Riministoria© Antonio Montanari
Storia de "Il Ponte" 1987-1996 di Antonio Montanari
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1995.1.Vita della Chiesa
Nel nome di Marvelli
Lanno si apre nel nome di Alberto Marvelli, al quale viene dedicato un incontro che ne esamina la vita e lattività. Mons. Fausto Lanfranchi, vice postulatore della causa di beatificazione, illustra al Ponte la figura di questo giovane che fu "non un maestro, ma un modello". E come tale resta "per tutti i giovani, per chi è impegnato nel settore sociale, politico o amministrativo". [1] Nel corso del 1995 si avvia anche la causa di beatificazione di Madre Teresa Zavagli, "una nobile signora fatta povera da Cristo", fondatrice delle suore francescane missionarie dette di SantOnofrio. [2] A questordine apparteneva anche madre Teresa Pelliccioni che si spegne allinizio di dicembre, a poco più di centanni. Li aveva compiuti il 17 aprile: per loccasione era stata intervistata dal nostro direttore. [3] Le suore di Maria Bambina festeggiano i novantanni di presenza allIstituto Maccolini. [4]
Palermo chiama Rimini
Di ritorno dal Convegno ecclesiale di Palermo, mons. Aldo Amati tra laltro scrive: "Si è lavorato molto. La delegazione riminese lo ha vissuto con sereno impegno; il ritrovarsi in ogni momento libero in clima fraterno è stata occasione di racconto e di confronto sullandamento dei lavori; il costante dialogo con il Vescovo ha reso ancor più significativo il compito di ciascuno, in rappresentanza della Diocesi". Il Ponte aveva dedicato ai lavori preparatori in Diocesi una serie di pagine speciali. [5]
I messaggi del Vescovo
In occasione della Giornata per la vita consacrata, il Vescovo scrive ai religiosi della Diocesi: "La giornata ci deve aiutare a pregare, a riflettere, a suscitare un maggior interesse da parte di tutti perché questa ricchezza possa essere assicurata anche nel futuro". [6] Per la ricorrenza del Corpus Domini mons. De Nicolò si sofferma su "Vangelo della carità e bene comune". "Il bene comune" sia in sede nazionale sia in ambito locale, "non tollera un clima di perdurante polemica e di tensione. Pur nella legittima diversità delle opzioni politiche e nella differenza dei ruoli istituzionali tra chi è al governo e chi ha compiti di opposizione, è il bene comune che deve guidare le scelte e lo stile degli uni e degli altri". [7] Sul tema il Vescovo parla anche per San Gaudenzio: "Per realizzare il ritorno o la riscoperta del bene comune, da servire nella trasparenza, nella piena legalità e nella civile concordia, occorre impegnarsi a rifare i fondamenti della vita sociale. Questo impegno deve coinvolgere tutte le componenti della società". [8]
In Diocesi
Il 30 settembre il Vescovo ordina sacerdoti Carlo Giustozzi, fra Donato Santini e Roberto Zangheri. [9] La "Tre giorni" dedicata al tema "Annunciare il vangelo della Vita", ha come relatore mons. Ignacio Carrasco De Paula, medico e docente di Bioetica alla Università Cattolica. [10] Dopo quasi trentanni, la Diocesi di San Marino-Montefeltro torna ad avere un Vescovo residenziale. È mons. Paolo Rabitti, attuale segretario della Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa. Nato a Correggio nel 1936, è stato ordinato sacerdote a Bologna nel 1960. [11] Il 26 febbraio, ormai novantenne, scompare a Rimini Francesco Gulminelli, figura emblematica del cattolicesimo sociale e del sindacalismo romagnolo. Lo ricorda sulle nostre colonne Benito Lombardi. [12] Con Alistico Mariani, manager della carità, la Diocesi perde un prezioso collaboratore: la sua presenza e la sua opera, scrive don Luigi Ricci, davano "garanzia e sicurezza". [13] Filippo Gori, a soli trentanni, muore in un incidente di montagna durante unescursione. Don Piergiorgio Terenzi ne traccia un commosso profilo, in cui si legge anche: "Ho vissuto gomito a gomito con Filippo per due anni. Corrispondono al tempo del suo servizio civile al Ponte, ospite per di più nella mia stessa parrocchia di San Lorenzo. Una convivenza sul lavoro e fuori, con una persona dotata ed intelligente, lascia il segno. Lo ricordo riflessivo e nello stesso tempo capace di ironia intelligente; tenace lavoratore e brillante animatore della comitiva di amici (si destreggiava bene anche con la chitarra); fedele ed ubbidiente, senza essere ingenuo o succube". [14]
[1] Cfr. lintervista nel n. 3, 22/1/95. [2] Vedi la nota nel n. 15, 16/4/95; ed un servizio nel n. 39, 5/11. [3] Cfr. i servizi nei nn. 44, 10/12/95; 15, 16/4. [4] Cfr. F. Perez, Una missione fondata sulla Carità, n.18, 14/5/95. [5] Cfr. larticolo nel n. 43 del 3/12/95. Le pagine speciali sono nei nn. da 20 a 25 (28/5/95- 2/7). [6] Cfr. Testimoni della speranza, n. 4, 29/1/95. [7] Il testo è nel n. 24, 25/6/95. [8] Cfr. la pagina intitolata La politica è il bene di tutti, n. 37, 22/10/95. Si veda anche il discorso del Vescovo per la festa del mare, n. 26, 9/7/95. [9] Cfr. La festa di tre giovani "si", n. 35, 8/10/95. [10] Cfr. i servizi nel n. 24, 25/6/95. [11] Cfr. nei nn. 21, 4/6/95; e 25, 2/7. [12] Cfr. B. Lombardi, Gulminelli, il volto umano del lavoro, n. 16, 12/3/95. [13] Cfr. L. Ricci, Manager della carità, n. 31, 3/9/95. [14] Cfr. P. Terenzi, Filippo è ancora con noi, n. 30, 27/8/95. [Chi compila queste pagine della storia del Ponte, memore dellincontro sempre rasserenante con Filippo nella vita redazionale, desidera dedicare a lui questo lavoro, invocando la sua protezione nel navigare quotidiano.] |
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