MOVIMENTO MARIANO - AUSILIARIE DELLA MADONNA


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I Puntata

La formazione > Lucia racconta


Madre mia, fiducia mia!


I RACCONTI DI LUCIA SU FATIMA

Ia. MEMORIA (Le memorie sono 4)

Il 12 Settembre 1935, i resti mortali di Giacinta furono rimossi da Vila Nova de Ourém e portati a Fatima. Aperta la bara, fu accertato che il volto della veggente fosse rimasto incorrotto.
Il Vescovo, poi, ordinò a Lucia (la più grande e allora viva) di scrivere tutto quello che sapeva sulla vita di Giacinta; terminata la prima memoria a Natale 1935, la consegnò.











CHI E’ GIACINTA?

(Alla scoperta di una grande profondità spirituale)


INTRODUZIONE: Preghiera di Lucia alla Sorellina Giacinta già in paradiso

“O tu che in terra passasti volando,
Giacinta cara, e Gesù amando,
non scordar la prece
che io ti chiedevo:
sii amica mia vicina al Trono
della Vergine Maria,
giglio di candore,
perla brillante,
oh, lassù in cielo,
dove vivi trionfante,
Serafino d’amore,
col tuo fratellino, prega per me
ai piè del Signore”.

Lucia racconta che amava molto la sua cuginetta, Giacinta, anche se aveva dei difettucci, quale quello di essere permalosetta nel gioco e attaccata alle piccole cose che vinceva nei giochetti di bambini, per cui bisognava o usare forza dicendo che non avrebbero più giocato assieme o bisognava lasciare che lei scegliesse i giochi da fare. Ma in fondo aveva un cuore molto buono e sensibile.
Spesso la mamma di Lucia non le dava il permesso di andare a giocare con i cuginetti, perché le vicine affidavano alla madre i loro figli dovendo andare a lavorare e la mamma incaricava Lucia di organizzare giochi per trattenere i piccoli nel cortile di casa sua. Allora Giacinta e Francesco si recavano da lei, ma alcuni bambini dicevano le parolacce e Giacinta ferita nell’intimo suo, preferì non frequentare più quella compagnia. La Madre stessa riprese quel bambino, dicendogli che le parolacce dispiacevano tanto al caro Bambino Gesù.
RIFLESSIONE:
(Oggi invece si ride pure compiaciuti, quando i bambini ripetono senza capire certe parole a
doppio senso…quasi fossero più bravi in quel modo!)

Lucia fattasi più grande fu condotta dalla madre al Catechismo in Parrocchia, a cui si volle unire anche Giacinta, benché non avesse l’età, ma era molto desiderosa di fare la prima Comunione, sperava comunque, che il Parroco gliela facesse fare, e invece no, perché non aveva raggiunto l’età canonica di 10 anni. Alla fine della Quaresima si doveva poi fare l’esame.
RIFLESSIONE:
(Guardiamo oggi nei comunicandi che si preparano a ricevere per la prima volta Gesù, c’è in loro questo desiderio bruciante di ricevere il Signore Gesù? Ma come può esserci in tanti, se nelle loro famiglie, Dio è il grande assente?)

Quando i bambini giocavano, chi perdeva doveva pagare pegno e a Lucia piaceva molto questo. Una volta disse a Giacinta per pegno di andare ad abbracciare e baciare suo fratello più grande che era seduto a scrivere, ma lei si rifiutò e propose di cambiare con il Crocifisso appeso alla parete. Così Lucia, ben volentieri, le disse: “Sali pure sulla sedia, prendilo e fa lo stesso” – Giacinta lo fece con tanta devozione che commosse fino alle lacrime chi la vide comportarsi in quel modo.
RIFLESSIONE:
(Anche i bambini di oggi sarebbero capacissimi di tali gesti d’amore, ma tutto dipende da quanto viene inculcato nelle loro piccole anime l’amore per Gesù. Oggi invece cosa vediamo? Si vorrebbe eliminare il Crocifisso dai luoghi pubblici, come le scuole, dove i giovani potrebbero avere un pensiero religioso se credenti, se no, almeno di umanità. Si raccoglie poi, ciò che si semina!)

Giacinta, intanto, volle che Lucia le raccontasse più volte la storia del Crocifisso Signore e spiegare perché Gesù era in quello stato di sofferenza e la piccola nel sentire la spiegazione piangeva di compassione, perché sentiva di amare tanto quel Gesù così buono, che non avrebbe meritato affatto di soffrire così tanto. Ma la colpa era dei peccatori che lo riducevano in quel modo. Allora esclamò: “Nostro Signore, poverino! Io non voglio fare mai nessun peccato; non voglio che il Signore soffra ancora!”
RIFLESSIONE:
(A questo punto i suoi difettucci sembrano scomparire perché annientati dalle fiamme d’amore puro per Gesù, che è veramente invidiabile, chiediamone un po’ alla Madonna per intercessione di Santa Giacinta. Pensiamo, quante sono le mamme che raccontano ai loro bambini la vita di Gesù, compreso la sua Passione e Morte e Resurrezione? Molte si sentono impreparate, altre non sanno, poi non hanno tempo. Non c’è tempo per ascoltare e dialogare con i loro figli, di rispondere ai loro perché. E la parte più bella dell’uomo, lo spirito, rimane incolto! Se si comprendesse che invece da questi insegnamenti dati da piccoli, nascerà l’uomo maturo nella fede, la forza e la sicurezza che dà stabilità spirituale, morale e psicologica. Molti giovani, purtroppo vagano nel vuoto senza darsene una ragione! La colpa non è sempre tutta e solo loro).

I bambini di Fatima erano anche dei bravi contemplativi della natura, del Creato, attraverso di esso trovavano per la loro età spiegazioni che li rendevano felici. Per es. amavano i colori fiammeggianti e sgargianti dei tramonti o contare le stelle, a chi di più. Le stelle erano per loro i lumini degli angeli. La luna apparteneva alla Madonna e il sole a Gesù. Giacinta preferiva la luna perché diceva che non accecava e non bruciava come il sole.
RIFLESSIONE:
(Quanti oggi si fermano a contemplare la Creazione così bella, ricca e splendente, che parla di Dio? I bambini conoscono più degli adulti telefonini, computer e altro e non riguarda più quanto Dio ha fatto pure per loro. La natura ha un suo linguaggio che abilita alla contemplazione. E i giovani, come possono, se si impantanano nell’alcool, nella droga, nel sesso libero?! La Vergine Santa ci richiama attraverso questi bimbi innocenti a ritornare alle origini della Bellezza, lasciarsene trasformare per lodare il Buon Signore che ce l’ha donata)

Finalmente arrivò l’ora e l’età per Lucia di poter portare le pecore al pascolo e Giacinta, tanto affezionata a Lucia insieme a Francesco, benché più piccola, tanto insistette che ottenne che anche loro andassero con la cugina al pascolo.
Ogni giorno partivano come se andassero ad una festa e dopo aver acquetato gli animali con le briciole delle loro merende, usavano cantare l’Ave Maria, formando echi seguiti uno all’altro divertendosi tanto; se qualche pastore sufolava, danzavano e Giacinta più di tutti lo faceva con grande maestria e gioia. Dai genitori era stato raccomandato loro di recitare il Rosario dopo lo spuntino, ma a loro pareva poco il tempo per giocare per cui escogitarono un sistema molto breve, quello di dire solo Ave Maria per ogni decina e così pure il Padre nostro e il Rosario, in questo modo ben presto terminava e si tuffavano di nuovo nei loro semplici giochi.
A Giacinta, fra l’altro, piaceva molto prendere gli agnellini bianchi e sedersi con loro in braccio, abbracciarli e baciarli e al ritorno se li portava in braccio perché non si stancassero.
Un giorno Giacinta si mise a camminare in mezzo al gregge per imitare Gesù Buon Pastore, prese anche un agnellino e se lo mise sulla spalla, proprio come mostrava l’immagine che le avevano regalata.
Questo fu il comportamento di Giacinta fino a 7 anni, quando il 13 Maggio 1917, le cose cominciarono a cambiare. Intanto scelsero di andare in un altro pascolo, quello della proprietà della famiglia di Lucia, chiamata Cova da Irìa. Il luogo era più lontano e più scabroso, per cui arrivavano verso mezzogiorno, intanto per via le pecore brucavano. In questo periodo Giacinta crebbe ancor più nell’amore per Gesù, per le sofferenze e per i peccatori, per la salvezza dei quali tanto si sacrificò.
RIFLESSIONE
(Chi appartiene, chi è inserito nel Movimento Mariano, dove Fatima ha un posto d’onore, non può non prescindere dagli insegnamenti che se ne traggono. Auguri. Si consiglia di leggere o raccontare ai bambini la storia di Giacinta a episodi, magari la sera prima che si coricano e poi far disegnare le varie scene e far scrivere sotto una loro riflessione. I commenti in corsivo sono solo per gli adulti.)
(continua…)


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