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oggettivo
Il carattere oggettivo di un pensiero deve essere determinato da una constatazione, la quale, riguardando qualcosa di reale e percepibile da tutti, dovrebbe avere una medesima realtà.
Altri significati sono: ciò che è esterno rispetto all'attività pensante del soggetto; ciò che il soggetto pone oggettivamente davanti a sé (e non è detto che sia qualcosa di reale).
In Hegel, e poi in Marx, il termine assunse ulteriori significati. Quest'ultimo, in particolare, intese la storia come un movimento avente leggi scientifiche oggettive, secondo le quali gli uomini si comportano in un certo modo. Non è perché esistono queste leggi che le società si sviluppano, ma è perché le società si sviluppano che esistono queste leggi, le quali sono appunto oggettive.
Da parte sua, Max Weber affermò che "la verità scientifica è quella che è valida per tutti coloro che cercano la verità." Pertanto, anche nelle scienze sociali possono darsi risultati non soggettivi, non viziati da omissioni o coglimenti parziali.