MONTAGUTO IERI OGGI E ... |
SEI IL VISITATORE N° |
Lungo la dorsale estremamente accidentata e variegata del Sub-Appennino dauno-irpino, interrotto di tanto in tanto da valli profonde e incassate, si sono venuti formando nel cammino millenario del tempo agglomerati, casali e vici senza nome di pastori e contadini che indubbiamente sono da considerare all'origine dei nostri piccoli paesi.
Una realtą, la nostra, sempre mobile e mutevole, ricca di sfumature e di contrasti, dovuta essenzialmente alla caratteristica geografica di questa vasta area subappenninica posta dalla natura a fare quasi da schermo tra l'Irpinia e la Daunia, tra i monti e la pianura.
Terra di transizione tra due diverse realtą geografiche e ambientali, solcata in etą classica dalla Via Appia e Traiana e nell'etą moderna dalla Via Regia delle Puglie.
Terra, molto spesso, teatro di conflitti e di paure, di inganni e di sfruttamento, di dispute e di contese a volte aspre e durature tra principi e signori rapaci e mai paghi e vescovi o autoritą religiose altrettanto tenaci e bellicosi.
In questo scenario, tra l'idilliaco degli elementi naturali e le passioni mai sopite degli uomini, si muovevano grandi masse di contadini dalla pelle bruciata dai raggi cocenti del sole o screpolata dal gelido vento e pastori intenti a guidare le greggi lungo i campi erbosi e lussureggianti.
Sono questi i nostri lontani progenitori che su una montagna esposta a Mezzogiorno caparbiamente si fermarono, dando vita al primo nucleo di Montaguto, mentre altri in una valle amena e soleggiata, non lontano dal torrente Salceto diedero origine all'omonimo Casale di Sambuceto, dominato e quasi protetto come da grandi ali dai conterranei della Terra Montis Acuti.