LO STAGISTA

Carte da decifrare

La Città Globale

Quando il mio vecchio appartamento era ancora vuoto, avevo preso l'abitudine di starmene seduto alla finestra a contemplare New York; anche se in realtà tutto ciò che riuscivo a vedere era un enorme condominio e la gente che entrava e usciva dalle porte girevoli.
Un passatempo che può sembrare noioso, e spesso lo era, tanto che a volte m'incantavo a fissare il mio riflesso nel vetro, dimentico delle esistenze che si svolgevano al di là di esso.

Di quando in quando, di solito verso mezzanotte, da dietro l'angolo sbucavano le coppiette: tornavano a casa dopo un appuntamento e indugiavano a lungo, decisamente a lungo, a parlare fuori. Allora sì che guardavo, cercando di non fumare troppo, in attesa dei miei mobili e pensando: eh già, sono proprio qui. Se qualcuno vuole chiamarmi, adesso deve chiamare la Grande Mela.


Amore giovane, E. Hawke

L'ombelico del mondo 

Oggi, grazie a Internet, possiamo condividere sogni, idee - e soprattutto esperienze - che cambiano il mondo. Possiamo interagire direttamente tra cittadini, tra popoli, senza più bisogno di guru nè di intellettuali che ci raccontano la loro "verità". Ciascuno di noi può avere accesso diretto alle fonti, a tutto ciò che si muove nel mondo; sta a noi cercare e trovare le chiavi di lettura.

Possiamo trovare storie concrete di cambiamento, progetti piccoli e grandi che salvano o migliorano la vita degli individui. Oggi, ciascuno di noi, in qualsiasi parte del mondo si trovi, ha sete di storie che abbiano qualcosa di diverso. Storie che donino speranza e portino a soluzioni concrete, a livello locale e mondiale. Tutti siamo alla ricerca di segni di cambiamento con i quali potersi identificare. Un cambiamento che ci renda migliori.

Come ha detto Frost: "Due strade trovai nel bosco e io, | io scelsi quella meno battuta. | Ed è per questo che sono diverso." Possiamo trovare la nostra camminata, il nostro modo di correre e passeggiare, in ogni direzione, comunque vogliamo, che sia fiero o che sia sciocco, sta a noi. Il mondo è a portata di mano. Non si tratta di dare spettacolo, perchè tutto ciò che facciamo lo facciamo, prima di tutto, per noi stessi.

Parole e idee possono cambiare il mondo 

L'attimo fuggente (Dead Poets Society) è un film del 1989, diretto da Peter Weir ed interpretato da Robin Williams. L'attimo fuggente del cambiamento, quando si decidono le sorti del futuro; l'attimo fuggente di spiriti liberi costretti a vivere dentro schemi mentali costruiti da altri; l'attimo fuggente della poesia, che viene annullata dalla durezza della realtà; l'attimo fuggente di coloro che andarono «nei boschi perché volevano vivere con saggezza, in profondità, succhiando tutto il midollo della vita, [...] per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire, in punto di morte, che non erano vissuti.» (Thoreau)

  • Continuate a strappare ragazzi. Questa è una battaglia, una guerra e le vittime sarebbero i vostri cuori e le vostre anime. Grazie mille Dalton. Armate di accademici avanzano misurando la poesia. No! Non lo permetteremo. Basta con i J. Evans Prichard. E ora, miei adorati, imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Quello sguardo negli occhi di Pitts dice che la letteratura dell'Ottocento non c'entra con le facoltà di economia e di medicina, vero? Può darsi. E lei Hopkins è d'accordo con lui e pensa: "E si, dovremmo semplicemente studiare il professor Prichard, imparare rima e metrica, e preoccuparci di coltivare altre ambizioni." Ho un segreto da confessarvi, avvicinatevi. Avvicinatevi. Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento, ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando Walt Whitman, «O me o vita, domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Città gremite di stolti. Che v'è di nuovo in tutto questo, o me o vita? Risposta. Che tu sei qui, che la vita esiste, e l'identità, che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso.» Quale sarà il tuo verso? (L'attimo fuggente, Keating)
  • Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l'autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice "molti uomini hanno vita di quieta disperazione", non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! [suona la campanella, gli studenti continuano a salire a turno sulla cattedra] Ecco, così! Bravo Priske! Grazie! Sì! Osate cambiare, cercate nuove strade. Allora, in aggiunta agli esercizi, vorrei che componeste una poesia. Tutta vostra, un lavoro originale. [canticchia accendendo e spegnendo la luce a grande velocità] Si, una poesia. E dovrete leggerla ad alta voce di fronte alla classe. Martedì. Bonne chance, giovanotti. (L'attimo fuggente, Keating)

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