Il SITAR è un antico liuto a 20 corde, delle quali 13 simpatetiche, cioè che vibrano pizzicando le altre sette con un anello metallico che s'infila nell'indice della mano destra, chiamato Mizrab.
Il lungo manico è di legno mentre la cassa acustica e costituita da una zucca svuotata ed essiccata per lungo tempo.
I punti su cui poggiano le corde sono in osso di corna di cervo o di bufalo.

Il SURBAHAR somiglia molto al Sitar sia per la forma che per il numero di corde, ma è è più grande e di tonalità grave (bassa).

La VINA è il termine che raggruppa i più antichi strumenti melodici a corde indiani, costituiti da un lungo manico di bambù o tek, sul quale vi sono le corde, e da due grosse zucche (le casse acustiche) smontabili che vengono avvitate alle due estremità del manico.

La RUDRA VINA è tastata, mentra la VICITRA VINA non lo è e si suona con un uovo di vetro che viene fatto scivolatre sulle corde (10 sopra, 13 o più simpatetiche sotto) producendo un suono simile al canto umano.

La TAMPURA è uno strumento a 4 o 5 corde usato per accompagnamento o "bordone".

La CHITARRA INDIANA è del tutto simile alle nostre, ma si suona con un bastoncino di metallo per ottenere un suono simile ad una vina.

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