Motovacanze 2007 FinIta Mosca

 Sabato 04-08-07

Partiamo molto presto, sono le ore 3.00, per riuscire a guadagnare qualche ora in più sul nostro gruppo di amici partiti il giorno prima. Arrivati a Mestre il traffico è molto intenso, decidiamo di uscire dall’autostrada dove anche il casellante ci informa che la colonna di auto è ferma da tutta la notte, con l’aiuto del gps deviamo per strade secondarie le quali sono deserte. All’alba siamo al Tarvisio e la temperatura è scesa a 11 gradi e con solo la maglietta sotto la giacca si sentono tutti, il cielo è coperto da nubi quasi volesse piovere. Passiamo Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca e Polonia dove ci fermeremo a Radomasko dopo 1300 km. in un motel sull’autostrada sono le ore 18.30. Messaggiamo con i nostri amici che sono arrivati a Suwalkia (foto Massimo) al confine con la Lettonia.

 Domenica 05-08-07

Alle 5.00 suona la sveglia il cielo è sereno e il termometro della moto segna 10 gradi, riprendiamo la strada verso la Lettonia il traffico è quasi assente, ci fermiamo alle ore 13 per un piccolo pasto e il tempo di sentire gli altri che sono  fermi anche loro a Panevezys 100 km. avanti (foto Massimo) a noi. Entriamo in Lituania passando questi confini di Repubbliche Baltiche senza problemi mostrando solamente la carta di identità. Passiamo Riga situata sul mar Baltico dirigendoci verso Tallin sulla strada che costeggia sempre baltico, la zona è balenabile e turistica il traffico è intenso quando avanti a noi intravediamo tre moto cariche di bagagli quasi all’inverosimile e con targa italiana Sono loro! l’emozione e la felicità per esserci ritrovati (foto Massimo) ci obbliga a fermarci per i saluti di rito.Giuseppe su BMW R1100 RT e il fratello Antonio su BMW GS 1200 di Brescia con i quali abbiamo già trascorso insieme altre vacanze e poi due nuovi amici Massimo e Simonetta con GS 1200 (Ringhio Ringhio) anche loro di Brescia conosciuti casualmente al raduno della Tourateck a Niedereschach sud-oves della Germania che riconoscendo la medaglia del FinIta attaccata al mio giacchino e manifestando il piacere dei paesi nordici non hanno resistito a seguirci per questa vacanza spensierata. Questa sera ci fermiamo in centro  a Parnu, all’Alexander Pub un camping solo per motociclisti gestito naturalmente da un motociclista, nel locale i muri sono tappezzati di bandiere e loghi di gruppi motociclistici pezzi di motore e foto tipiche di mete raggiunte. Allietiamo la serata (foto Massimo) con la presentazione della lettera scritta a noi dal dott. Costa in occasione della visita alla tomba di Jarno Saarinen che faremo al Pre-Finita.

 Lunedì 06-08-07

Anche questa mattina ci svegliamo presto(h.06.00) per arrivare a Tallinn che dista circa 100 km. e prendere i traghetto che ci porterà ad Helsinki. Non manchiamo di far colazione preparataci gentilmente la sera prima dai gestori del pab. Tallinn  ore 9.50, tardi per il traghetto delle 10, cosi aspetteremo quello delle 12.55 per Helsinki , nell’attesa al molo abbiamo modo di conoscere meglio i nuovi amici, mentre Giuseppe seduto sul muretto medita annotando pensieri sul suo diario (foto Massimo). Alle 15.30 sbarchiamo a Helsinki, traffico e sole caldo(foto Massimo), ci dirigiamo verso Turku per arrivare dopo circa 60 km a Tippsund (foto Massimo) posto su un isola attraversando un ponte. Il motoraduno si svolge in un campo-scuola per giovani, vi sono baite, una attrezzata per cucina e sala da pranzo e altre per dormire con letti a castello, i servizi sono in un'altra in comune e poi l’immancabile sauna che viene accesa tutte le sere per tutta la durata del motoraduno Pre-Finita, ci aspettano gli organizzatori finlandesi e dopo i saluti di rito (anche perché è un anno che non ci si vede) ci sistemiamo nelle baite, una per noi sei; E fantastica  noi donne prendiamo posto al letto in alto e dei due fratelli chi salirà sopra?. Sono già arrivati altri italiani anche una coppia di Macerata con il furgone con dentro una vespa 150. I finlandesi hanno già preparato una merenda con zuppa di salmone e funghi sono circa le ore 19 e visto che qui viene buio più tardi che da noi alcuni fanno la sauna con classico tuffo nel lago vicino mentre noi visto che vi sono delle barche mettiamo i salva-genti  e ci divertiamo a fare i pirati inseguendoci e nascondendoci fra i piccoli isolotti. Verso le ore 22 ci preparano la cena (foto Massimo) a base di pesce fritto nel burro e più tardi fuori dal casale grigliata di makkara vicino al lago fino a notte inoltrata.

 Martedì  07-08-07

Colazione alla finlandese e poi partenza in moto per Naumo, visiteremo il porto-cantiere dove costruiscono le navi più grandi del mondo, nel frattempo ci hanno raggiunto altri motociclisti italiani austriaci e un olandese arrivati in mattinata, in un parco organizzano un pic-nik poi partenza per Naantali con escursione a Kultaranta, visitiamo i giardini della residenza estiva del presidente finlandsese meticolosamente curati con fiori dai colori sgargianti, naturalmente  accompagnati da una guida per il permesso di entrare e la quale ci racconterà un  po’ di storia. Nel tardo pomeriggio torniamo al campo scuola per un po’ di relax e sauna. Sono arrivati anche una famiglia di Firenze con sidecar con a bordo anche Teo il figlio. Per cena verdure salsicce particolari frittelle birra artigianale tassativamente del luogo. A sorpresa mettono in tavola vino toscano e friulano per loro è una prelibatezza dato l’eccessivo in Finlandia. Anche questa sera tra chiacchiere e canti l’orologio passa le ore 2.00.

 Mercoledì 08-08-07

Partiamo in autobus per Turku e ci fermeremo al cimitero per commemorare la tomba del famoso pilota motociclista finlandese Jarno Saarinen morto assieme all'italiano Renzo Pasolini nel GP delle Nazioni a Monza nel 1973. Per questa occasione con una e-mail abbiamo chiesto al dott. Costa della clinica mobile, di scriverci un lettera in onore al suo grande amico. Leggiamo la lettera dedicata al pilota scritta dal dott. Costa, è stato un momento di intensa commozione per tutti i presenti. Sempre con il pulman andiamo anche al museo dedicato al pilota gestito dai fratelli Saarinien dove vi sono moto e ricordi dell’epoca, leggiamo e consegniamo la lettera ai fratelli i quali poi  ci offrono una spilla ricordo. Nel pomeriggio visitiamo il museo dell’artigianato Luostarinmaki all’aperto costituito da 18 lotti ognuno con la piccola bottega/abitazione costruite in loco 200 anni fa il primo appezzamento di terreno dell’attuale area fu assegnato nel 1789. Al ritorno a Tippsund al camposcuola i finlandesi ci accompagnano tutti in riva al lago per farci assaggiare una specialità culinaria, “specialità svedese” è un pesce in scatola sigillata, un po’ gonfia e all’apertura un odore acre di marcio, la carne del pesce si presenta di un bel colore roseo ma sinceramente il gusto era proprio a prova di stomaco tanto che poi si beve un liquore fortissimo. (questo è un pesce messo in scatola fresco con l’acqua di mare chiuso e lasciato macerare) . La cena molto più gustosa è a base di salmone, stufato di carne e altre prelibatezze della zona,anche questa notte si fa molto lunga.

 Giovedì 09-08-07

Oggi lasciamo gli amici finlandesi di Tippsund che non possono venire al raduno del FinIta e in vari gruppi in orari diversi partiamo per Tusniemi pochi km. dopo Kuopio dove si svolgeva gli anni prima il FinIta. Solo noi due prendiamo la via più lunga passando per Rauma (Vanha Rauma) vecchia città rimasta intatta dalla prima costruzione tutta in legno e non ha mai subito incendi o distruzioni, tuttora abitata. Arriviamo prima  noi al raduno che tutta la truppa ed è sempre una festa con un ottima accoglienza degli organizzatori, rivediamo Giovanni trasferitosi ormai da anni in Finlandia e la moglie Helena, dopo la solita iscrizione troviamo un bel posto per mettere la tenda nostra e per i nostri amici che arriveranno, il tutto si svolge nel campeggio di Viihdekeskus Hojo Hojo piccolo ma ottimo per la nostra festa. Sono già arrivati altri italiani anche dal giorno prima da varie regioni alcuni vecchi amici e altri nuovi per la prima volta i Finlandia, in tutto saremo una trentina. C’è un bel salone per le feste e dopo l’abbondante cena la serata continua con musica e karaoke, all’una di notte da classici italiani nella cucina del camping cuciniamo gli spaghetti ai quali parteciperanno tutti e anche questa notte prima di andare a dormire vediamo sorgere l’alba.

 Venerdì 10-08-07

Oggi ci lasciano una giornata di relax  visto la nottata, ma alle dieci di mattino ci aspettano due battelli con partenza dal lago del camping per una crociera fra i laghi della Finlandia con sosta su un isola per una bella makkara alla finlandese seguita da giochi e intrattenimenti. I finlandesi amano molto il popolo italiano e molti di loro hanno imparato bene la nostra lingua tant’è che Westi parla con noi ininterrottamente tutto il giorno per ampliare sempre più la conoscenza della nostra lingua. Al ritorno di nuovo rinfresco molto sostanzioso e continuazione della festa nel salone fino a notte quasi mattino. Quest’anno siamo fortunati con il tempo dato che da queste parti è molti instabile non ha  ancora piovuto.

 Sabato 11-08-07

Dopo colazione giochi con freccette vinto dai finlandesi, poi alle 11 partenza in moto per la visita al monastero di Valamo la prima costruzione fu nel 1800 ma poi ristrutturato nel dopoguerra, e al convento ortodosso Lintula, con proseguimento alla visita di una caratteristica chiusa navigabile e un tempo usata per il trasporto diretto di tronchi sull’acqua, le foto esposte nel vicino museo raccontano che i tronchi erano trainati dalle donne ambo le rive da corde.(ecco perchè sono di struttura fisica più robuste).  Finalmente piove e quindi facciamo ritorno al camping, la sera ci preparano una tipica cena careliana a buffèt a base di pesce, carne, verdure, dolci, poi nel salone tutti insieme per festeggiare l’ultima serata del raduno con premiazioni e ringraziamenti, noi di nuovo facciamo presente a tutti la nostra idea di aver avuto l’onore di portare un pensiero scritto dal dott. Costa in memoria del pilota Jarno Saarinen  per accentuare ulteriormente come lo sport motociclistico passato e futuro unisca i popoli del mondo.

 Domenica 12-08-07

Colazione a buffèt e relax , oggi finisce il raduno e molti se ne vanno, alcuni proseguono per altri itinerari altri hanno finito le vacanze e tornano a casa, salutiamo tutti e al camping rimaniamo noi il gruppo che parte per la Russia e alcuni che partiranno il giorno dopo. A 1 km. dal camping c è un lago con possibilità di pesca al salmone e anche di poter cucinarlo cosi tutti ci improvvisiamo grandi pescatori per poi degustarlo nell’apposita cucina. La sera dopo la sauna si improvvisa una makkara nel camino del camping tutti assieme fino a notte tardi.

 Lunedì 13-08-07

Alle ore otto è gia arrivato Martti Pohjolainen il quale si è occupato dell’organizzazione, visti compresi, dei quattro giorni che trascorreremo nella Karelija russa ex finlandese. Salutiamo anche i gestori del camping sono stati accoglienti e anche gli amici che torneranno verso l’Italia, alcuni farebbero carte false per seguirci. Per la Russia siamo in sette italiani e diciassette finlandesi quindi da Tuusniemi ci dirigiamo verso il confine russo a Vartsila-Vjartsilia, quest’anno al confine sono un po’ più sbrigativi che due anni fa ma comunque vi sono sempre molti fogli e  foglini da compilare doppi scritti in cirillico e inglese, cambiamo gli euro in rubli euro 200 rubli 6.640 il cambio è un euro- 0.34 rubli. Una sosta al cafè dopo il confine e ci dirigiamo verso Sortavala circa 60 km. le strade sono in buono stato ma c’è sempre molta sabbia ai lati anche quando arriviamo in città sabbia sparsa in strada e buche, le case e i condomini in classico stile russo non curati. Arrivati all’albergo Hotel Piipun Piha con parcheggio custodito ci sistemiamo nelle camere e a differenza di due anni fa è stato tutto rinnovato, nel pomeriggio giro turistico in autobus per Sortavala, la sera cena e passeggiata sul molo del vicino lago Ladozskoe Ozero.

 Martedì 14-08-07

Ore 9 colazione e poi tutti insieme partenza per Petroskoi (Petrozavodsk) itinerario: Laskela-Surun Risti Salmi Aunus dove ci fermeremo per una pausa pranzo. Passiamo per piccoli paesi e fermandoci in uno dove c’è anche un mercato merceria russa e qualche felpa europea, le strade sono asfaltate ma sempre sabbia attorno poi passando in un paesino l’asfalto non c’e più la piazza è tutta sterrato, al bar-ristoro il bagno è il classico casottino in legno, la gente ci guarda un po’ incuriosita guardano le moto e quando vedono che ci sono anche italiani esprimono stupore  ci ricordano Adriano Cementano, Toto Cotugno con “sono un italiano” , le poche donne fuori non ci danno molto interesse e hanno l’espressione di “ ma che ci fanno qui”, i bambini si avvicinano, Martii ha aperto il baule della machina e ha dato scarpe a loro. Arriviamo a Petroskoi, il traffico e ordinato la città è pulita e c’è molta gente, l’albergo è in centro molto grande con parcheggio custodito, la cena è sempre al ristorante dell’albergo non molto abbondante e i camerieri mettono sempre subito all’inizio le tazze del caffè con un piccolo dolcino, ma poi noi abbondiamo un po’ di vodga. Nel bar-pab dell’albergo si notano le sempre presenti signorine di facili costumi.

 Mercoledì 15-08-07

Ci troviamo tutti all’uscita dell’albergo e a piedi andiamo verso il porto che dista circa un km. dato che la città da sul lago Onezskoe Ozero per prendere l’aliscafo per l’isola di Kiz. I primi insediamenti umani dell’isola risalgono al 6.000 a.c. popolata all’inizio dai sami e poi dagli attuali careliani, di importanza sono le chiese in legno la più grande e maestosa è quella di Kizhi con il tetto a punta e ricoperto tutto da petali in legno, vi sono abitazioni in legno sempre dell’epoca  trasformate in museo. Al ritorno facciamo un giro turistico in pulman per Petroskoi  con tanto di guida e poi a piedi per il lungolago con giardini e monumenti dedicati alla pesca al lavoro e alla pace da varie nazionalità come Svezia Norvegia Germania, verso il centro c’è la piazza con la statua di Lenin e il monumento ai caduti con la fiamma sempre accesa. Di sera usciamo passeggiando per la città vi sono molti giovani in giro anche molte ragazze sole senza problemi dandomi la sensazione di una città più sicura che di una nostra piccola città europea, al pub scambiamo qualche curiosità con i ragazzi del posto usando il poco inglese di comune conoscenza.

 Giovedì 16-08-07

Di nuovo in autobus per il giro turistico di Kivas, visita al parco naturale-cascata-museo, una sosta a un tipico paesino Careliano rimasto intatto da prima della guerra con case tutte in legno, strade piccole sterrate, vi è un finlandese autoctono intento a pulire un paio di pesci luccio. Nel pomeriggio rientro in hotel passeggiate libere e ultima cena tutti i compagnia per questo viaggio organizzato.

 Venerdì 17-08-07

Questa mattina salutiamo i finlandesi e gli altri italiani che tornano verso casa, per noi invece adesso comincia l’avventura e cartina alla mano e gps puntiamo verso Mosca ancora indecisi se quando arriveremo al bivio di Vologda deviare a nord verso nord-est per Velikij Ustjug luogo turistico come Rovaniemi in Finlandia. La cartina ci dice che la strada è bianca non è cosi subito ma finito i paesini è tutta sterrata con buche e sabbia, passano camion carichi di legname alzando nuvole di polvere da annebbiare completamente la visuale tanto da doverci fermare, poi la strada in certi punti si fa anche più stretta come se fossimo in un sterrato di campagna per nostra fortuna non piove saremmo fermi. Passiamo per villaggi  dove c’è un po’ di asfalto ci illudiamo finito il paese finisce anche l’asfalto ma poi finisce anche lo sterrato, c’è un fiume che attraverseremo con una chiatta, vi sono alcune case contadine e una piccola baracca-bottega, lo sterrato è tutta sabbia fine. Passato il fiume in un villaggio più avanti in un grosso magazzino vendono un po’ di tutto, compriamo qualche provvista visto l‘ora pomeridiana tarda, pensavamo di riuscire ad arrivare a Volodga per un motel ma lo sterrato di circa 150 km. ci ha impegnato tutta la giornata. Passando per alcune cascine e fermandoci chiediamo a gesti al contadino se è possibile mettere le tende vicino alla sua casa per passare la notte, lui anziano e senza denti ci disegna per terra che avanti 8 km.c’è un lago ( Jaksino ozero) e li potremmo fermarci. Cosi è, dallo sterrato entriamo in un altro più piccolo c’è un altro piccolo fiume che passeremo con un ponte fatto di tronchi orizzontali e delle assi sopra, trovato il posto ci prepariamo per il nostro primo campeggio libero. Da un altra cascina escono tre persone e per educazione ci avviciniamo chiedendo se potevamo fermarci, con sorriso senza denti ma gentili e semplici a gesti ci fanno capire che  possiamo accendere anche il fuoco e bere l’acqua del lago cosa che non faremo a parte il fuoco e dopo una romantica cena mettiamo sulle brace la nostra moca del cafè . La nostra doccia questa sera è l’angolo del lago vicino al ceppo.

 Sabato 18-08-07

Lasciamo questa meravigliosa natura e poco più avanti troviamo finalmente l’asfalto che ci porterà verso Vologda lecase sono in muratura i paesi e le persone più curate, c’è molta differenza di cultura tra le cittadine e i paesini di campagna. La nostra velocità di crociera è molto bassa per le improvvise buche e rappezzi sgretolati arrivati al bivio decidiamo dove svoltare, cartina alla mano un bel pezzo di strada che porta a Velikij Ustjug è segnata bianca non avremmo tempo sufficiente per poi tornare cosi dirigiamo verso Mosca per la M8 fino a Jaroslavl’ per fermarci in un motel punto stop di camionisti con parcheggio custodito. Qui vi sono due tipi di sistemazioni, economica con servizi in comune femmine e uomini separati e camere con servizi, naturalmente noi la più economica. Dove vi sono i camionisti si mangia sempre bene e si spende poco, facendo amicizia  con uno di loro che parlava russo, rumeno e conosceva un po’ di italiano ci ha dato preziose indicazioni per un motel “punto camion” nei pressi di Mosca non costoso. Da notare che all’entrata di ogni cittadina c’è sempre la stazione fissa della polizia per il controllo di entrata in città, quattro moto non passano inosservate  cosi ci fermano un paio di volte ma senza problemi.

 Domenica 19-08-07

Proseguiamo verso Mosca con una piccola sosta a Rostov per una bel Monastero poi sempre per la M8 fino a Puskino in periferia di Mosca ci avevano detto che c’era un camping ma finiamo in una base militare, puntiamo verso Mytisci  per imboccare il primo anello di Mosca, il traffico è intenso e veloce le strade sono grandi, le macchine ci passano da tutte le parti sembra di essere in una gara di F1, entrati nella M1 fronte a noi c’e il motel che ci aveva indicato il camionista bulgaro che fortuna! Nessuno parla inglese e facciamo molta fatica a chiedere tre stanze non sono molto espansivi. La porta per salire le scale che portano alle camere è rotta e le scale le han pulite due anni fa c’è anche l’ascensore, ceniamo qui al motel e poi proviamo ad informarci se vicino vi è l’autobus o la metro per andare in piazza rossa per fortuna una ragazza conosce qualche parola di inglese e ci è di molto aiuto.

 Lunedì 20-08-07

Oggi dovremmo fare i turisti a piedi ma è da questa notte che piove a dirotto, ci prepariamo comunque e dopo colazione con zaino cappello e felpa andiamo alla fermata dell’autobus che dista 200 m. sembriamo Fantozzi la prima volta in città. Si vede che siamo italiani dal colore della pelle e dai lineamenti del viso, il terminal del bus è Kin Skoe che porta all’entrata della metropolitana Knebcka scendiamo e fare cinque biglietti è un impresa non riesco a farmi capire, mi aiuta una giovane ragazza che capisce qualche parola di inglese. La linea blu è quella che porta in piazza rossa ma nessuno la conosce come red square  ma bensi “Ploshchad Revlyutsii”. Solo la metropolitana merita la visita di Mosca essa è un vero castello sotterraneo sembra di stare in una stanza di un palazzo, tutte le stazioni sono ornate con mosaici, statue, vetrate, dipinti dei celebri artisti del paese, e in più una meticolosa pulizia e ordine. Usciti dalla metro dopo tre svolte a sinistra ecco che con orgoglio e soddisfazione siamo nel cuore di Mosca, il Cremino, il mausoleo di Lenin, l’edificio dei magazzini Gum, il museo storico di stato e la cattedrale di s. Basilio. Dietro i giardini di Alessandro, la fiamma perenne del milite ignoto e il fiume Neglinnaja ornato da statue che rappresentano figure fiabesche e ragazzini che si divertono tuffandosi. Impressionante è l’ordine e la pulizia di questo posto, non vi sono ne mendicanti ne ubriaconi e nessuno che chiede soldi. Torniamo all’hotel soddisfatti per la visita anche perché in tardi mattinata era uscito il sole. Prima di cena facciamo due passi intorno all’hotel ci sono magazzini di lavoro e officine e i lavoratori provengono dalla Mongolia e altri paesi ancora più a est.

 Martedì 21-08-07

Lasciamo Mosca per il confine ucraino e più scendiamo e più fa caldo, arrivati a Homutovka confine ci mettiamo in fila non c’è molto traffico è una frontiera di secondario passaggio. Gia subito il primo poliziotto chiede venti euro per compilarci i vari fogli ma con fermezza ci rifiutiamo, poi alla stazione ci fanno parcheggiare tutti e mi fanno cenno di seguirli nell’ufficio ci sono due poliziotti e una donna e con fare molto tranquillo mi fanno accomodare, sul tavolo ci sono tutti i nostri passaporti, uno di loro con un po’ di insistenza chiede euro ma con altrettanto tranquillità gli dico che non abbiamo ne euro ne rubli ma solo carta di credito, siamo fortunati ci restituiscono i documenti e ci augurano buon viaggio, subito dopo la dogana ci aspettano molte donne per il cambio di soldi ma noi lo faremo al baracchino che è più sicuro. Sono le ore 19 ed è meglio al primo paese trovare qualche motel cosi giù per la M2 passiamo per un villaggio agricolo tant’è che gli animali girano tranquillamente in strada mucche, oche, galline dovendoci anche fermare, dopo qualche km. la strada principale che è tutta dissestata  si interrompe per lavoro di ricostruzione deviandoci per uno sterrato senza indicazioni, un camionista ci fa segno di proseguire le moto riescono a passare ma ecco una pattuglia di poliziotti ci ferma insistendo che non potevamo passare tengono i passaporti e insistono che vogliono farci la multa, non lo dicono che vogliono soldi ma insistono sull’infrazione tanto da dirci che dovranno arrestarci a questo punto giochiamo la nostra ultima carta e con telefono alla mano gli diciamo che chiamiamo subito l’ambasciata italiana in ucraina, dopo una breve consultazione fra loro ci restituiscono i passaporti e addirittura ci danno indicazioni per un motel nel paese più vicino. Si fa buio e per strada non c è niente a un bivio deviamo per Sostka a circa trenta km. la città è tutta al buio al primo pub chiediamo ma niente ci dicono di proseguire dovrebbe essere più avanti, in città nessuna indicazione di hotel e alla fine chiediamo a u taxi che gentilmente ci accompagna fino davanti all’albergo il quale è uno stabile tipo condomino senza illuminazione, entriamo e riusciamo sistemarci quattro in una stanza e uno da solo, i servizi sono molto scadenti ma funzionali la tenda della nostra doccia è un cèllofant da agricoltore, scendiamo in fretta perché la cucina rimane aperta solo per noi perché siamo turisti italiani sono le ore 22. Siamo stanchi morti ma due passi fuori per rilassarci li facciamo c’è una piccola bottega che fa anche da bar è ancora aperta alcuni ragazzi acquistano pesce essiccato la signora al banco lo mette su un tagliere lo consumano chiacchierando e bevendo birra, anche noi prendiamo una birra dal costo di 0,60 centesimi.

 Mercoledì 22-08-07

Durante la colazione qui al hotel conosciamo cinque francesi in pensione che provengono dalla Mongolia con una gip 4x4 sono di ritorno dopo due mesi di viaggio. Usciamo a fatica dalla città non ci sono indicazioni stradali ne numeri di strada, ci aiuta il gps. Passiamo sempre per piccoli paesini  per le strade molte donne vendono prodotti dell’orto e vari generi, si nota molto la differenza di realtà tra le popolazioni c’è chi gira con il carretto e il cavallo e chi con macchine da 80.000 euro, strade  e case in disordine mentre alcune zone sono quasi in stile europeo. Abbiamo qualche incertezza per le indicazioni di Kyjiv non vi è nessuna segnalazione la gente dice per un senso mentre il gps dice nell’altro, riusciamo a capire forse che quella del gps più corta è interrotta e cosi dopo vari giri a vuoto arriviamo a Kyjiv , città grande moderna traffico intenso le indicazioni sono solamente per le periferie e non per le vie di importante comunicazione esterne  qui dirigendo la freccia del gps verso la città di Zytomyr ci porta fuori. Fa molto caldo e fermandoci a un distributore che anche qui prima paghi e poi ti danno i litri chiesti, ci sono altri ragazzi in moto ucraini e nessuno ha la targa ci fanno capire che da loro non serve hanno solo il libretto quello basta e quando c è la polizia basta accelerare. Un po prima di Zytomyr troviamo un bel motel moderno e nelle stanze c’è anche l’aria condizionata, questo è un altro punto stop per camion.

 Giovedì 23-08-07

Ripartiamo per la frontiera ungherese Mukaceve, le strade da  questa parte ucraina sono tutte in ricostruzione c’è anche un ribaltamento di un camion causando una fila interminabile si mettono anche in doppia fila furgoni e autobus occupando tutta la strada tutti vogliono passare è un caos totale,  con le moto passiamo a fatica dovendo andare sino giù di strada sulla terra e sabbia ( se non siamo caduti qua è una fortuna) perdiamo qualche ora fa caldo e siamo pieni di polvere. Finalmente passiamo la città di Ivano- Frankivvs’k e entriamo nei Schidni Karpaty in montagna le strade sono un velluto e la temperatura si abbassa un po’. Arriviamo alla frontiera di Cop sono le ore 18.30 anche qui una fila di auto e furgoni a trasporto persone lunga un paio di km. noi passiamo fino quasi alla dogana, controllano tutte le auto e tutti i furgoni, facciamo amicizia con degli ucraini che abitano in Italia e ci dicono che tutto questo è normale e i furgoni fanno la tratta Ucraina -Italia per trasportare badanti e braccianti stagionali in Italia, passeremo il confine dopo un paio d’ore. Entrati in Ungheria sembra quasi di essere a casa già dalle scritte a caratteri europei, ci fermiamo pochi km dopo in un motel, le stanze sono vecchie la carta parati alle pareti a pezzi si stacca  le lenzuola sono pulite ma la polvere regna, tutto sommato va bene lo stesso il prezzo è molto modico al ristorante sempre del motel la cena è buona e abbondante il vettovagliamento è come le stanze, anche questo posto è un punto stop per camionisti dove è sempre consigliabile fermarsi.

 Venerdì 24-08-07

Direzione Budapest l’autostrada passa ancora in città e tra il traffico e i lavori in corso  ci obbligano per deviazioni, puntiamo per il lago Balaton  e alle ore 16 siamo già a Skofia in un camping a conduzione familiare il nome è Camping Natur infatti non c’è niente solo quel che serve con le tende siamo solo noi occupiamo quasi tutto il prato, a  500 m. c’e il lago e un  bel bagno ci gratifica il  costume l’abbiamo solo noi due, uno si butta in braghe corte e l’altro in mutande. Vicino al camping c’è anche un bellissimo ristorante tutto in legno in stile ungherese i clienti sono quasi tutti turisti tedeschi, la nostra cena è gulasch e filetto con funghi,porzioni super abbondanti e con della buona birra, potremmo stare senza mangiare due giorni.

 Sabato 25-08-07

Oggi rientriamo in Italia passando per la Croazia e Slovenia, i nostri amici di Brescia vanno dritto a casa noi due e Adriano partecipiamo al moto raduno di Ariano Polesine dove ci sono altri nostri amici in attesa del racconto della nostra avventura.