Riministoria© Antonio Montanari

Storia de "Il Ponte" 1987-1996 di Antonio Montanari

All'indice della Storia de "Il Ponte" 1987-1996

1991.1.Vita della Chiesa

 

 

"Mai più’ la guerra", implora il Papa

L’abbattimento del muro di Berlino aveva dato la sensazione che "finalmente la seconda guerra mondiale era finita", facendo tirare a tutti un respiro di sollievo. Adesso il mondo sta nuovamente con il fiato sospeso per la crisi del Golfo, sfociata nell’attacco militare all’Irak, la notte sul 17 gennaio 1991.

Invoca il Papa: "Dio dei nostri padri, grande e misericordioso, Signore della Pace e della vita […] mai più la guerra, avventura senza ritorno, mai più la guerra, spirale di lutto e di violenza, mai questa guerra nel Golfo Persico, minaccia per le tue creature in cielo, in terra e in mare".

Il nostro Vescovo, nella veglia di preghiera per la pace di domenica 20 gennaio in Duomo, dice: "Viviamo giorni drammatici. Siamo in ansia per queste popolazioni e per le tante giovani vite impegnate nelle operazioni militari". In unione col Pontefice, aggiunge, chiediamo a Dio "come dono la pace, il bene più alto e insieme così precario sulla terra". Contro la guerra sono pure molti laici. [1]

I Vescovi italiani celebrano, il 3 febbraio, la Giornata per la vita con un messaggio che acquista un particolare senso anche se, essendo stato preparato mesi prima, non può riferirsi alla stretta attualità, e quindi (osserva Il Ponte) non cita "le immagini disastrose della guerra del Golfo ed ancor meno la situazione esplosiva che si è andata creando". [2]

 

 

I cent’anni della "Rerum Novarum"

La Rerum Novarum compie un secolo. Giovanni Paolo II pubblica per l’occasione l’enciclica Centesimus Annus, dedicata ai problemi sociali e del lavoro, e dichiara il 1991 anno della dottrina sociale della Chiesa. Il Ponte illustra i contenuti fondamentali del documento "profetico" di Leone XIII in un articolo di don Luigi Tiberti, e in un’intervista a mons. Agostino Casaroli che si sofferma anche sull’enciclica di Giovanni Paolo II.

Un convegno nazionale a Roma tratta della "nuova evangelizzazione e della solidarietà". A Rimini il 26 marzo si tiene una analoga iniziativa, per discutere sui cent’anni della Rerum Novarum. Nel Ponte appaiono gli interventi di Giovanni Bianchi (presidente nazionale delle Acli), di Franco Marini (segretario nazionale della Cisl), e del prof. Piergiorgio Grassi. [3]

La nostra Diocesi organizza il 30 aprile una serata di preghiera e riflessione relativa all’"emergenza sociale" costituita dal mondo del lavoro e dalla nuove povertà. [4] Ed il 30 novembre, un’Assemblea ecclesiale per l’anniversario dell’enciclica di Leone XIII, incentrata sul tema: "La Chiesa di fronte ai nuovi orizzonti sociali". [5]

Richiamandosi alle "indicazioni conclusive" offerte dal Vescovo a tale Assemblea, il direttore del Ponte scrive: "La dottrina sociale della Chiesa è parte integrante ed essenziale della evangelizzazione e non una appendice facoltativa". Poi, in riferimento alle parole di mons. Jorge Maria Mejia, vicepresidente della Commissione Pontificia "Giustizia e Pace", intervenuto alla manifestazione riminese, aggiunge che l’impegno sociale del cristiano "non nasce e non si caratterizza solo come mera filantropia": "Se la carità è il comandamento tipico di Gesù e la politica è una forma elevata di carità, l’impegno sociale non può non essere considerato un banco di prova o una cartina di tornasole per verificare la serietà storica della nostra fede". [6]

Sul numero del Ponte del 10 marzo, il Vescovo ha presentato il discorso del Papa alle Chiese della nostra Regione. [7]

 

 

Le nuove frontiere

Per la ricorrenza di San Gaudenzio il Vescovo parla delle nuove frontiere dell’evangelizzazione: "È necessario che le diverse realtà ecclesiali abilitino i cristiani a porre gesti di testimonianza coraggiosa, in modo da risvegliare la coscienza degli indifferenti e dei non credenti, aprendoli alla ricerca di Dio. In un ambiente che rischia di perdere il senso della presenza di Dio, i non credenti e gli indifferenti alla fede potranno riscoprire i segni di questa presenza nei gesti di solidarietà, di condivisione, di rispetto per la vita e per la libertà, di giustizia e di onestà che i cristiani sapranno proporre". [8]

Rivolto alle autorità nel consueto incontro per la festa del Patrono, mons. De Nicolò sottolinea il significato del recente documento del Consiglio Pastorale Diocesano su "Chiesa riminese, turismo e sviluppo economico", che "considera con preoccupazione l’orientamento a fare della nostra Riviera una specie di megavillaggio turistico trasformandola in città dell’evasione e del divertimento". [9]

Il documento sul turismo citato dal Vescovo, esamina i vari aspetti dell’industria dell’ospitalità, sottolineando come il "fattore umano" venga in essa "considerato ancora marginale", per cui "in troppi casi dobbiamo registrare una concezione che dà preminenza al lavoro sull’uomo ed al capitale sul lavoro". [10]

La "Tre giorni diocesana" si sofferma sull’azione pastorale verso la famiglia alla quale il Vescovo si è rivolto con il messaggio per la Quaresima. [11] Parte il Corso di formazione per Operatori pastorali. [12] I nuovi sacerdoti del ’91 sono Roberto Battaglia, Osvaldo Caldari, Marco Foschi e Paolo Lelli. Viene ordinato diacono Mauro Borghesi. [13]

 

 

I problemi della Storia

Gli eventi della Storia più recente rimbalzano sul palcoscenico del Meeting: il muro di Berlino, la piazza Tien An Men, il crollo del comunismo moscovita. Nel messaggio inviato dal Santo Padre attraverso il Cardinale Segretario di Stato, Angelo Sodano, si ricorda che "proprio il Cristo […] ha distrutto ogni muro di divisione tra i popoli, essendo Egli, come afferma San Paolo, la nostra pace, Colui che ha fatto di tutte le genti un sol popolo". [14]

Alla cerimonia di chiusura del Meeting partecipa Tenzin Gyats, XXIV Dalai Lama, guida spirituale buddista e capo del governo tibetano in esilio, che dice: "Purtroppo a volte si usa la religione per creare ulteriore discordia. Già ci sono lotte e divisioni a causa delle visioni politiche o per la ricchezza: è triste essere in contrasto per la religione. L’amore è la religione universale". [15]

Dall’Albania si riversa sulle coste italiane una serie di ondate migratorie: è "un dramma dimenticato dai politici e dai mass media, ma non dalla Chiesa". Padre Alessandro Zanotelli, illustra ai riminesi i problemi del Terzo mondo soffocato "dall’impero del denaro". [16]

Un articolo di fondo del nostro direttore parla del "caos della nostra sorella, la vicina Iugoslavia", di fronte al quale "l’Europa si rivela povera ed impotente", osservando che "con la sciagurata guerra del Golfo ci siamo abituati, o rassegnati, a ragionare con le armi. O meglio a sragionare. Come hanno fatto i serbi, soprattutto, ma anche croati e sloveni". [17] A Trarivi l’8 settembre è stata inaugurata la "Chiesa della Pace". [18]

[1] Cfr. P. Terenzi, Golfo: …i torti della ragione!, n. 3, 20/1/91; "Mai più la guerra", e Rimini contro la guerra, n. 4, 27/1; qui vedi anche F. Di Grazia, Il Papa e la coscienza dei cattolici. Sulle varie posizioni dei laici, cfr. Tama, Cari signori, mi spiace, n. 6, 10/2/91.

[2] Cfr. il testo integrale del messaggio papale nel n. 5, 3/2/91. Il nostro giornale ospita numerosi servizi ed interventi sull’argomento. Cfr. L. Ricci, Gli arabi a Rimini, Una comunità che ha paura, n. 5, 3/2/91; Intervista all’on. Nicola Sanese, "Perché ho votato ‘sì’ all’intervento italiano nel Golfo", n. 6, 10/2; E. Rotelli, Intervista all’on. Mino Martinazzoli, Per l’Onu una nuova opportunità, n. 8, 24/2; Mons. C. Riva, Vescovo ausiliare di Roma, Il Magistero del Papa sulla crisi del Golfo, Gli abissi della guerra e la coscienza dell’uomo, n. 9, 3/3; G. Proni, Golfo: molto ‘rumore’, poche notizie, n. 10, 10/3; F. Di Grazia, Pace e giustizia camminano insieme; e Giorgio Tonelli, Guerra nel Golfo: a colpi di tv!, n. 11, 17/3; A. Romagnoli, E se il ‘segreto militare’ si diffondesse nella società civile?, n. 18, 12/5.

[3] Cfr. L. Tiberti, Il primo maggio nell’"anno della solidarietà", n. 16, 28/4/91; La persona al centro delle "cose nuove" (sintesi della Centesimus Annus), n. 17, 5/5/91; Giorgio Tonelli, Casaroli: "Due papi coraggiosi", n. 20, 26/5/91. Gli interventi di Bianchi, Marini e Grassi, assieme a quelli di Paolo Scarponi, Tiziano Arlotti, don Luigi Tiberti, sono nel n. 21, 2/6/91. Vedi infine F. Succi, Una nuova via, fra marxismo in crisi e liberismo selvaggio, n. 14, 14/4/91; ed il documento della Gioc, Vedere, giudicare, agire: il Vangelo nella Storia, n. 20, 26/5/91.

[4] Cfr. il cit. L. Tiberti, Il primo maggio nell’"anno della solidarietà".

[5] Cfr. P. Terenzi, "Centesimus Annus", ma non li dimostra, n. 41, 17/11/91; R. Gradara, L’ingiustizia abita qui?, n. 42, 24/11/91; e L. Tiberti, Il "modello riminese" interpella la Chiesa", n. 43, 1/12/91.

[6] Cfr. P. Terenzi, Dottrina sociale: una ‘sveglia’ per la comunità, n. 44, 8/12/91. Nello stesso n. 4, cfr. la Relazione dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale; le Conclusioni del Vescovo; e G. Angelini, Non c’è antitesi fra mercato e solidarietà, sulla relazione del prof. Stefano Zamagni. (Zamagni è nominato Consultore del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, cfr. n. 44, 8/12/91). Il testo dell’intervento di mons. Jorge Maria Mejia è nel n. 45, 15/12/91. Sui temi trattati nell’Assemblea, si veda pure la pagina dedicata all’Azione Cattolica, intitolata Sviluppo, solidarietà e pace, nel cit. n. 44; R. Ricci, Per un turismo etico, e M. Forcellini, Più etica, meno denaro, n. 46, Natale 1991 (quest’ultimo articolo, riferisce di un’inchiesta della Cisl tra i riminesi sui futuri scenari socio-economici). Cfr. infine R. Gradara, Una nuova cultura del turismo, n. 39, 3/11/91.

[7] Cfr. nel n. 10, il fondo intitolato Emilia Romagna: un futuro da aprire. Lo stesso n. 10 contiene il testo integrale del discorso del Pontefice, Un popolo che ama la vita, ma non sa quale vita amare.

[8] Il discorso del Vescovo in Duomo è riportato integralmente nel n. 37, 20/10/91, sotto il titolo Le nuove frontiere dell’evangelizzazione.

[9] Il messaggio rivolto alle autorità è nello stesso n. 37: Divertimentificio: un modello che non appartiene alla nostra gente. Cfr. pure P. Terenzi, A ciascuno il suo …compito, n. 38, 27/10/91.

[10] Il documento del Consiglio Pastorale Diocesano Chiesa riminese, turismo e sviluppo economico, è pubblicato integralmente nel n. 25, 30/6/91, con una presentazione del Vescovo; cfr. pure nello stesso n. 25, P. Terenzi, Cristiani in Riviera. Su tale documento, vedi gli interventi di P. Grassi, Modello Rimini: politici attenti!, n. 33, 22/9/91; L. Chicchi, L’impegno dei cattolici per una "nuova" Rimini, nel cit. n. 37; e di M. Filippini, Politica ed etica per la Nuova Rimini, n. 40, 10/11/91. Cfr. infine "La gente ha bisogno di legalità e moralità", documento dei Vescovi italiani, n. 42, 24/11/91.

[11] Cfr. A. Amati, Il Vangelo della famiglia, n. 20, 26/5/91; don G. Ugolini, Matrimonio: le sue basi nella fede, n. 21, 16/6; L’invito del Vescovo, n. 23, 16/6; Famiglia: fondamento della comunità cristiana, n. 24, 23/6; Famiglia: il Vangelo in mezzo alla gente, n. 25, 30/6, con la relazione di mons. S. Matteini e le "conclusioni operative" del Vescovo. Il messaggio del Vescovo per la Quaresima è nel n. 7, 17/2/91. Cfr. infine R. Gradara, In casa, una rivoluzione silenziosa, n. 32, 8/9/91.

[12] Cfr. A. Amati, Laici per una chiesa adulta, n. 35, 6/10/91.

[13] Cfr. i servizi pubblicati nei nn. 41, 17/11/91; 42, 24/11; 43, 1/12; e 44, 8/12. Si veda anche Il Vescovo: "Più attenzione per i preti giovani", n. 5, 3/2/91.

[14] Cfr. i servizi speciali, a cura di G. Angelini, nel n. 31, 1/9/91 e nel n. 32, 8/9. Cfr. pure G. Garancini, Le comuni radici cristiane, n. 32, 8/9/91. A questa edizione del Meeting, è intervenuto il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Sul crollo del comunismo, cfr. M. Forcellini, Una riminese sulle barricate di Mosca, n. 31, 1/9/91.

[15] [G. Angelini], "La religione deve unire i popoli", nel cit. n. 32, 8/9.

[16] Giov. Tonelli, Albania come il Bangladesh, n. 46, Natale 1991 (sul Bangladesh, vedi P. Gheddo, Un caso di coscienza, n. 18, 12/5/91); F. Succi, "L’impero del denaro soffoca il Terzo Mondo", n. 39, 3/11/91. Cfr. pure i due servizi di L. Ricci, Fuga per la speranza, n. 11, 17/3/91; e Abbandonati in Riviera?, n. 14, 14/4. Sui problemi dell’immigrazione, cfr. la pagina speciale (a cura di L. Ricci), dedicata alla conferenza internazionale svoltasi a Rimini, nel n. 40, 10/11/91. Vedi infine M. Forcellini, Etiopia, un Paese di dolore, n. 21, 2/6/91.

[17] Cfr. P. Terenzi, Solo le armi parlano, n. 40, 10/11/91. Cfr. pure M. Ya Isa, Medioriente: chi ostacola la pacifica convivenza etnico-religiosa?, n. 46, Natale 1991: è l’intervista con Sua Beatitudine il Patriarca di Bagdad, l’iracheno Raphael I Bidwaid. Sulla Iugoslavia, vedi L. Ricci, I nullatenenti della guerra, n. 34, 29/9/91; la pagina speciale nel n. 37, 20/10/91, intitolata L’insostenibile indifferenza della politica, a cura di M. De Paoli; F. Fabbri, Convivere con la disperazione, n. 40, 10/11/91; e i servizi di I. Coso, intitolati "La Iugoslavia non esiste più", n. 44, 8/12/91, e Croazia, storia di un popolo di frontiera, n. 45, 15/12/91.

[18] Cfr. S. Santucci, Un monumento contro tutte le guerre, n 32, 8/9/91.

 

 

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