Forse perchè la mia vita continua ad essere  piena di calcio, piena di passione e piena di quella voglia di correre e sudare. Forse perchè sono stato sbattuto troppo velocemente e drasticamente, lasciando in me un segno profondo e indelebile che ne il tempo ne le parole potranno mai cancellare. Forse perchè sono stato considerato troppo alla leggera e precocemente vecchio, questo sinceramente mi da amarezza ma, allo stesso tempo, spirito di rivalsa e stimoli per combattere. Forse perchè sono stato "giudicato", si, da persone che contornano il mio calcio "infettandolo" e rendendolo ancora più "arido" di quello che già non è. Forse perchè voglio dimostrare che nel calcio ci sono ancora valori, ancora gente che traduce settimane di lavoro per arrivare alla domenica e cercare di divertire e divertirsi.

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Parlo della maggior parte dei miei nuovi compagni, gente che lavora fino  a tardi la sera e poi avere quella gioia e soddisfazione di dar e due calci in un pallone. Li vedo correre, soffrire come matti, non importa se c'è vento o gelo, se c'è pioggia o la luna a fare da contorno. Sono, forse, gli unici veri compagni che hanno ridestato in me vecchi ricordi, vecchi sapori, quelli che mi portano nella realtà quotidiana della vita; dove esiste un solo credo lavorare per vivere. C'è gente nel calcio che dovrebbe imparare da questi ragazzi, guardarli in faccia quando gli si dice: guarda che forse il prossimo anno smetti di giocare!!!!!! Penso che le parole prima di uscire, se usciranno, saranno almeno piene di tremori e di malessere.

      

Sono orgoglioso e fiero di essere un loro compagno, devo ringraziarli, in un certo senso, mi hanno insegnato a vivere diversamente. Potevano estraniarmi, potevano considerarmi un professionista borioso e pieno di se, lasciandomi navigare  e sprofondare nei miei allori, ma non l' hanno fatto. Mi hanno aiutato a superare i primi momenti, quelli in cui pensano ancora al "Professionista" che ero, mi hanno fatto calare poco alla volta nella nuova dimensione ed oggi, io, devo ringraziare tutti. Specialmente il mitico Jack, il mio allenatore; pensare che sei anni fa eravamo compagni di squadra.....qualche volta ci sorrido sopra e penso agli strani incroci che il destino, di ognuno, ci  porta ad affrontare.

   

Oggi ho 34 anni 5 mesi e tra quindici minuti 14 giorni. La giornata è cominciata già da molto, i figli li ho accompagnati a scuola, ho risistemato la casa (ogni tanto mi tocca!!!!   :-))))   ) affronterò l'uscio della casa tra qualche minuto, e tutto intorno a me tornerà a correre più in fretta di ieri.

 Forse........avevo sette o forse dieci anni  Il mio inizio....  quando cominciai a pensare che il calcio sarebbe stato il mio domani, ma oggi mi  accorgo, che è già diventato il mio.....

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