Cima Brenta

Scheda tecnica:  

GRUPPO Dolomiti di Brenta 
QUOTA 1514 m - 3151 m
DIFFICOLTA' O.S.A. 
DISLIVELLO  1640 m 
GIUDIZIO COMPLESSIVO ***** (*/*****)
ATTREZZATURA PARTICOLARE rampanti, ramponi, almeno una piccozza 

Percorso:

DA VALLESINELLA

Itinerario suggestivo in un ambiente eccezionale ed impegnativo rispetto a molte altre gite scialpinistiche del gruppo. Consigliato solo in tarda primavera (maggio, giugno) con ottime condizioni di innevamento. Generalmente si parte a piedi, da Vallesinella a quota 1514 m, seguendo il ben tracciato sentiero per il rifugio Tuckett a quota 2272 (ore 1.30). In stagione così avanzata si comincia a trovare neve solo nelle vicinanze del rifugio ed è quindi possibile solo a quel punto indossare gli sci. Si comincia ora a muoversi in un ambiente veramente suggestivo che non trova paragone con quanto è possibile trovare nella stagione estiva. Si prosegue in direzione della bocca di Tuckett sino a raggiungere in circa un'ora la base dello scivolo che discende  dalla cima Brenta.

Risalita dello scivolo Nord; ben visibili le roccette sommitali che separano dalla cresta sommitale

Zig zagando è possibile arrivare (neve permettendo ) sino al tratto più erto del canale, a poco più di un un terzo del suo sviluppo. Può essere ora necessario indossare i ramponi per risalire la parte più ripida del tracciato. L'ambiente è veramente suggestivo, la pendenza è tale da non comportare eccessiva fatica ed allo stesso tempo si ha la possibilità di decifrare il miglior tracciato per la discesa. Nella parte più alta dello scivolo ci si tiene poi all'estrema sinistra in modo da raggiungere, superati alcuni metri piuttosto erti (pendenza massima 55°) una sella nevosa (ore 1). Questa permette di accedere alla cresta che si diparte dalla cima dopo aver superato alcune facili roccette per un dislivello di una ventina di metri. Gli sci si possono tranquillamente lasciare qui e proseguire più leggeri sino alla cima..

 

Cresta sommitale prima di raggiungere la cima Brenta in corrispondenza del tratto più esposto

 

La cresta è generalmente sicura salvo la presenza di cornici; cautela è tuttavia da adoperare nei tratti più esposti in corrispondenza del ghiacciaio pensile sottostante. Un ultimo pianoro nevoso ci separa dalla vetta da cui si ammira uno splendido panorama su tutto il gruppo (ore 0.20). La salita è sicuramente remunerativa, varia e quindi mai monotona e noiosa; divertente in quanto ci si muove su vari tipi di terreni.

 

Veduta dalla cima Brenta

 

Per il ritorno occorre ovviamente ripercorre i propri passi sino alla sella poco sotto la cima dove avevamo lasciato gli sci. La discesa è abbastanza impegnativa soprattutto se le condizioni della neve non sono quelle ottimali; risulta invece essere  pericolosa nel caso vi sia neve ghiacciata. In circostanze ottimali è possibile godere di una discesa splendida con suggestioni eccezionali. Il tratto più erto dello scivolo è sicuramente quello nella seconda metà superiore, poi la pendenza cala sensibilmente. Arrivati alla fine del canale si può ancora approfittare di una bella sciata sino ai pressi del rifugio dove il terreno comincia a farsi pianeggiante. 

 

discesa dallo scivolo di cima Brenta