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E
economia, da Aristotele fino ad Hegel l'economia è stata considerata come scienza dell'amministrazione della casa e della famiglia. Poi una parte della filosofia politica, fino a quando, con lo sviluppo delle società mercantili ed industriali, non si è imposta come disciplina autonoma che studia il lavoro, la distribuzione, la produzione e la circolazione del denaro. I primi filosofi moderni ad occuparsi specificamente di economia furono gli inglesi da Locke fino a Hume ed Adam Smith.
economia politica, termine che ebbe larga fortuna ai tempi di Marx e che sta ad indicare un particolare studio dell'economia affrontato in un'ottica macroeconomica, con riguardo agli effetti sociali e politici delle attività economiche ed agli effetti economici delle decisioni politiche.
Einsicht, visione, prendere visione, comprensione.
Einstellung, mentalità, atteggiamento verso qualcosa.
ente, ciò che esiste in forma singola.
Entschiessung, Entschießung, decisione
Entspannungspolitik, politica di distensione ed apertura.
Erlebnis, il vissuto d'esperienza nella fenomenologia di Husserl.
esistenzialismo vedi
essere, è la voce fondamentale del vocabolario filosofico e meriterebbe una trattazione vastissima, considerato l'uso e l'abuso che spesso si è fatto di questo termine. "Essere - diceva Aristotele - si dice in molti sensi". Spesso è usato come sinonimo di esistente, di ciò che esiste in senso globale., ovvero tutto. Frequentemente è stato usato solo in termini predicativi, come copula per unire il nome di un soggetto ad un predicato e fornire una descrizione, ad esempio "Socrate è seduto", oppure un misto di descrizione e giudizio: " la zuppa è calda"; o ancora un solo giudizio: "la zuppa è buona".
La questione dell'essere è stata recentemente sollevata da Heidegger e da Emanule Severino in Italia, sia pure in ottiche diverse ed in termini non propriamente logici ma esistenziali. Domanda ricorrente: che ne è dell'essere? Noi di Moses non ne sappiamo niente... provate più tardi, o altrove.
etica, filosofia etica, in generale lo studio del comportamento umano secondo un'ottica morale e non antropologica o sociologica.
Nicola Abbagnano, nel Dizionario di filosofia, scriveva:« Esistono due concezioni fondamentali di questa scienza e cioè: 1° quella che la considera come scienza del fine cui la condotta degli uomini dev'essere indirizzata e dei mezzi per raggiungere il fine; e deduce sia il fine che i mezzi dalla natura dell'uomo; la 2° quella che la considera come la scienza del movente della condotta umana e cerca di determinare tale movente in vista di dirigere e disciplinare la condotta stessa.»
eziologia, vedi