Il Peccato


Peccato

Peccato

Il decalogo

L'esame di coscienza con i dieci Comandamenti serve per:
  • superare i vizi umani
  • amare Dio e il prossimo
  • salire nelle virtù cristiane.
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Confessione

«Se riconosciamo i nostri peccati, Dio che è fedele e giusto, ci perdonerà i peccati e ci perdonerà ogni colpa».
(1 Gv. 1,9)

Il sacramento della penitenza è uno strumento diretto per distruggere il peccato, ma è anche un prezioso esercizio della virtù, oltre ad essere un mezzo di espiazione e una scuola insostituibile di spiritualità, per cui l'uso di questo sacramento, non può ridursi alla sola ipotesi del peccato grave. La confessione periodicamente rinnovata ha accompagnato nella Chiesa l'ascesa alla santità... Perciò occorre essere fedeli al sacramento della penitenza, e incontrare frequentemente e regolarmente Gesù nostro salvatore misericordioso.

1 - NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME

Ricorda:
L'uomo è al mondo per andare verso Dio, perciò Dio deve essere il centro e lo scopo della vita. "Tu amerai il Signore Dio tuo, con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la tua forza".
(Deut. 6,5)

Considera:
La legge morale dì Dio è data all'uomo e per l'uomo per il suo bene e soltanto in forza dì questo primo comandamento si può pensare ad un autentico umanesimo. Senza Dio rimangono le rovine della morale umana.

ESAMINATI:
  • Hai appoggiato ideologie che sostengono l'ateismo; hai accolte teorie che portano all'indifferenza religiosa; hai seguito il laicismo che tende ad isolare nel privato la pratica cristiana; sei vissuto come se Dio non ci fosse?
  • Hai negato o dubitato volontariamente del Paradiso, del Purgatorio, e dell'inferno eterno, o di altre verità di fede?
  • Preghi al mattino, alla sera, durante il giorno, dialoghi con Dio? Cerchi di leggere e conoscere la Parola di Dio?
  • Ti sei accostato alla Comunione col peccato grave, senza prima confessarti?
  • Nelle confessioni precedenti hai taciuto peccati gravi?

2 - NON NOMINARE IL NOME DI DIO INVANO

Ricorda:
Dio si è fatto uomo per rivelarti che Dio è Padre, da conoscere ed amare. «Il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano». (Es. 20,7)

Considera:
Il secondo comandamento di Dio ci dice "Non nominare il nome di Dio invano". Dunque se sei un cristiano non sia questo un invocare invano il nome del Signore! Sii un cristiano davvero non solo di nome, non essere un cristiano qualunque! "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, ma colui che fa la volontà del Padre mio".

ESAMINATI:
  • Sai che la bestemmia è colpa grave?
  • Hai bestemmiato Dio, la Madonna o i santi? Quante volte? Ricordati che lo Spirito Santo nella Bibbia dice che la bestemmia porta in casa malattie, disgrazie, angosce, castighi, disonore, maledizione ecc. (2 Re 19, 3-4; Is. 37, 1-4)
  • Hai giurato il falso invocando il nome di Dio? Hai pronunciato, con poco rispetto, il nome di Dio, della Madonna o dei santi?
  • Mantieni le promesse fatte a Dio?

3 - RICORDATI DI SANTIFICARE LA FESTA

Ricorda: Solo la Santa Messa ha il potenziale di rendere santa la festa è il giorno del Signore, della fraternità, della pace, delle opere di carità e di misericordia. È ancora il giorno del riposo. «II Signore ha dichiarato sacro il settimo giorno».
(Es. 20,11)

Considera:
È piaciuto all'Eterno Padre rendere Mediatore della nostra salvezza il suo Figlio unigenito, che per noi si fece uomo. Perciò la domenica, giorno della risurrezione, è per noi un giorno particolarmente santo. In esso ci raduniamo tutti intorno all'altare, per attingere alla santità di Cristo, e per rendere santa tutta la nostra settimana. Durante la Santa Messa, si rende realmente presente quell'ineffabile amore, che ci è stato dimostrato mediante la Croce di Cristo.

ESAMINATI:
  • Sai che perdere la Messa è colpa grave?
  • Hai perso, per negligenza, pigrizia, o perché non ne avevi voglia la Santa Messa nelle domeniche e feste. In questi giorni hai lavorato?

4 - ONORA IL PADRE E LA MADRE

Ricorda:
II Signore vuole che il padre e la madre siano onorati, obbediti, soccorsi, compatiti, amati. «Chi onora il padre espia i peccati, chi onora la madre accumula tesori. Chi onora il padre vivrà a lungo...» (Sir. 3, 3-4) "Siate sottomessi, per amore del Signore, ad ogni autorità costituita in mezzo agli uomini". (1Pt. 2,13)

Considera: Questo comandamento indica la grande l'importanza della famiglia. Il comandamento che obbliga l'uomo ad onorare i genitori, assicura il bene fondamentale della Comunità umana. Queste parole del comandamento, con una forza uguale, riguardano i genitori: ricordati di meritare veramente questo onore, sii degno del nome di padre! Sii degna del nome di madre!

ESAMINATI:
  • Preghi per i tuoi genitori?
  • Hai mancato di riconoscenza verso i genitori? Li hai disubbiditi? Hai dato loro gravi dispiaceri? Li hai offesi, trascurati, abbandonati, minacciati, picchiati?
  • Se sei genitore: sai accattivarti l'affetto e !a stima dei figli? Hai dato sano insegnamento ai figli e buon esempio pregando insieme, frequentando i sacramenti, ascoltando la Santa Messa? Per i tuoi figli preghi ed offri al Signore i tuoi sacrifici, quotidianamente?
  • Hai dei doveri verso la Chiesa e verso la società: hai osservato le leggi della Chiesa e hai rispettato i doveri verso la società?

5 - NON UCCIDERE

Ricorda: ama il prossimo.
Nell'uomo è stampata l'immagine di Dio: Dio lo ha plasmato a sua somiglianza. Egli è l'autore della vita. L'uomo è destinato a vita divina ed eterna. Un solo uomo vale più di tutto il creato. Il cristianesimo è amore, è rispetto alla vita; "Ama il prossimo tuo come tè stesso". «Avete inteso che fu detto: "non uccidere", ma vi dico: chiunque si adira col proprio fratello sarà sottoposto a giudizio», (Mt. 5, 21)

Considera:
"Non uccidere", e contemporaneamente afferma il diritto di ogni uomo alla vita: sin dal primo istante del concepimento fino alla morte naturale. Questo diritto, in modo particolare, prende difesa di uomini innocenti e indifesi. Questo comandamento esorta a determinati atteggiamenti e comportamenti positivi, proteggi la vita, proteggi la salute e rispetta la dignità di ogni uomo, accogli un altro uomo, come dono di Dio - specialmente se è tuo proprio figlio... cerca di aiutare i tuoi prossimi".

ESAMINATI:
  • Hai coltivato sentimenti malevoli verso il prossimo, pensieri di vendetta, rancore, rabbia, risentimento?
  • Hai litigato, sei stato insolente, hai risposto con parole di ingiuria al prossimo?
  • Hai fatto danni agli altri?
  • Ti sei inquietato, adirato, hai imprecato contro il prossimo?
  • Hai nutrito odio? Hai fatto del male a qualcuno?
  • Hai provato e sostato sulla tentazione di ucciderti?
  • Sull'aborto, la legge morale impone di non si può sopprimere la vita nel seno della madre. Hai approvato, consigliato, favorito tentato o procurato l'aborto? Lo sai che l'aborto procura la scomunica?
  • Sullo scandalo: sei stato occasione di peccato al prossimo con discorsi, comportamento, con la moda di vestire?
  • Hai danneggiato la tua salute con droga, abuso di liquori?

6 e 9 NON COMMETTERE ATTI IMPURI E NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI

Ricorda:
Dio ha creato l'uomo e la donna con la missione di suoi collaboratori per lo sviluppo dell'umanità, tramite il matrimonio. L'amore nel matrimonio deve essere: unico, indissolubile, e fecondo.

"La fornicazione e impurità di ogni specie... non siano neppure nominate in mezzo a voi... non parole disoneste, non buffonerie (barzellette) ne discorsi licenziosi, tutte cose indecenti, ...perché, sappiate bene: nessun fornicatore, nessun impudico, ...che è quanto dire nessun idolatra, partecipa ai Regno di Cristo e di Dio". (Ef. 5, 3-5)

1 RELAZIONI PREMATRIMONIALI
«Molti oggi rivendicano il diritto all'unione sessuale prima del matrimonio, almeno quando è accompagnato da una ferma volontà di sposarsi... Ciò soprattutto quando la celebrazione del matrimonio è impedita da circostanze esterne... o quando questa intima relazione sembra necessaria per conservare l'amore, Questa opinione è in contrasto con la dottrina cristiana, secondo la quale questo atto umano deve svolgersi esclusivamente nel quadro matrimoniale» (S. Gongr. Fede, id)

Considera:
Il dono intero e genuino di sé stessi può avvenire solo nell'amore coniugale indissolubile, il matrimonio pertanto occorre prepararsi con la preghiera, con l'autodisciplina, il mutuo rispetto e la castità.

ESAMINATI:
  • Ritieni che il matrimonio è un sacramento vero, e che solo all'interno di questo è valida la donazione fisica?
  • L'amicizia ed il fidanzamento sono finalizzati al conoscersi e all'amore, non però ad atti di intimità. Hai pensato, desiderato o fatto esperienze proibite?
2 ADULTERIO DEL CUORE
«Chiunque guarda una donna e la desidera ha già commesso adulterio con lei nel cuore». (Mt. 5, 28)

Considera:
L'adulterio del cuore viene commesso non soltanto perché l'uomo guarda per desiderarla la donna che non è sua moglie; ma perché guarda così la donna. Anche se guardasse in questo modo la donna che è sua moglie, commetterebbe lo stesso adulterio del cuore... se la tratta come appagamento dell'istinto.

ESAMINATI:
  • Hai volontariamente coltivato pensieri, desideri, sguardi impuri?
  • Hai letto, prestato libri, fumetti, giornali, riviste, foto indecenti?
  • Hai visto spettacoli televisivi o film osceni?
  • Hai fatto discorsi, o raccontato barzellette sporche?
  • Coltivi amicizie con persone corrotte?
3 VITA CONIUGALE
Ricorda:
«È intrinsecamente disonesta ogni azione che in previsione dell'atto coniugale o nel suo compimento o nello sviluppo delle sue conseguenze naturali, si propone come fine o come mezzo di rendere impossibile la procreazione» (Enc. «Familiaris consortio» 15-XII-1981)

Considera:
La Sacra Scrittura condanna ogni specie di abuso sessuale: in modo esplicito la omosessualità. Così condanna pure gli atti impuri consumati con la propria persona. Si deve aggiungere che questi peccati contro la natura degradano la personalità.

ESAMINATI:
  • Hai usato sistemi contro la vita?
  • Sei stato fedele al matrimonio oppure hai commesso adulterio?

7 - 10 NON RUBARE E NON DESIDERARE LA ROBA DEGLI ALTRI

Ricorda:
L'uomo ha il diritto e la facoltà di possedere e di disporre della proprietà come espressione della sua personalità e dell'autonomia personale. «Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno dei cieli?..; Non illudetevi... né ladri, né avari..., entreranno nel regno di Dio». (1 Cor. 6,9)

Considera: II settimo Comandamento fa risaltare il diritto della persona umana al possesso delle cose come beni. L'uomo ha bisogno delle cose come mezzi per vivere. Per questo ha ricevuto dal Creatore il dominio sopra le cose. (Gen 1,28). Ha pure il diritto di fruirne al fine di trasformarle. Ma dobbiamo ricordarci che Cristo insegna che, al di sopra del livello dei beni che si possono e si devono dividere secondo la misura della giustizia, l'uomo è chiamato all'amore.

ESAMINATI:
  • Hai rubato? Il valore era elevato? Hai restituito l'oggetto rubato?
  • Hai imbrogliato nel vendere, nel comprare o nel lavorare?
  • Hai riparato eventuali danni fatti al prossimo?
  • Hai pagato i debiti?
  • Hai dato la giusta paga al dipendente?
  • Hai invidiato o desiderato i beni degli altri?
  • Sei geloso dei tuoi beni, sei avaro, tirchio?
  • Ti rattristi del successo, dei buoni risultati, del benessere degli altri?

8 NON DIRE FALSA TESTIMONIANZA

Ricorda:
«...A tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte». (Apoc. XXI, 8)

Considera:
L'ottavo comandamento del Decalogo, in modo speciale, si unisce alla verità, che obbliga l'uomo nei rapporti con gli altri in tutta la vita sociale. Tramite questo comandamento il Dio dell'Alleanza fa conoscere, in modo speciale, che l'uomo è creato a sua immagine e somiglianza pertanto tutto il comportamento umano è soggetto alle esigenze della verità.

ESAMINATI:
  • Hai detto bugie?
  • Hai violato il segreto promesso?
  • Hai criticato senza motivo il prossimo?
  • Hai accusato ingiustamente falsamente qualcuno, cioè hai calunniato?
  • Hai testimoniato il falso?
  • La calunnia e la falsa testimonianza devono essere riparate per venir perdonate.
I VIZI CAPITALI
Fede, Speranza, Carità e dalle virtù cardinali, prudenza, giustizia, fortezza, temperanza, contro le quali si scontrano le nostre passioni con la malizia dei vizi capitali.

  • Superbia, è cercare di valorizzare la tua personalità con mezzi illeciti. È vantarsi, è umiliare gli altri.
  • Egoismo, cercare l'interesse personale come scopo della vita, o con modi o mezzi ingiusti.
  • Lussuria, desiderio o ricerca disordinata dei piaceri sessuali. È l'idolatria della carne.
  • Ira, parte dalla impazienza, diventa collera, può salire alla violenza e su fino al furore, trascende, infine, all'odio e vendetta.
  • Gola, è arrivare alla esagerazione, nel cibo o bevande, con danno della salute o della ragione.
  • Invidia, è coltivare amarezza per i beni altrui, oppure godere dei mali del prossimo.
  • Accidia, è trascurare i propri doveri per evitare lo sforzo che l'osservanza richiede.

Nessuno può comparire davanti a Dio e discutere con Lui a base di giustizia e di diritto. Soltanto la sua grazia e la sua misericordia possono salvare gli uomini. L'amore verso Dio è una vera amicizia. La caratteristica dell'amicizia consiste nel conformarci a ciò che vuole l'amico.