Morb[US] - Nascere, essere, Divenire

Sono un verbo. sono una parola. probabilmente una particella ,un pronome, un articolo. vivo in questa frase ,macché, vivo in un periodo, un periodo ipotetico in cui la protasi rappresenta l'apparenza, l'apodosi la ragione. Sto vaneggiando è evidente. ahaha! mi viene da ridere senza motivo. E' la solita risata isterica che, indipendentemente dalla mia volontà, scoppia ogni volta che penso a me, alla mia situazione tragica. Ciò che era INEVITABILE non ha fatto che innescare delle ovvietà come la chiusura in me. Parafrasando una canzone, posso dire che diventerò una conchiglia solitaria, mi chiudo nel mio guscio, o nella mia bara, urna, sarcofago. quello che è. mi chiudo in me. Sono folle, me ne accorgo ogni giorno. ma ora sono contentosbaglio folle. Purtroppo ho perso anche l'ispirazione, ho perso la voglia di sfogarmi, di scrivere quelle note che amo, non riesco a cantare una canzone. ho sbagliato? dove? Ciao. Ovunque. Frà, hai sbagliato tutto. aha! e però....però.....continuo a sbagliare, pur essendone conscio continuò a sbagliare, malgrado il mio apparente stoicismo cinico. sbaglio più di tutti voi, amici, chiunque voi siate. Tu che stai leggendo...se non sei pazzo come me, potresti aiutarmi? No? fai bene. non posso immaginare un futuro. 

Perché d'estate io guardavo la luna, e la luna aveva i suoi occhi, le stelle il suo sorriso e la notte la sua voce,  e io li a guardare, pensando che il tempo avrebbe aspettato me, sarebbe stato facile, e sarebbe stato bello, come era bello il modo in cui mi sentivo. Lo facevo apposta di aspettare che la luna alle tre del mattino si posasse accanto a me che guardavo, e il suono della mia chitarra l'accompagnava, facendomi venire di brividi. e quando è così sono contento di essere uomo, di sentire più degli altri. Si è vero che soffro di più, ma credo che mi si manifesti uno spettacolo che non tutti sono in grado di comprendere. Lacrime. E' solo il fumo negli occhi, non piango più. Mi sembra di volare, infinitamente all'infinito.

E amico mio, che mi hai visto crescere e soffrire, ridere e lamentarmi, che hai saputo sopportarmi, ricorda sempre che se non cambieremo, avremo sempre da riderne, e tutto ciò, ora così pateticamente triste, ci sembrerà solo un bel ricordo, e ricorderemo questo come il tempo più felice delle nostre, miserabili, uniche, meravigliose vite. ciao=)