Cagli

 

N e l l a   A n f u s o   -   L a u d a    F r a n c e s c a n a   -   L a u d a r    V o l l i o

 

DVD – EDIZIONE PARIGINA – ALTA DEFINIZIONE

 

 NELLA  ANFUSO 

 

SAN FRANCESCO RITROVATO

IN CAGLI

 SULLA CONSOLARE FLAMINIA

musiche e regia  NELLA  ANFUSO

testo   ALBERTO MAZZACCHERA

L’eccezionale ritrovamento di un vasto e pregevole ciclo di affreschi del Trecento nella chiesa di San Francesco di Cagli, la più antica delle Marche, conduce a ripensare i legami tra la presenza francescana e la città immersa in una realtà paesaggistica di rilevante interesse, dove corre da oltre due millenni il tracciato della consolare Flaminia.

La conoscenza con San Francesco fatta da un manipolo di cagliesi alla V Crociata giustifica nel 1234 la precoce erezione di un tempio monumentale (per dimensione e ricchezza) e inconsapevolmente determina la successiva storia della città parzialmente distrutta dall’incendio del 1287 appiccato dai ghibellini. Infatti, il marchigiano Papa Niccolò IV, il primo papa francescano, è il grande regista della traslazione della città su progetto di Arnolfo di Cambio. Una città che nel 1289 viene portata ad abbracciare proprio la chiesa del poverello di Assisi eretta circa mezzo secolo prima extra-muros.

La storia è qui determinata anche dalla Flaminia sulla quale prospetta la chiesa di San Francesco: la strada militare di veloce percorrenza che, dopo la suggestiva porta naturale del Furlo, schiude a Roma la pianura padana e i territori gallici e che nel Medioevo è anche il cordone ombelicale che unisce Roma (la capitale spirituale) a Ravenna (la capitale politica) ed è via di pellegrinaggio, punteggiata da pievi, monasteri e ospedali che supportano il lungo cammino verso la città eterna.

The exceptional discovery of a substantial XIII century cycle of frescoes in the Church of S. Francis at Cagli (one of the oldest churches in the Marches region), has led scholars to further investigate the connection between the practice of the Franciscan cult and the city itself. Cagli is situated in a area of great natural beauty and extreme historical relevance, traversed as it is by the two-millennium-old Roman road Via Flaminia.


The fact that a small group of Crusaders from Cagli came into contact with St. Francis during the Fifth Crusade in 1234, accounts for the early erection of such a monumental temple, imposing for its dimensions and for its treasures. This encounter also shaped, albeit indirectly, the history of the city in the following years. Nicholas IV, the first Franciscan Pope and a native of the Marches, was in fact responsible for the rebuilding of Cagli, on a project by Arnolfo di Cambio, as the city had been partially destroyed during a fire set by the Ghibellines in 1287. In 1289 therefore, Cagli comes to include, within its perimeter, precisely that Franciscan church which had originally been built, half a century before, outside the city walls.


The history of the region has undoubtedly been shaped also by the presence of the aforementioned Via Flaminia, onto which looks the Church of St. Francis. A military road and a road that, at the times, allowed a fairly rapid progress, the Via Flamina would provide Romans with an access to the Po Valley – through the scenic natural door of the Furlo – and to the Gallic regions. In Mediaeval times it was the vital connection between Rome (the spiritual Capital) and Ravenna (the political Capital), as well as functioning as a route for pilgrims who, in their progress towards the Eternal City, would find solace in the numerous churches, monasteries and hospices along the way.

 

 

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