AMBIENTE FISICO

 Montaguto, posto a 730 metri sul livello del mare, codice di avviamento postale 83030, è uno dei tanti piccoli centri della provincia di Avellino, il cui territorio confina con quelli dei Comuni di Orsara di Puglia con il quale è collegato attraverso la strada provinciale N° 26 e da cui dista appena 6 chilometri, Savignano Irpino (distanza 17 chilometri), Greci (16 chilometri). 

Si trova quasi ad eguale distanza dalle coste adriatiche e da quelle tirreniche, al confine tra la provincia di Foggia e di Avellino che si trovano rispettivamente ad una distanza di 50 chilometri e 85 chilometri. 

          Montaguto visto dal mulino Iagulli

La sua posizione elevata domina da una parte per lungo tratto la valle del Cervaro, dall'altra è dominata da una serie di declivi che si inseguono fino alla "Montagna", la cima più elevata di tutto il territorio a 956 metri sul livello del mare. 

Dal punto di vista geologico i territori limitrofi e lo stesso centro abitato sorgono su complessi formazionali costituenti due unità litostratografiche dell'Appennino foggiano:   

                            Ponte sul Cervaro

 1.     FLYSH di Faeto, che è l'unità più ampiamente diffusa ed è ascrivibile al MIOCENE. 

E' costituita da interstrati calcarenitici, calcari marmosi, brecciole calcaree, marne e marne argillose, sabbie giallastri; sono presenti anche vari e lenti noduli di selci.

 2.     Marne argillose con molasse e conglomerati di Panni.

    

CARTA GEOGRAFICA E PLANIMETRIA

 

 

CLIMA

 La media montagna del Cervaro del quale fa parte l'agro di Montaguto ha un tipo di clima decisamente continentale, il clima che va ascritto, secondo le analisi e  i calcoli degli studiosi a quello montuoso della zona temperata. 

Data la sua posizione, Montaguto è esposta in modo particolare ai venti che la investono da ogni parte. I venti con i quali i montagutesi sono abituati a convivere sono la bora, vento del nord secco, freddo, asciutto che domina nel periodo invernale, e il favonio, vento del sud che viene dalle lontane regioni sabbiose dell'Africa. 

             Montaguto visto dallo "Scaraiazzo"

I venti impetuosi, insieme alle altre insidie della natura, rappresentate dalla grandine, dalla siccità, dalle gelate della stagione primaverile fanno trepidare e stare in ansia i nostri laboriosi contadini che vedono continuamente minacciate e insediate le loro speranza e la loro sopravvivenza legata unicamente ai prodotti della terra.

 

 

LE SORGENTI

   Le Sorgenti

Nel territorio di Montaguto sono presenti numerose sorgenti d’acqua; tra le più abbondanti vi sono quelle del Pilone, oggi trascurate ed inutilizzate.

Fontana Nuova

Sono da ricordare, poi, per la loro portata e continuità quelle dette Sorgenti di sopra, da cui si alimenta un acquedotto che dagli anni ’50 distribuisce acqua al paese, oggi del tutto insufficiente per le mutate esigenze e condizioni igieniche della popolazione, e le Sorgenti di sotto che un tempo davano forza motrice a tre mulini, uno dei quali è ancora visibile sotto forma di ruderi, e che oggi servono solo ad alimentare un piccolo, ma caratteristico lago dove si pratica la pesca sportiva ed ad irrigare lungo il cammino verso il Cervaro numerosi orticelli per uso domestico.

    Fontana Paolina

Sono da menzionare la sorgente di Macchianova, quella di Cavarena che alimenta il torrente Tre confini, le acque della Fontana Paolina, non lontano dalla quale vi è una ulteriore sorgente che raccolta e convogliata in una regolare condotta idrica da più di un secolo sgorga dalla Fontana Nuova, la Fontana

       Fontana Vecchia

 Vecchia risalente al 1532 e la Sorgente San Martino o "Acqua San Giovanni".

Francesco Paolo della Rovere afferma che tra le fontane pubbliche vicino all’abitato la più antica è quella di Basso, dove si poteva attingere l’acqua per bere e per la cucina e che ve ne era un’altra denominata della Noce dove si andava a lavare le lingerie.

 

                                            

 

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