Giugno 2006 Equi Terme (1° raduno nazionale Freewind)

 

 

Il report...

 

Venerdì 02/06/2006

L'incontro è fissato alle 10 alla ESSO di Melegnano sulla Via Emilia. Siamo quasi tutti puntuali tranne il moderatore, cui piace farsi aspettare. Dopo i saluti e le presentazioni di rito, un piccolo briefing per la strada da fare, rifornimento di benzina, finalmente partiamo.
Sono le 10.30 circa. L'appuntamento con Paolo è per le 13 a Bedonia. Belze guida il gruppo lungo la Binasca, fino all'intersezione con la Val Tidone (P412), dove Cappa assume il comando.
L'aria è fresca, la temperatura (per me) è ottimale. Si prosegue fino a Castel San Giovanni dove ci fermiamo per un caffettino (foto 1).

Pausa caffè (foto 1)

Riprendiamo la strada, passiamo Piacenza, e ci immettiamo sulla strada per Bettola (P654). E fin qui tutto bene.
I guai cominciano dopo Farini, quando un'indicazione per Bedonia ci svia dalla strada precedentemente decisa. Ci ritroviamo quindi a salire verso il Passo delle Pianazze (ma ancora non lo sapevamo), con il cielo che è pieno di nubi grigio/nere. Ad un certo punto ci fermiamo per capire dove cazzarola stiamo andando (foto 2).

Dispersi (foto 2)

Sono circa le 14 e quindi siamo in ritardo. Le nuvole che ci passano sulla testa sono sempre più scure. Il pensiero comune è: "Minckia qui ci inzuppiamo di brutto". Ma nessuno lo dice apertamente per non portare sfiga. Il moderatore si infila i pantaloni antipioggia come rito propiziatorio. E, in effetti, la cosa funziona. Solo poche goccioloni sfiorano l'indomita carovana, che prosegue verso il luogo dell'appuntamento. Si arriva a Bedonia tra le 14.30 e le 15 (non mi ricordo), dove subito troviamo Paolo, nel punto QUO prefissato per l'incontro (grande guggolmap!). La carovana riprende la marcia, fino a Borgonovo Valtaro. Dove ci fermiamo per pranzare (sì lo so che sono le 15.30... embè???). Il posto-pranzo è l'ideale. Dei giardini pubblici (foto 3)

Pausa pranzo (foto 3)

con di fronte un ampio parcheggio per le moto, e di lato un bar per il successivo caffè e sosta bagno. Non ho idea di che ora fosse quando siamo ripartiti, almeno le 16.30 di sicuro, se non le 17. Ci muoviamo verso Pontremoli, attraverso il Passo del Bratello (splendido).
Ad un certo punto il mio freno posteriore decide che è stanco e non ha voglia di frenare, costringendo me ed il gruppo ad una sosta forzata. Per fortuna eravamo quasi arrivati alla statale della Cisa (S62). Dopo una sosta di 15 minuti, il freno decide che il riposo è sufficiente. Possiamo ripartire.
Ormai siamo alla fine, Antonello ci guida fino ad Equi in tutta tranquillità. Passiamo per le strade del paesino, dove vedo un tizio sdraiato su una moto che ci osserva incuriosito. Ha una faccia simpatica e anche se non so chi sia lo saluto lo stesso. Ci fermiamo in uno spiazzo davanti ad un bar (foto 4).

Arrivo ad Equi Terme (foto 4)  Locanda "da Felice" (foto 5)

Dopo pochi minuti il tizio di prima ci raggiunge, è Michele!! Un pò di cazzeggio e poi andiamo alla locanda "DA FELICE" (foto 5). Le moto vengono parcheggiate in un cortiletto privato di fronte all'ingresso (foto 6).

Parcheggio moto (foto 6)

Prendiamo possesso delle camere, che sono carine e pulite. Unico neo, la doccia per me è troppo piccola! Ma ce la faccio lo stesso.
Dopo esserci rilassati e rinfrescati, si scende per la cena. Stefano, il titolare, ci accoglie con la sua simpatia (e meno male.. perché è bello grosso!)
Le portate sono buonissime. Cucina semplice ma di qualità. È un tripudio di lasagne, tagliolini e di
tasteroli al pesto, stinco di manzo, braciole di maiale, tagliata (foto 7), patate al forno e fritte. E infine per chiudere in bellezza ... i dolci!
E tutto questo preparato integralmente dalla cucina della locanda. La bontà della cucina ci sazia lo stomaco e le chiacchiere e le risate ci ritemprano l'umore e lo spirito. Peccato che i miei itinerari, pazientemente preparati, non incontrano il favore del gruppo, forse perché sono un pò lunghini? Chissà?
È stata una bellissima giornata, belle strade con belle persone, e che si è conclusa che meglio non si poteva. Stanchi ma contenti si va a nanna, l'appuntamento è per domattina alle 9.30.

Si mangia (foto 7)

Sabato 03/06/2006

La mattina dopo, freschi e riposati, scendiamo giù per la colazione. Giacché non c'è ancora nessuno a tavola, usciamo e facciamo due passi per il paese (foto 8, 9, 10, 11).

 

Equi Terme (foto 8)  Borgo antico (foto 9)  Ponte romano (foto 10)  Ingresso alle grotte (foto 11)


Incontriamo Antonello davanti all'albergo dove ha dormito Michele (la locanda da Felice era piena e purtroppo una camera era in un altro albergo, a 50 metri di distanza). Giusto il tempo di darci il buongiorno, che un pirla d'uomo arriva in auto a tutta velocità e cerca di passare sopra Antonello.
Il quale ovviamente però non è molto d'accordo. E decide di imprimere il concetto di “andare piano” bene a fondo nella testa del pirla guidatore.
Purtroppo la testina è stretta e quindi c'è voluto qualche bella pedata per fare entrare il concetto!
Finita la lezione, andiamo a raggiungere gli altri e a fare colazione (foto 12) e poi partenza per il giro.

 

La colazione (foto 12)

1) Prima tappa

Antonello ci porta su a 1300m, a Campo Cecina, dove c'è un panorama spettacolare sulla vallata e sul mare (foto 13, 14, 15).

 

Le cave di marmo (foto 13)  Vista di Massa Carrara (foto 14)  Le quattro fanciulle!! (foto 15)

Ovviamente foto a gogo. Da qui raggiungiamo, poco distante, il Rifugio Carrara (foto 16 e 17), dove ci fermiamo a pranzare. C'è da aspettare un po’ e quindi ci sbrachiamo nel piazzale davanti al rifugio, sulle sdraio e sulle panchine (foto 18). Finalmente alle 13.30 entriamo e prendiamo posto (foto 19).

 

Il rifugio (foto 16)  Notiamo la quota... (foto 17)  Un po' di relax (foto 18)  ... si mangia di nuovo... (foto 19)
Per pranzo ci aspetta zuppa di ceci, polenta con funghi o salsiccia o formaggi e infine i dolci.
Il gestore ci tiene compagnia raccontandoci della sua vita motociclistica e dei suoi viaggi fatti con uno CIAO 500 sul Moncenisio (domanda: anche a CapoNord c'è stato col CIAO??).
Ci racconta delle cadute e delle sue fratture, del ginocchio in titanio, e del resto che non mi ricordo.
È di un logorroico micidiale, tanto che non ci molla più!! (però ci facciamo un bel pò di risate!)
Riusciamo a pagare il conto e ad andar via. Si decide di scendere verso il mare.


2) Seconda tappa

Scendiamo per strade immerse nei boschi, bellissime. Non c'è sole e l'aria è pungente ma a me piace moltissimo. Arriviamo in città, che attraversiamo per giungere a Sarzana e poi in una stradina che ci porta alla spiaggia. Parcheggiamo le moto. Qualcuno addirittura tira fuori dal bauletto... telo da mare e infradito!!! Sono sconvolto!
Ce ne andiamo sugli scogli. Visti da fuori dobbiamo essere strepitosi. Un gruppo di motociclisti, in giacche da moto, protezioni, caschi, stivali, che passeggia sull'arenile e si sdraia sugli scogli (foto 20).

 

Arrivati al mare (foto 20)

 

Anche qui rito delle foto e un pò di chiacchiere. Purtroppo qui Paolo ci saluta, che deve rientrare a casa.
Cerchiamo di convincerlo a restare ma purtroppo deve ritornare... e ci dispiace molto vederlo andare via.
Buone strade Paolo.
Si cazzeggia ancora un pò e decidiamo dove andare come prossima tappa. Dalla spiaggia si vede un promontorio di fronte. Antonello ci dice che sul promontorio c'è una bella strada panoramica ed è una bella zona. Detto fatto. Andiamo lì.

3) Terza tappa


Riprendiamo le moto. Ora fa caldo, la temperatura in spiaggia è molto alta rispetto al fresco della montagna prima. Riprendiamo la strada di prima e Antonello ci guida su questo promontorio. Ci fermiamo lungo la strada, come fanno in molti (compreso un camper!!), poiché non ci sono piazzole panoramiche (foto 21 e 22).

 

Scorcio panoramico (foto 21)  scorcio panoramico (foto 22)


Scattiamo un pò di foto e guardiamo il panorama. Come al solito posti stupendi. La giornata volge al termine ed è ora di rientrare.
Siamo quasi arrivati quando mi viene l'idea di fare un pò di filmatini video (con la macchinetta digitale) mentre siamo in moto. Arrivati alla locanda avviso gli altri che mi allontano per un pò ed io e Patty andiamo a filmare un pò di strada, ma il risultato non è molto soddisfacente. Torniamo alla locanda ed Antonello ci consiglia di perdere altri due minuti indicandoci dove andare.
Accettiamo il consiglio ed andiamo su verso il paese. Che spettacolo! Passiamo accanto alle terme, vediamo le piscine dall'alto. Poi la strada si restringe e diventa un sentiero stretto racchiuso tra alte pareti di roccia. Emozionante passare di lì con la moto. Tanto bello da farci filmare anche il ritorno.
Bene, per oggi con la moto può bastare. Parcheggiamo e andiamo su a sistemarci. La cena di stasera è una nuova sorpresa.
Da un lato del tavolo propongono di modificare il secondo di carne in sfiziosità varie. Ed ecco che dopo i primi piatti compaiono tortino di cipolla, tortino alle erbe, insalata russa, affettati misti, formaggi, marmellate d’arancia/pere/fichi mostardate, ceci, quei paninetti fritti che non so come si chiamano... insomma tante cosette sfiziose e buonerrime!!  Bravo Antonello per l'idea!
Ancora una bella giornata conclusa degnamente tra risate ed amici riuniti intorno ad una buona tavola.
E anche stasera stanchi ma contenti si va a nanna, l'appuntamento è per domattina alle 9.00.

Domenica 04/06/2006

Ed eccoci all'ultimo giorno. Una splendida giornata di sole ci accoglie al nostro risveglio. Abbondante colazione con i dolci tipici della locanda e poi via per una passeggiata. Purtroppo Michele non resta con noi e parte, per essere in tempo per la partenza del motoGP. Non ho capito se deve essere sulla griglia di partenza o se vuole vedere la partenza! In ogni modo.. ciao Michele.. speriamo di rivederti presto!
Andiamo sul nel borgo vecchio, verso la chiesa che è molto caratteristica (foto 23).

 

La chiesa (foto 23)

 

Dietro la chiesa c'è uno spazio dove a Natale viene allestita la scena della Natività.
Ad Equi nel periodo natalizio organizzano uno splendido Presepe vivente, coinvolgendo tutto il paese ed i suoi abitanti. Inoltre da qui c'è un vista panoramica sulle montagne e sul torrente sottostante. Riprendiamo la passeggiata, verso le terme, le superiamo e scendiamo sul greto del torrente. Ci sono delle pozze, vicino al torrente, che sono piene d'acqua termale (foto 24).

 

Le terme vicino al torrente (foto 24)

 

Riscendiamo verso le piscine e ci sediamo a prendere un pò di sole. C'è molto caldo e la voglia di bagnarsi è tanta. Io e Patty purtroppo non siamo organizzati ma qualcuno più previdente ha portato il costume. Si decide allora di dare il tempo a chi può di fare un pò di tuffi in piscina (foto 25 e 26).

 

Relax nelle piscine termali (foto 25)  Relax nelle piscine termali (foto 26)

 

La partenza è decisa per le 14. Più o meno in orario si parte (foto 27)

 

La partenza (foto 27)

 

Arrivati a Pontremoli cerchiamo un posto per pranzare. Troviamo un bar in cui la velocità del servizio è praticamente a livello bradipo!!! Ci viene poi spiegato che al momento c'è una sola piastra per i panini disponibile. Per cui ci mettiamo un'ora e mezzo prima di poter andar via (foto 28).

 

Estenuante attesa... (foto 28)

 

Qui il gruppo si disgrega perché scegliamo itinerari diversi.  Alcuni scelgono la sardostrada (foto 29).

 

Arrivo a Milano (foto 29)

 

Altri (io, Corrado e Danilo) decidiamo per la Cisa (io non l'avevo mai fatta). Fare la Cisa è per me una scelta felice. Mi diverto un casino per le curve che sono facili e veloci ('nzomma... col freewind veloci è una parola grossa.. ma abbiate pazienza!
Arriviamo a Fidenza e becchiamo un pò di code che ci rallentano. Dopo un pò, la situazione migliora. E riusciamo a giungere a Piacenza abbastanza tranquillamente. Un'ultima sosta e poi proseguiamo verso Castel San Giovanni perché vogliamo riprendere la ss Val Tidone. Ed è anche questa una scelta azzeccata, perché il sole al tramonto (sono quasi le 20) ha una luce che particolarizza il paesaggio.

Le risaie riflettono questa luce rosata che per contrasto rende il verde più intenso. Sembra di essere in un quadro. All'intersezione con la Binasca salutiamo Danilo che prosegue verso la tangenziale. Corrado ed Io ci immettiamo sulla Binasca e dopo 10 minuti siamo di nuovo al punto di partenza. Alla ESSO di Melegnano.
Un pò di chiacchiere, ci salutiamo e si va a casa. Con la nostalgia che già comincia a sentirsi, perché quando si vivono dei momenti così, e li si vive con amici con cui condividi passioni e filosofie di vita, vorresti che quei momenti non finissero mai. Ma ti consoli pensando che per fortuna ci saranno altri momenti altrettanto belli, da condividere con loro e che aspettano solo di essere vissuti. 

FINE

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