MOVIMENTO MARIANO - AUSILIARIE DELLA MADONNA


Vai ai contenuti

Misteri Gaudiosi IV

Preghiamo > Misteri Gaudiosi

Madre mia, fiducia mia!

II AREA MISTERI GAUDIOSI:
LA VISITAZIONE (1° schema)

I MISTER0: “In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta, verso la regione
montuosa, in una città di Giuda”
(Maria dopo aver saputo dall’Angelo che l’anziana cugina attendeva un figlio, non ci pensa su due volte, decisa si alza, vede subito chiaro che è da far così e si reca, pure in fretta, senza badare a stanchezze o se il cammino è troppo lungo. Infatti dovrà recarsi verso il nord, sulle montagne di Ain-Karim, a 6 Km a ovest di Gerusalemme e a 150 Km da Nazaret. L’avrà fatto a piedi o con mezzi di fortuna, certo avrà incontrato delle difficoltà che per la gioia non le sono sembrate nulla.
Cosa ha mosso Maria con tanta urgenza e voglia di arrivare subito, cioè “in fretta”? Non avrà avvisato neanche nessuno, perché se di corsa, lascia tutto e parte. Ciò che le si prospetta subito dinanzi è più importante di sé e di tutto il resto, anche del fidanzato Giuseppe, che forse lo verrà a sapere dopo.
Ciò che ha dato la spinta a Maria è stata la Carità, l’Amore di Dio. San Paolo dice: “La carità mi urge in petto!” e quindi questa non fa fare calcoli e infonde tutte le forze. La Carità è Dio che muove, che spinge, che si muove attraverso chi come Maria, riesce ad aderire a questa visione dell’ “oltre” sé e i propri progetti.
Cosa invece, a volte ci trattiene? L’egoismo, lo star comodi, l’indifferenza, l’apatia o l’antipatia. Insomma il nemico di Dio e della Santa Vergine. Ma se ci mettiamo dalla loro parte, non ci sarà questo pericolo. Viaggeremo come Maria in fretta verso la persona di famiglia o verso quella della porta accanto o anche nell’affrontare un lungo viaggio, senza sentirne la pesantezza.
2 CORI:
A) MARIA, DONACI LA TUA SVELTEZZA NELLE OPERE DI BENE.
B) MARIA, AIUTACI A NON FARCI SEDURRE DALLE COMODITA’, INTERESSI
PERSONALI, CHE CI POTREBBERO BLOCCARE.

II MISTERO: “Entrata nella casa di Zaccaria, (Maria) salutò Elisabetta. Appena
Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel
suo grembo”.
(La gioia di Maria, finalmente, è quella di abbracciare l’anziana cugina, farle gli auguri, congratularsi con lei, perché benché grande non rifiuta la maternità, anzi questa la corona di dignità nuova, di bellezza, di importanza. (Tener presente che per le donne ebree del tempo non avere figli era come una maledizione). (Proprio in questi giorni abbiamo avuto una donna di 54 anni che ha partorito un figlio e la TV ha detto che sono fatti eccezionali perché finora solo a 50-51 anni ne capitava una ogni milione di donne). Veramente si attua la Parola: “Nulla è impossibile a Dio!” Per questo a riguardo della vita, si deve dire che è sempre e solo tutta opera di Dio, perciò è vietato agli uomini la manipolazione, l’oltraggio, e tanto più la soppressione in qualsiasi modo, per cui non c’è bene che tenga, come scusa di un’azione del genere. Non per nulla hanno santificato la mamma Benedetta Mollo, che preferì morire lei per far nascere la sua bambina e così tante altre mamme sante fanno.
Maria, già madre, dal momento del suo “Sì”, è piena di grazia, molto più di prima, perché ha in sé il Figlio di Dio in formazione. Lei è piena di luce, di amore e porta se stessa come dono alla cugina, trasmettendole tutto questo in un abbraccio fraterno, unico, tanto da raggiungere la creatura nel seno di Elisabetta, che a tale contatto di madri, sobbalza di gioia e riceve tutta quella grazia che trasforma madre e figlio.
E noi quando facciamo entrare Maria, nella nostra casa- cuore, incontrandola col Rosario, col Figlio in adorazione, o ricevendo il Figlio con l’Eucarestia, ci accorgiamo mai che è Lei ad aprire il nostro cuore a Cristo e quello di suo Figlio per noi?)
2 CORI:
A) MARIA, FA COMPRENDERE AL MONDO IL DONO DI UNA VITA CHE NASCE B) MARIA, DONACI LA GRAZIA DI POTER AIUTARE UNA MADRE IN DIFFICOLTA’.

III MISTERO: “ Elisabetta fu colmata di Spirito Santo"
(Maria la Sposa dello Spirito Santo non poteva che emanare doni e frutti dello Sposo, che colmano, cioè riempiono la vita di Elisabetta, perché se ne nutra il figlio Giovanni, il futuro profeta del Messia, suo cugino. Gesù fece un elogio di lui: “Io vi dico: fra i nati di donna non vi è alcuno più grande di Giovanni” (Lc.7,28). Che lode straordinaria, così Giovanni divenne grande e famoso non solo per l’intervento di Maria con l’effusione spontanea dello Spirito Santo, ma anche per la Parola di Gesù.
Maria, perché Madre di Dio, qualunque persona tocchi, la santifica. Allora, facciamoci toccare dalla Santa Madre divina, offrendo tutto noi stessi, l’operato nel suo nome e lasciamo fare a Lei il resto. Siamo solo docili ai suoi inviti).
2 CORI:
A) MARIA, INTERCEDI PERCHE’ LO SPIRITO SANTO ABBONDI NEI NOSTRI
CUORI.
B) SPIRITO SANTO AIUTACI AD ESSERE DOCILI ALLE TUE ISPIRAZIONI.

IV MISTERO: “Ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto
il frutto del tuo grembo!”
(Elisabetta nel vedere la giovanissima cugina Maria, si sente ringiovanire, di rinvigorire, le tornano le forze, sì da poter dire ad alta voce una frase, che noi ripetiamo insieme al saluto dell’Angelo: “Benedetta Tu, fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno!”
Maria è la Benedetta dai secoli eterni (In Gn 3, infatti si legge: “Verrà una Donna che ti schiaccerà il capo, (riferito al serpente antico), ecc.”) e per tutti quelli che saranno, fino alla fine dell’Universo. E, tutti quanti si permetteranno di andare contro la Benedetta, saranno schiacciati, annientati, eliminati, allontanati per sempre, perché mai più nessuno le potrà togliere quella eterna Benedizione del Dio vivente che la scelse per sua Madre.
Ma anche noi battezzati, in Lei, con Lei, per mezzo di Gesù Cristo, siamo Chiesa, sposa di Cristo e discendenza di Maria e quindi anche noi “benedetti” (Ap. 12,17), “contro cui Satana farà guerra, perchè siamo quelli che custodiscono i Comandamenti di Dio e siamo in possesso del Vangelo di Gesù C.” – Però, finchè resteremo legati a Maria, in comunione tra noi, così come attraverso la Comunione dei Santi e del Movimento Mariano, dove Lei ci ha chiamato, non avremo ragione di nessuna paura.
Dunque, Maria, è la Benedetta fra tutte, è Colei di cui Dio ha potuto dire di essere il bene superiore ad ogni altro bene perché potesse essere la sua Madre prescelta fra tutte. Così si spiega la pienezza di grazia e dei doni, di cui Maria diventa la trasmettitrice diretta del Figlio suo.
Facciamo anche noi in modo che la grazia cresca in noi, così questa abbondanza di benedizione possa passare da noi e attraverso noi per le famiglie, per gli amici, per tutti i fratelli, specie i più bisognosi, i più poveri e per tutti quelli che Dio ci affida. Portiamo Gesù, che è la Benedizione del Padre in questo mondo distratto, errante, insipido, vuoto, sudicio, ricco di inutilità, perché scopra i veri valori dello Spirito e risorga bello, giovane come Dio lo ha concepito nel suo sogno di Creatore di tutte le cose. Che si realizzi anche oggi nella semplicità e umiltà quell’abbraccio esultante che fu tra Maria ed Elisabetta).
2 CORI
A) MARIA VOGLIAMO VIVERE NELLA TUA BENEDIZIONE.
B) MARIA AIUTACI A NON DEVIARE DALLA TUA DISCENDENZA.

V MISTERO: “A che cosa devo che la Madre del mio Signore, venga a me?”
(Niente! A noi non è dovuto nulla! Tutto è grazia. Tutto è dono meraviglioso. E’ come se ci trovassimo con Maria, sotto un albero carico di foglie luminose e di pomi dorati e grossi, che ci cadono fra le mani, per il peso e lo stato di maturità, e dicano: ecco son qui per te, accoglimi!
Cosa potrebbe essere? Per esempio: Uno stato di pace e di liberazione dopo una bella confessione. Una malattia, saputa sopportare con gran frutto spirituale. Un concepimento inaspettato. Un figlio troppo vivace. Una visita importuna, ecc. Significa alla fine, saper cogliere ogni “venuta” opportuna o meno, come “dono”, come un bel pomo dorato, che mi viene dall’alto e quindi come grazia. E allora potremo dire anche noi: A che devo tutto questo a me? Che c’entro io? Nulla. E’ solo l’amore di Dio che gioca scherzi, che sa far diventare dolce anche ciò che è amaro, facile ciò che appare difficile, l’ insopportabile leggero. Dio ci può visitare in tanti modi, gioiosi o dolorosi, e qui sta il bello, nello scoprire in ogni evento la sua visita che non è mai priva di un dono, per cui alla fine esclameremo meravigliati: Come mai, sei venuto proprio a me? – Siamo invitati dalla Parola, ad essere accoglienti, ben pensanti, umili. Chi sono io? Una povera misera creatura fra tutte, sempre benedetta, su cui Dio ha posto il suo sguardo d’Amore. Grazie Signore, grazie Maria. Abituiamoci ad avere occhi nuovi nel vedere le mille visite quotidiane, di cui siamo fatti oggetti ora da Maria e ora da suo Figlio Gesù, ed alimentiamo uno spirito di continua lode e ringraziamento.
2 CORI:
A) GESU’-MARIA PERDONATECI TUTTE LE VOLTE CHE NON ABBIAMO
SAPUTO RICONOSCERE I VOSTRI DONI.
B) MARIA, AIUTACI AD ESSERE UNA BENEDIZIONE PER OGNI FRATELLO
CHE CI FAI INCONTRARE.


Torna ai contenuti | Torna al menu