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La Stampa Italiana - Max settembre 2003
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foto: Sebastian Copeland

Capitan Bloom

Il giovane Orlando s'e' vestito da corsaro per dare una mano a Johnny Depp. Timido, gentile, ma pronto a tutto. Come il suo mito: Paul Newman. "Lo Spaccone"

di Carlo Bizio

Basta un nome, Legolas, l'elfo arciere del 'Signore degli Anellli'. E l'attore che impugna l'arco, l'inglese Orlando Bloom, diventa subito il nome piu' ricercato su Internet. In effetti, prima di diventare Legolas, Bloom, 26 anni, non aveva fatto nulla o quasi, in curriculum solo i corsi della prestigiosa Guildhall School of Music and Drama di Londra. Dopo Legolas, eccolo invece prodigarsi nel ruolo del prode Will Turner che cerca di salvare la bella figlia del governatore da una ciurma di pirati zombie in ‘La Maledizione della Prima Luna’: recita accanto a Johnny Depp, che gigioneggia alla grande nel ruolo del Capitano Jack Sparrow, il pirata piu’ fuori di testa del ‘700.

Al contrario dell’albino Legolas, Orlando ha una foltissima chioma nera, occhi marroni e carnagione olivastra; contrasto che ancora, dice, gli permette di camminare per strada inosservato. Timido, modi da gentleman, sorriso delicato, e’ volato a Los Angeles per promuovere La Maledizione’ da Malta: ovvero dal set di ‘Troy’, epica omero-hollywoodiana con Brad Pitt (Achille), Eric Bana (Ettore) e Orlando (Paride). Prima era stato in Australia per girare ‘Ned Kelly’. Ciliegina sulla torta, il terzo e ultimo capitolo del ‘Signore degli Anelli’ (in Italia a gennaio 2004).

Cappa e spada, pirati, peplum! Il Signore degli Anelli, La Maledizione della Prima Luna, Troy: per caso ti piace la storia? O le avventure epiche in costume?

“Da piccolo ero un po’ dislessico: a scuola e’ stata una faticaccia. Adesso non mi dispiacciono le imprese del passato, ma inutile che dica che e’ stata tutta una coincidenza. I film in costume sono solo uno dei tanti generi che vorrei fare. Ottenere la parte di Legolas e’ stato come vincere la lotteria, l’unico mio pensiero era: dove devo mettere la firma?”

E nel caso di La Maledizione della Prima Luna?

“E’ stato il produttore Jerry Bruckheimer, con cui avevo lavorato in ‘Black Hawk Down’ (e’ il marine che cade dall’elicottero all’inizio del blitz di Mogadiscio, ndr), a pensare a me per il ruolo di Will. Non ho dato molto peso alla proposta finche’ Geoffrey Rush, con cui stavo lavorando in ‘Ned Kelly’ e che gia’ era coinvolto nel progetto (e’ Barbossa, il pirata malvagio, ndr), mi disse: ’leggi il copione: e’ piu’ divertente di quello che credi.’ “

Ti piacevano i film di pirati?

“Ne conoscevo pochi: Capitan Blood, L’Isola del Tesoro. Una volta firmato il contratto, pero’, ho rivisto i film di cappa e spada con Errol Flynn e Douglas Fairbanks. Volevo vedere come si tira di scherma.”

Johnny Depp ha detto di essersi ispirato per il suo personaggio a Keith Richard degli Stones. E tu invece a chi ti sei ispirato?

“A Johnny Depp, naturalmente! Chiedi in giro: per gli attori della mia generazione, il modello e’ lui, lavorarci insieme e’ stata una lezione impagabile; e’ molto bravo, generoso, una bellissima persona.”

Ti ha dato dei consigli?

“Mi diceva: ‘non correre mai appresso al denaro e ricordati le ragioni per cui hai iniziato a recitare.’ Ma parlavamo di tutto, mica solo di lavoro.”

Un aneddoto su di lui?

“Una volta stavamo tornando sull’isola St. Vincent, nei Carabi, dove abbiamo girato parte del film: siamo scesi dall’aereo che eravamo mezzi ubriachi. Sulla pista ci aspettava il Primo Ministro per un ricevimento ufficiale; Johnny, barcollante, e’ inciampato ed e’ cascato per terra, ai suoi piedi. Con uno scatto alla ispettore Clouseau si e’ rialzato e ha abbracciato e baciato l’attonito Premier, rimediando al tutto con grande aplomb. Un classico momento ‘alla Johnny Depp’! “.

Chi sono i tuoi eroi di Hollywood?

“Da ragazzino mi ha molto colpito Lo Spaccone con Paul Newman: dopo, ho visto tutti i suoi film. Anche in Era mio padre l’ho trovato straordinario. Poi ci sono Marlon Brando e Daniel Day-Lewis. Ma mi hanno ispirato anche personaggi e attori di teatro. E i performer di strada.”

Orlando viene da…

“E’ un personaggio di Shakespeare, in Come vi piace: mia madre lo adorava. E poi c’e’ Orlando Gibbons, un compositore del ‘600. Niente a che fare, invece, con la citta’ della Florida dove si trova Disneyworld,come ha scritto qualcuno…”

Come dire che la Disney, produttrice di La Maledizione, ti avrebbe scelto per quello… Che altre falsita’ hanno scritto su di te?

“Che sarei diventato attore per baciare le ragazze. Assurdo.”

Niente male pero’ poter baciare certe ragazze…

“Adoro le ragazze, ma non ho bisogno di un set per baciarle!”

Sono state difficili le riprese di La Maledizione della Prima Luna?

“Rispetto a Il Signore degli Anelli, no. Certo, non e’ facile filmare sull’acqua, ma a me piace stare in barca. Siamo stati a lungo a bordo di un vascello, il Lady Washington, che ha fatto da controfigura all’Interceptor, la nave con cui inseguiamo il galeone dei pirati.”

E con la spada, come’e’ andata?

“La mia fortuna e’ stata avere Bob Anderson, istruttore di Errol Flynn e sua controfigura, come maestro. Bob ti insegna a non perdere il senso del personaggio, mentre incroci le spade. Nel film, noi parliamo con le spade: cosi’ mentre duellavo, non dovevo perdere l’essenza del ruolo.”

Chi vincerebbe in duello: Legolas o Will Turner?

“Legolas! Ha 2950 anni di esperienza, e’ invincibile. Ma, con la spada, forse Will avrebbe qualche possibilita’.”

Legolas, per te, e’ amore o prigione?

“Amore: me lo portero’ per sempre con me. E’ stato il mio primo grande personaggio, e il primo amore non si dimentica mai.”

Che cosa fai quando non sei sul set?

“Negli ultimi 3 anni ho lavorato cosi’ tanto che i pochi momenti liberi li passo in famiglia. Vado da mia nonna in campagna, vedo gli amici. Niente di speciale.”

Ma i tuoi fan ti conoscono come uno spericolato: anche questo e’ falso?

“No, sono adrenalina-dipendente. Mi piace fare bungeejumping, paracadutismo, surfing, motocross. Sono sempre stato abbastanza spericolato, ma e’ in Nuova Zelanda, nell’anno e mezzo di riprese de Il Signore degli Anelli, che sono diventato fanatico degli sport estremi. Adesso mi sono un po’ calmato.”

Se non ti avessero scritturato per Legolas, che cosa faresti adesso?

“Reciterei nella cantine di notte e di giorno,mi dedicherei alla scultura. Mamma mi diceva: ‘continua al scolpire, darling’. E’ ancora convinta che un giorno sfondero’ come scultore.”

Invece sei Paride in Troy…

“Un Paride giovane, scapestrato, incosciente che va contro tutti: rapisce Elena, provoca un casino, se ne frega delle conseguenze. Gli eroi sono altri, stavolta.”

E un’anticipazione del capitolo finale del Signore degli Anelli ce la puoi dare?

“Per me e’ il migliore, di grande impatto emotivo. Spero che Jackson venga finalmente riconosciuto per questo suo capolavoro. Il mio sogno adesso e’ fare un film su tre tipi che giocano a carte al bar… O interpretare il fotogiornalista Dan Eldon, morto in Somalia nel 1993. Ho scoperto la sua storia sul set di ‘Black Hawk Down’, e credo che, prima o poi, debba essere raccontata.”

pagina creata 07/10/2003