Non si hanno moltissime notizie certe a proposito di Montebello Sul Sangro. Paese diviso in due nuclei distinti in vecchio e nuovo.
Al periodo Normanno può essere ascritto il nome medievale dell’attuale Montebello Sul Sangro, denominazione assunta con DPR 5 aprile 1969 n. 249 in luogo del precedente Buonanotte. Un nome certamente singolare che, a sua volta mutazione del più antico Malanotte in Malanocte (aa. 1324-25). Figura nel Catalogus Baronum (1089), come feudo di un milite, tenuto da Oderisius filius Aminadap de Malanocte. Nel secolo XIV, Montebello è ricordato negli anni 1324-25 come ecclesia S. Ciriaci e S. Juste in Malanocte. Più tardi, verso la prima metà del secolo XV, vi ebbe signoria Raimondo Anicchino, venuto in Abruzzo al seguito di Antonio Caldora. Nel secolo XVII appartenne alla famiglia Malvini - Malvezzi, aristocratici bolognesi, legati da vincoli di parentela con i Medici di Firenze.

LA LEGENDA…

Legenda vuole che intorno al 1300 c’era un feudatario che sconfitto in battaglia dovette pagare alle truppe vincitrici un pesantissimo tributo: quello di concedere le donne del borgo per una intera notte. Così per gli umiliati abitanti del luogo il castello dove venne consumato l’oltraggio divenne il "Castello di Malanotte". Infatti in antichi documenti la zona si trova indicata come Castel di Malanotte.
In fase successiva, non documentabile, il paese cambiò nome: da "mala" divenne un ben augurante "buona", quindi Buonanotte.
Buonanotte rimase fino a quando, come già detto, l’allora Amministrazione Comunale inoltrò domanda per cambiare nome al Paese; la domanda venne accolta e nacque Montebello Sul Sangro ad indicare la splendida posizione del Paese, una terrazza affacciata su una delle più belli valli dell’Abruzzo e forse dell’intero territorio nazionale.