ShooT[eR]
- Riflessioni serie (da non leggere se non ci si vuole annoiare)
Circa
dieci minuti fa' avevo iniziato a scrivere un pezzo qui sul DDMQ, pezzo
che ora e' andato perso nei meandri del tempo che tutto cancella, dato che
in uno scatto immotivato di nervi ho calcato il simpatico bottoncino con
la X disegnata sopra, che ha decretato la sua fine.
Una cosa che mi piace di scrivere nel DDMQ e' che posso usare lo stile che
voglio, fare gli errori che voglio, sajgnskgbkfbgukagb.
Vedete? Chi mi impedisce di scrivere stronzate del genere?
Chi mi impedisce di andare continuamente fuori tema, o di non impostarne
uno come in questo caso? Nessuno.
Almeno il DDMQ e' mio e di Francesco e nessuno ci mette le mani, come
puo' fare nel resto delle nostre inutli vite... o forse sono utili ma io
non lo vedo, anche se tra cinque minuti magari chiamero' Tamara ed il
mondo, come al solito, assumera' una colorazione diversa e mi sorridera;
potrei, se quel cellulare iniziasse a suonare, sentire improvvisamente
tutta la felicità delle persone che ora sorridono nel mondo. Aaargh Distruzioneeeee!
Ecco perche' ho detto così? Perche' ora lei non e' con me, e giustamente
io ogni volta che non la ho vicina o non le posso parlare precipito in un
baratro senza fondo che e' quello della cruda realta', della gente che
muore e che soffre ingiustamente, quando al mondo ci sono persone come me
che allontanate dalla civilta' e sottoposte ad un qualsiasi tipo di sforzo
cederebbero immediatamente. Andrei utilizzato per fare schifosi hamburgers
dalla Mc Donalds. Sarebbero squallidi, senz' altro, pero' almeno nessun
animale verrebbe fatto nascere in cattività (oh, non dirmi che non
sapevate che i signori del clown e del palloncino trattano gli animali
come sassi, facendoli crescere in ambienti nei quali possono a malapena
respirare grazie a condotti d'aria forzata) o ucciso per ingrassare
qualcosa come me. Credo che il male peggiore che mi attanaglia sia il
pensiero.
La gente, ad esempio, non pensa. Diciamo che il mondo e' come una realta'
virtuale nella quale ci sono vari tipi di persone. Ovviamente una realta'
virtuale, capiranno tutti, deve essere ospitata da un pc che, per quanto
potente, ha sicuramente dei limiti. Allora, disse un giorno il
programmatore con i sandali seduto su una nuvola, come risolvo il
problema? Facile! Do' alle persone l'intelligenza, e per la gente riciclo
il cervello che go utilizzato nelle pecore. Ed ecco che: Beeee! La gente
ragiona cosi'.
Perchè ho scritto tutto questo? Non lo so... forse non e' neanche tanto,
forse neanche poco.... boh.... boh.
Sò solo che alla fine il mondo e' un posto squallidissimo ma sicuramente
molto meno della mia persona, e la giornata di oggi (come tante altre) me
ne ha dato una prova: immaginate me durante la ricreazione appoggiato ad
un muro ad osservare le persone che passano con sguardo assolutamente non
intelligente (ma che io credo intrigante: sono da sopprimere), con la
certezza di essere un veterano del mondo che ne conosce i segreti ma mai
si abbasserà a dirgli agli altri plebei; non un tal dei tali qualunque ma
Alessandro, il ragazzo dall' oscuro passato e dalla vita tenebrosa del
quale tutti sussurrano il nome con rispetto. Tanti qualcuno che un momento
dopo vorrei far fuori uno ad uno, con una balestra o un piccone. Boh ciao.
Boh anzi no, anzi si, anzi no muoio.
Tra qualche secondo questa schifezza verrà messa online... mi chiedo
solamente perchè il padre creatore insandalato mi abbia creato così
intollerante e lunatico. Boh vabbeh me ne vado, mi sa' che la prossima
volta che scriverò sarà per illustrare a voialtri, inesistenti lettori
di queste porcate, ogni membro della mia classe. Boh saluto tutti quelli
che mi conoscono e la citta' di Casalpusterlengo, solo perchè mi dispiace
per il nome che viene attribuito ai cittadini che la abitano.
(Casalpusterlenghesi?) |