Morb[US] - Inevitabile

Era inevitabile. Oggi è uno di quei giorni che, bene o male, volente o nolente, cambiano la vita di una persona, o almeno cambiano il suo modo di comportarsi. Si, oggi è successo a me. Per la prima volta dopo tanto tempo ho sentito il calore delle lacrime che prendono in ostaggio le tue pupille. Non ho voluto asciugarle. Mi sembrava di essere una persona migliore con quelle lacrime. e non andavano via, pur attraversando le persone, pur soffiando il vento. erano poche e me le tenevo strette.Ti passano tante di quelle cose in mente, che non puoi distinguerne una in particolare, senti che il tuo corpo non fa parte di te. Tutto ciò che ti è accanto sparisce, vedi solo te, e il tuo passato preso per mano al tuo futuro. Tu a guardare, non fai altro che pensare, senza capirci niente. Ero li, seduto in quei seggiolini gialli, sporchi, e non oso immaginare quanti germi facessero dei banchetti simposiaci tra altri batteri. Si, ero seduto lì, come lo ero stato per tanto tempo, ma stavolta ero solo, era diverso. Mi sentivo davvero solo, e per gli esseri umani non è mai bello essere soli, non sanno stare soli. Vedevo la mia immagine riflessa nei vetri ,la fissavo, fissavo i miei occhi, guardavo attraverso, e vedevo quel bambino che fui, aveva i capelli color del sole e gli occhi color del mare, era l'orgoglio dei suoi genitori, tutti per strada lo guardavano per quanto era bello. Ero proprio un bel bambino, ahaha, faccio pena. Ero un bambino ordinato, un bambino intelligente, primo tra tutti a scuola e invidiato da tutti. In effetti poi il tempo....non c'è bisogno di ricordarlo....cambia tutto, e in effetti ancora una volta non sono stato una eccezione. Ora invece ho imparato a pensare, ho imparato ad ascoltare, ho imparato a sentire il linguaggio del cuore, e ho imparato a comunicarlo, esprimerlo attraverso il linguaggio della musica, quella che non cambia mai...E adesso ancora, le sento, le sento calde, quelle lacrime, ancora una volta si sono prese la mia gola, hanno rubato la mia voce, ma posso sentire ancora qualche suono, sento ancora qualche nota. Sento che tutto sommato sono sempre uguale, purtroppo o forse no ,ma sento soltanto che per l'ennesima volta ho perso il treno, ho perso un'altra parte di me, e forse sto esagerando....ma è quello che penso ora. Ogni pensiero scaccia l'altro, e sebbene sappia perfettamente come andrà a finire tutto, e cioè, come deciderà la mia personalità, andrà così, come deve andare...e io continuo a pensare, non ho odio, solo un po' di dolore, dolore umano, che passerà con l'azione inesorabile del tempo...si.

inoltre son sempre io. lo sarò ancora. (purtroppo per voi, lettori miei)