firenze 1614.

 

III. DOMENICO MAZZOCCHI, Lagrime amare da «Dialoghi e Sonetti posti in musica», Roma 1638.

 

 

IV. DOMENICO MAZZOCCHI, Lamentum Matris Euryali da «Dialoghi e Sonetti posti in musica», Roma 1638.

 

 

V. CLAUDIO MONTEVERDI, Lamento d'Arianna a cinque voci, edizione critica, Venezia 1614-1615-1620.

 

 

VI. CLAUDIO MONTEVERDI, Due Lettere Amorose in genere rappresentativo, Venezia 1623.

 

VII. JACOPO PERI, Lamento di Clori, Firenze 1628.

 

VIII. JACOPO PERI, Lamento di Jole, (Ms. sec. XVII).

 

IX. JACOPO PERI, Le Varie Musiche, Firenze 1609.

 

I. Gian Francesco Malipiero e l'Arte Monteverdiana. Annotazioni tratte da un carteggio (A. Gianuario - G.F. Malipiero).
 

 

 

II. La Problematica delle Alterazioni nelle "Nuove Musiche" (ed. 1601) di Giulio Caccini.

 

III. La Seconda Pratica e le Alterazioni.

 

IV. L'estetica di Claudio Monteverdi attraverso quattro sue lettere (di Annibale Gianuario a cura del Comitato Internazionale Claudio Monteverdi, 1993).

 

V. Le Tre "Arianne" di Claudio Monteverdi.

 

VI. "L'Incoronazione di Poppea" è di Claudio Monteverdi?

 

VII. Modalità e realtà fonetica nel "Lamento d'Arianna" di Claudio Monteverdi.

 

VIII. Musica Umanistica da Poliziano a Rinuccini (XV - XVII sec.). Estetica e Prassi esecutiva (Atti del Convegno Internazionale di Sezze Romano).

 

IX. Poesia e Musica nell'Estetica del XVI e XVII sec. (Atti del Convegno Internazionale di Artimino).

 

X. Preparazione alla interpretazione della POIESIS monteverdiana.

 

XI. Quest'arte non patisce la mediocrità. Principi per una rigenerazione della conoscenza del Canto (Nella Anfuso, 1999).

 

XII. Studio ed Interpretazione sul "Lamento d'Arianna" (ed. veneziana del 1623).

 

XIII. Une juste plainte, une juste prière. Aux origines du chant orphique de Claudio Monteverdi (Bruno Pinchard a Annibale Gianuario).

 

XIV. This art does not suffer mediocrity. Principles for a regeneration of the knowledge of song (Nella Anfuso, 1999).

 

XV. Este arte no soporta la mediocridad. Principios para una regeneración del conocimiento del canto. (Nella Anfuso, 1999).

 

XVI. Cet art ne souffe pas médiocrité. Principes pour une connaissance renouvelée du Chant (Nella Anfuso, 2000).

I. La "Violeta" di S. Caterina de' Vigri (sec. XV).

 

 

 

 

II. L'Organo di Lorenzo da Pavia (1494).

 

III. "Violon Baroque":

 Qu’est-ce à dire? Petite Histoire des Violons d'antan.

                                                                            

   

                        

        

Nel 1969, ben prima ed indipendentemente da quella che costituirà poi la moda della "early music", alcuni studiosi e musicisti fondarono il 30 Giugno a Firenze, città della propria sede ufficiale, presso uno studio notarile fiorentino, il CENTRO STUDI RINASCIMENTO MUSICALE

Tale CENTRO aveva lo scopo di studiare approfonditamente il grande periodo della nostra civiltà rinascimentale sia dal punto di vista teorico che pratico, in special modo il periodo della efflorescenza di ciò che possiamo definire il "Canto Umanistico" che, dal recupero platonico ad opera del Ficino nella Firenze quattrocentesca, conduce alla realizzazione del "Canto poetico" in senso classico della Firenze e dell'Italia fra il XVI e gli inizi del XVII secolo.

L'attività del CSRM si è svolta in vari settori:

 
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la ricerca storico-musicologica;

 
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l'approfondimento dell'estetica e della filosofia;

 
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la trascrizione e la pubblicazione di musiche inedite;

 
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lo studio specifico dell'Arte Vocale e della organologia;

 
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l'organizzazione di Tavole Rotonde e Convegni Internazionali di Musicologia;

 
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l'organizzazione di stagioni concertistiche per la presentazione in prima esecuzione moderna di musiche inedite, soprattutto vocali;

 
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l'organizzazione di Corsi di Perfezionamento Vocale.

L'attività concertistica si è svolta nei luoghi artistici più prestigiosi di Firenze: dal Museo del Bargello a Palazzo Davanzati, da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, alle Chiese Fiorentine più antiche (con Organi storici di immenso valore) come S. Trinità e la Badia Fiorentina. L'attività culturale (Convegni Internazionali di Musicologia e Corsi di Perfezionamento) ha avuto come sede sia la Villa Medicea "La Ferdinanda" di Artimino, dove, quasi subito dopo la sua costituzione, il CSRM ha avuto la sua sede ufficiale, sia la Villa Medicea di Poggio a Caiano entrambe situate nel Carmignano, zona ricchissima di reperti etruschi e di un vino famoso, a pochi chilometri da Firenze, Prato e Vinci.

La prima pubblicazione del CSRM risale al 1969 e riguarda la prima edizione moderna originale dell'Unicum della edizione veneziana del 1623 dell'Arianna di Claudio Monteverdi.

Il Corpus editoriale comprende fino ad oggi una cinquantina di pubblicazioni di cui alcune esaurite.

Il primo Convegno Internazionale di Musicologia risale al 1971 e si è svolto annualmente con continuità fino ad oggi. A tali consessi hanno partecipato i più illustri studiosi provenienti dai 5 continenti, fra i quali Jacques Chailley (Sorbonne), Claude Palisca (Yale University), David Galliver (Adelaide University) ed il nostro celebre Nino Pirrotta (Harvard University ed Università di Roma).

La prima stagione concertistica risale egualmente al 1971 così come l'annuale Corso di perfezionamento vocale sulla Monodia dei secoli XVI-XVII.

Presidente del CSRM fin dalla sua costituzione è stato il Prof. Annibale GIANUARIO, il più importante studioso monteverdiano della nostra epoca, conoscitore senza pari della estetica poetico-musicale del Canto Umanistico del periodo rinascimentale. Il Prof. Gianuario è stato rieletto alla carica di Presidente fino all'anno della sua scomparsa avvenuta nel maggio 1991. Ha quindi guidato il CSRM, profondendovi energie sia fìsiche che spirituali, oltre a buona quantità di denaro personale, praticamente fino alla trasformazione del CSRM in "Fondazione" avvenuta nel 1992 quando la Presidenza è stata assunta dalla Dr.ssa Nella Anfuso, già fondatrice del CSRM e collaboratrice del Prof. Gianuario.

Tale attività per entrambi è stata frutto di pura e disinteressata ricerca, al di fuori delle mode, dell'Arte Musicale del periodo più grande e completo della civiltà dell'Italia.

Fra i meriti dell'attività del CSRM sono da annoverare, come traguardi indiscutibili ed unanimemente riconosciuti in campo mondiale, in particolare:

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la scoperta dell'essenza platonica dell'estetica dei Fiorentini della Camerata di Casa Bardi, di Monteverdi, di autori italiani, soprattutto Toscani, e della produzione in "genere rappresentativo" del primissimo Seicento;

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le differenti definizioni del genere "Opera";

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il recupero della Scuola Italiana di Canto dell'età d'oro (XV-XVIII sec.);

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la riproposta in prima mondiale dei differenti stili esecutivi che caratterizzano più di quattro secoli di Vocalità italiana;

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la disamina riguardante la autenticità della "Incoronazione di Poppea" attribuita falsamente a Claudio Monteverdi.

Sono novità riconosciute ed apprezzate in tutto il mondo.

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