MULTA? RICORSO!

 

Avete ricevuto il verbale di una multa con cui vi si contesta di aver superato i limiti di velocità consentiti; ma voi su quella strada non ci siete mai passati.

Vi hanno fatto una contravvenzione per un divieto di sosta; ma in quel tratto di strada non vige tale divieto.

Nel verbale risulta che l’automobile in contravvenzione era una Fiat Punto; ma voi avete venduto quell’auto già da due anni.

In poche parole, avete ricevuto una multa che ritenete ingiusta. Non scoraggiatevi: se siete certi di essere dalla parte del giusto, potete fare ricorso. Prima, però, bisogna studiare a tavolino come muoversi per non fare passi falsi.

Ci sono due modalità di ricorso: al prefetto o al giudice di pace, con vantaggi e svantaggi diversi, ma anche modi e tempi precisi da rispettare per le due diverse ipotesi. Soprattutto, diversi possono essere gli effetti sul cittadino multato in caso di rigetto del ricorso. Attenzione quindi a quale strada scegliete.

Un’occhiata alla forma

Prima di agire, vediamo quali devono essere le condizioni per cui la multa che avete ricevuto sia valida. In caso di vizi di forma, potete facilmente farvela annullare.

Þ    La multa deve essere consegnata immediatamente al trasgressore; se ciò non è possibile, il verbale della contravvenzione deve essere notificato a mezzo posta entro 150 giorni dall’accertamento. Se la pubblica amministrazione non rispetta questi tempi non siete tenuto a pagare la multa.

Þ    Sul verbale della contravvenzione deve essere sempre indicato l’ufficio o l’autorità a cui indirizzare l’eventuale ricorso. Verificatelo, perché se manca questa indicazione la multa non è valida.

 

Rivolgersi al prefetto

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Il ricorso al prefetto è detto ricorso in via amministrativa, ovvero si tratta di ricorso presentato a un organo della pubblica amministrazione.

Deve essere presentato al prefetto del luogo in cui è avvenuta l’infrazione. Quindi, per esempio, se il fatto si è svolto a Milano il ricorso deve essere fatto al prefetto del capoluogo lombardo, se si è verificato a Voghera (PV), il ricorso va indirizzato al prefetto di Pavia.

Il prefetto entro 120 giorni deve accogliere o respingere il ricorso. Se il prefetto non si pronuncia sul ricorso entro questo lasso di tempo, il ricorso deve intendersi accolto. Attenzione: in caso di rigetto del ricorso la multa è almeno raddoppiata.

In caso di rigetto da parte del prefetto, il cittadino può ricorrere entro 30 giorni al giudice di pace del luogo in cui è stata accertata la violazione. Le modalità di questo ulteriore ricorso sono analoghe a quelle che vedremo in seguito a proposito del ricorso al giudice di pace per contestare una contravvenzione.

 

 

 

 

 

DA RICORDARE

·          Se avete preso una multa che ritenete immeritata, potete cercare di dimostrare di essere dalla parte del giusto. Uno dei modi è rivolgersi al prefetto. Il ricorso per una multa non è comunque garanzia di buon esito: l’ultima parola spetta alla controparte.

·          Avete sessanta giorni di tempo dalla notifica o dalla consegna del verbale per presentare ricorso.

·          Il ricorso, in carta libera, può essere presentato a mano o a mezzo raccomandata a/r all’ufficio dell’organo competente (per esempio polizia municipale) o direttamente all’ufficio del prefetto.

·          Insieme al ricorso chiedete la sospensione dell’esecutività del provvedimento: presentare ricorso non sospende automaticamente il pagamento della sanzione. La multa, infatti, in quanto provvedimento amministrativo, ha il carattere dell’esecutività, ossia entro 60 giorni dalla notifica dovrebbe essere pagata, indipendentemente dal fatto che sia stato presentato ricorso.

·          Dovete allegare una fotocopia del verbale di accertamento, oltre alla documentazione che ritenete utile all’accoglimento del ricorso (per esempio la fotografia del cartello che segnala la fine del divieto di sosta, l’atto di vendita ad altra persona dell’automobile indicata nel verbale oppure il certificato di rottamazione).

·          Se volete essere sentiti al momento della discussione del ricorso per esporre le vostre ragioni, dovete farne esplicita richiesta all’atto della presentazione del ricorso.

·          Conservate sempre il verbale di accertamento, una copia del ricorso e, se avete inoltrato ricorso a mezzo posta, l’avviso di ricevimento della raccomandata.

 

MODELLO PER RICORSO AL PREFETTO

(scarica ricorso al prefetto.zip)

 

Comando di Polizia Municipale di _________________

Prefettura di ________________

 

RICORSO AI SENSI DELLA LEGGE N. 269/81

 

Ecc.mo Signor Prefetto,

il sottoscritto _______________________________________________ nato il _______________ a ___________________________ residente in ___________________________ e ivi domiciliato

PREMESSO DI AVER RICEVUTO

 

accertamento di violazione-verbale di contestazione n ___ di infrazione del D.d.S. per la presunta violazione dell’art. _____ (indicazione della violazione contestata), notificato in data __________

Poiché il sottoscritto invero non ha commesso alcuna infrazione al Codice della Strada, intende proporre ricorso all’Ecc.mo Prefetto di _________________ sulla base dei seguenti

 

MOTIVI

(esposizione dei motivi)

 

Per tutti questi motivi il ricorrente

 

CHIEDE

 

che l’Ecc.mo Prefetto Voglia, previa audizione personale del ricorrente, in accoglimento del presente ricorso, annullare il verbale di accertamento e contestazione e pronunciare ordinanza di archiviazione degli atti ex art. 204 codice della strada.

 

CHIEDE

 

altresì che l’Ecc.mo Prefetto Voglia sospendere l’esecutività del provvedimento impugnato, attesa la fondatezza dei motivi addotti e il grave pregiudizio che deriverebbe al ricorrente dall’esecuzione del provvedimento stesso, considerata l’entità della sanzione amministrativa pecuniaria.

 

Si allegano

§          copia del processo verbale;

§          eventuali altri documenti.

 

Luogo e data                                                                                                                                     Firma

 

 

 

Rivolgersi al giudice di pace

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In alternativa al ricorso al prefetto, chi ritiene di essere stato multato ingiustamente, può rivolgersi al giudice di pace. In questo caso si parla di ricorso in via giurisdizionale.

Il ricorso deve essere presentato al giudice di pace del luogo in cui è stata accertata la violazione al codice della strada. Gli uffici del giudice di pace sono presenti in tutte le città capoluogo di provincia e anche in molti comuni.

Il giudice di pace, diversamente dal prefetto, non è soggetto al rispetto di termini perentori entro i quali esprimersi in merito al ricorso. Dalla vostra domanda, quindi, potrebbe passare anche molto tempo. Qualora respinga il ricorso, il giudice di pace può ridurre l’importo della multa (naturalmente può anche aumentarlo). Contro la decisione del giudice di pace si può solo ricorrere in Cassazione. La richiesta di sospensione del pagamento viene accolta se sussistono due presupposti: chi ricorre deve dimostrare che la richiesta di annullamento della multa non è infondata (il cosiddetto fumus boni iuris) e che il pagamento dell’importo della multa potrebbe determinare un grave pregiudizio (il periculum in mora). In pratica, per convincere il giudice, è opportuno fare leva sull’importo eccessivo della sanzione e/o sulle proprie condizioni economiche non agiate. Se non siete residenti nel territorio del giudice di pace dovete eleggere domicilio nel comune dell’ufficio del giudice di pace. Ciò significa che dovete indicare il recapito al quale volete che siano inviate le comunicazioni relative al ricorso (data dell’udienza, decisione del ricorso …). Potete anche eleggere domicilio presso la cancelleria del giudice di pace (indicandolo nel ricorso); in questo caso avete l’onere di informarvi periodicamente presso la cancelleria, personalmente o telefonicamente.

 

DA RICORDARE

·          Il termine per la presentazione del ricorso è di 30 giorni dalla consegna o dalla notifica del verbale di contravvenzione.

·          Il ricorso in carta libera deve essere depositato presso la cancelleria del giudice di pace  personalmente dal ricorrente o da altra persona munita di delega. Non è ammesso l’invio del ricorso a mezzo posta.

·          Il ricorso deve essere presentato in originale. Dovete allegare: la fotocopia del verbale e la documentazione utile all’accoglimento del ricorso. Il ricorso deve essere presentato in più copie; il numero di copie è variabile in base alle esigenze interne delle cancellerie.

·          Quando andate a depositare il ricorso dovete iscrivere la causa a ruolo (si tratta di compilare e firmare un apposito modulo che vi sarà dato nella cancelleria del giudice di pace). La registrazione della causa serve per l’assegnazione del giudice e per definire la data dell’udienza. Conservate la copia del ricorso che vi sarà restituita con il timbro dell’ufficio e la data dell’avvenuto deposito.

·          Come per il ricorso al prefetto, ricordatevi di chiedere la sospensione dell’esecuzione del provvedimento.

·          Indicate il recapito al quale desiderate ricevere le comunicazioni relative al ricorso. Se non siete residente nel territorio di competenza del giudice di pace presso il quale presentate il ricorso dovete eleggere domicilio nel comune o presso la cancelleria del giudice di pace. 

 

 

 

 

 

MODELLO PER RICORSO AL GIUDICE DI PACE

(scarica ricorso al giudice di pace.zip)

 

Al Giudice di Pace di _________________

 

RICORSO AI SENSI DELLA LEGGE N. 689/81

 

Il sottoscritto _______________________________________________ nato il _______________ a ___________________________ residente in ___________________________ e, per gli effetti del presente atto, domiciliato in ____________________ via ____________________

 

PREMESSO DI AVER RICEVUTO

 

accertamento di violazione-verbale di contestazione n ___ di infrazione del D.d.S. per la presunta violazione dell’art. _____ (indicazione della violazione contestata), notificato in data __________

Poiché l’accertamento operato appare infondato, illegittimo e ingiustificato, il sottoscritto intende proporre ricorso alla S.V. Ill.ma contro il suddetto accertamento-contestazione sulla base dei seguenti

 

MOTIVI

(esposizione dei motivi)

 

Per tutti questi motivi il ricorrente

 

CHIEDE

 

che la S.V. Ill.ma, riscontrate l’infondatezza e l’illegittimità dell’accertamento operato, Voglia annullare il verbale di accertamento e contestazione impugnato.

 

CHIEDE

 

altresì che la S.V. Ill.ma Voglia sospendere l’esecutività del provvedimento impugnato, sussistendo sia il fumus boni iuris sia il periculum in mora attesi la fondatezza dei motivi addotti e il grave pregiudizio che deriverebbe al ricorrente dall’esecuzione del provvedimento stesso, considerate l’entità della sanzione pecuniaria irrogata e le condizioni economiche del ricorrente (illustrare brevemente le proprie eventuali condizioni economiche non agiate).

 

Si allegano

§          n __ copie del presente ricorso

§          n __ copie del verbale di accertamento;

§          eventuali altri documenti.

 

Luogo e data                                                                                                                                     Firma

 

 

 

Vantaggi e svantaggi

Prima di scegliere l’una o l’altra strada possibile per ricorrere contro una multa, conviene valutare i pro e i contro.

Entrambi i mezzi di ricorso sostanzialmente non comportano spese: l’unico costo da sostenere è quello della spedizione della raccomandata (se si opta per il ricorso al prefetto) e quello per le eventuali copie del ricorso e del verbale di accertamento (se si ricorre al giudice di pace). In tutti e due i casi, comunque, non è necessario farsi assistere da un legale. Tra le due strade ci sono però differenze importanti.

 

Ho scelto il giudice di pace

Il procedimento davanti al giudice di pace richiede qualche adempimento formale e qualche perdita di tempo in più. Ad esempio, il deposito deve essere depositato in cancelleria personalmente dal ricorrente, si deve compilare la nota di iscrizione a ruolo della causa, si deve presenziare necessariamente all’udienza. Possono esserci, inoltre, spese aggiuntive se l’ufficio del giudice competente per la vostra contravvenzione non è nella vostra città. In questo caso dovete tenere in considerazione le spese di viaggio per andare a depositare il ricorso e per presenziare all’udienza.

Il giudice di pace è un organo più imparziale rispetto alle parti in causa (il prefetto è, infatti, un organo della pubblica amministrazione, come lo sono gli agenti che vi hanno dato la multa).

Qualora respinga il ricorso, il giudice di pace può, a differenza del prefetto, ridurre l’importo della multa (ma può anche aumentarlo).

Per contro, tuttavia, la decisione del giudice di pace può essere impugnata in Cassazione. Ciò significa che, se il ricorso non viene accolto, non si hanno a disposizione altri mezzi di ricorso agevoli (per ricorrere in Cassazione bisogna farsi assistere necessariamente da un avvocato, non uno qualsiasi, ma uno patrocinante in Cassazione). Con l’ulteriore aggravio di spesa derivante dal fatto che la Corte di Cassazione ha sede unicamente a Roma, e quindi ogni atto o udienza deve svolgersi necessariamente nella capitale.

 

Ho scelto il prefetto

Il ricorso al prefetto, più agile nelle modalità, presenta però maggiori rischi di insuccesso.

Il prefetto spesso si limita a verificare la regolarità formale della documentazione relativa alla multa.

Se respinge il ricorso, deve, per legge,  

emettere ordinanza di pagamento di un importo pari almeno al doppio della multa contestata. Insomma, il rischio di pagare di più è alto.

Entro 30 giorni dall’ordinanza è però possibile  ricorrere davanti al giudice di pace del luogo in cui è stata commessa l’infrazione. Ciò significa che in pratica avete due possibilità di ricorso con poche spese.

 

Cosa conviene in definitiva?

In linea generale. qualora riteniate di essere stati multati ingiustamente, vi consigliamo di rivolgervi al giudice di pace: le probabilità di accoglimento sono maggiori, senza tralasciare ovviamente il fatto che ha la facoltà di diminuire l’importo della multa anche se non accoglie il ricorso.

Bisogna tenere presente, però, anche un altro dato: molte prefetture sono letteralmente intasate dai ricorsi, in particolar modo quelle dei maggiori capoluoghi (come Roma, Napoli e Milano), per cui spesso il prefetto non emette alcun provvedimento entro i 90 giorni consentiti.

Se ciò accade, avrete avuto giustizia senza faticare troppo.

 

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