Un lettore del «Ponte» ha scritto al giornale una lettera in cui parla anche di me.
Riporto: «Non sono mai daccordo con gli scritti di Antonio Montanari».
Rispondo. Lecito ed inevitabile. Nessuno pretende che tutti la pensiamo allo stesso modo.
Il lettore aggiunge: «Questo governo ed i suoi sostenitori sono trattati sempre come feccia senza cultura e solidarietà».
Non è vero. Ho cercato sempre di dimostrare che «questo governo ed i suoi sostenitori» una cultura ce lhanno, ed è quella dei loro affari (ovvero la famosa questione del conflitto dinteressi, e gli attacchi alla magistratura). Così per la solidarietà. Reciproca. Mafiosa.
Non è vero per nulla quello che il lettore aggiunge, non so più se parlando ancora soltanto di me o se in generale del giornale: «Mentre porte aperte allaltra corrente...».
Qui il lettore, se si riferisce a me, è molto disinformato.
Come lo ero io a proposito di questa sua lettera che non mi è stata mostrata prima della pubblicazione.
Non mi è stata offerta la legittima replica ad unaccusa, se il lettore di riferisce a me, che rasenta la diffamazione.
Spero che almeno su questo punto il lettore possa essere daccordo: anchio avevo il diritto di replica, non soltanto il direttore del «Ponte».