Morb[US] - il mio giardino.

Io ho un giardino. Un bellissimo giardino.
Il mio giardino è pieno di fiori: ve ne sono di gialli, di bianchi, di rossi. Vi sono le rose, le viole, le margherite, i loti.
Ho uno splendido giardino.

Ho deturpato il mio giardino per il mio passo veloce, indeciso e ansimante, ho rovinato il mio giardino.

Ma non sono capace di vederlo in questo stato, il mio giardino, e la mia vita non è più la stessa senza margherite, viole e rose, però l'ho rovinato, sono stato io, incurante, ma fin troppo fiducioso che il mio giardino sarebbe sempre rimasto il mio giardino e sarei sempre stato l'unico a metterci le mani, e gli occhi.

Sono disposto a umiliarmi, a inginocchiarmi e a spargere nuove sementi con la fronte grondante di sudore, sono disposto ad annullarmi per dargli tutto ciò che ho, quello deve rimanere il mio giardino. Sono disposto a dare la mia vita per esso, perchè io lo amo ed è tutto ciò che ho, infatti non ci sarà mai niente di meglio dell'ombra che mi regala quando ho bisogno di riposare e non ci sarà mai niente di meglio del sole che ogni sua singola foglia scaccia dal mio viso stanco, dal mio viso annoiato d'esser solo un viso qualunque, dal mio viso che ha bisogno d'un pò d'ombra e anelante alla brezza, il mio giardino deve rimanere il mio giardino, e tornerà più bello di prima.

 

Francesco Medas scrisse questa pagina, egoisticamente ,per il suo amico che aveva bisogno e non ha esitato a prendere spunto dalla sua esperienza di giardinaggio.

 

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