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Storia de "Il Ponte" 1987-1996 di Antonio Montanari

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Premessa 

Storia del Ponte, atto secondo. Riassunto della puntata precedente. I primi dieci anni del nostro settimanale sono stati narrati da Francesco Succi e Giorgio Tonelli in un libro pubblicato nel 1987.

La vita di un giornale è anche quella della città in cui appare. Attraverso il racconto delle cronache del Ponte, Succi e Tonelli hanno riassunto le vicende di Rimini e circondario.

Il profilo della realtà sociale e politica che essi tracciarono in quelle quattrocento pagine, non risultò gradito a tutti. Gli autori, preoccupati "di non essere troppo buoni", sarebbero stati attratti da "una sorta di catastrofismo moralistico", considerando sana la società civile e bacata quella amministrativa. Alle critiche, Giorgio Tonelli rispondeva: "Il nostro volume comincia con le denunce del consigliere comunale Frisoni sulle irregolarità edilizie, puntualmente cestinate dalla maggioranza e dalla ‘chiacchierata’ assoluzione del sindaco Pagliarani per la vicenda del Salumificio Riminese, per concludersi con le dimissioni del vicesindaco Piccari. Nel mezzo lo scandalo Valloni. Scelte ‘partigiane’. Forse". [1]

In quei dieci anni, com’era cambiato il volto di Rimini? "Tutti noi abbiamo assistito alla chiusura di fabbriche, all’espulsione di centinaia di operai, alla crescita dei consumi, della ricchezza esposta ed esportata, alla terziarizzazione, alla nascita di un grande parco dei divertimenti per tre mesi all’anno", spiegava Tonelli aggiungendo che, secondo "gli osservatori più attenti", Rimini viveva "il mutamento con disincanto. Senza passione".

Quella "crescita impetuosa della ricchezza e dei consumi" comportava un risvolto negativo, "l’economia malavitosa". Per reagire "al degrado etico della società riminese", Tonelli indicava una proposta di Walter Bollini: delineare "un progetto nuovo di città, fondato su valori umanamente condivisi, anche con momenti di mobilitazione della gente". [2] Bollini aveva toccato anche il tema della vita giovanile, che assumerà sempre più importanza. Le discoteche ingoiano i ragazzi per produrre profitto, in un nuovo "paese dei balocchi", dal quale "una volta si usciva con le orecchie lunghe", e dove invece oggi "si può morire di droga".

A dieci anni di distanza dalle parole di Tonelli e Bollini, qual è oggi il volto di Rimini e della sua provincia? Ripercorrendo le pagine del Ponte dal 1987 al 1996, tenteremo una riposta, a cui premettiamo come avvertenza quanto l’allora direttore don Piergiorgio Terenzi [3] scriveva nella presentazione del volume di Succi e Tonelli: non sarà "un libro di storia nel senso tecnico del termine, dal momento che usa un’unica fonte di notizie", quella del nostro settimanale, ma "un servizio utile per la comprensione" di quei momenti. [4]

 

[1] Cfr. G. Tonelli, "Cari autori, un po’ cassandre", n. 44, 6/12/1987. L’articolo riferisce della presentazione ufficiale del volume 1976-1986, Dieci anni della nostra storia, Fatti personaggi e idee di Rimini dalle cronache del Ponte, avvenuta il 27 novembre. [Il volume sarà indicato in seguito con l’abbreviazione Dieci anni.] Sugli episodi richiamati da Tonelli, cfr. Dieci anni, pp. 29-31. Le critiche sopra citate, furono avanzate dall’allora assessore alla Pubblica istruzione, prof. Massimiliano Filippini, "cattolico comunista e un po’ ingraiano", a cui era rivolta la risposta di Tonelli, il quale concludeva l’articolo con un proverbio cecoslovacco: "un pessimista è un ottimista che si è informato". Nel n. 1, 11/1/1987, Tonelli, tracciando un breve bilancio dell’esperienza del Ponte (anche in relazione all’informazione locale), aveva scritto: "La città è cresciuta, ma non la sua classe politica" (cfr. ‘Carte false’ in provincia fra lustrini e sospetti). Sul caso Valloni, cfr. La Settimana, n. 44, 27/11/88.

[2] La proposta di W. Bollini era stata avanzata all’ottavo congresso provinciale delle Acli (Rimini, 21-22 novembre 1987): cfr. Rimini come Las Vegas? No, molto peggio, a cura di D. Fagnani, n. 43, 29/11/1987. Si veda nello stesso n. 43, F. Semprini, Non di solo mercato vive l’uomo.

[3] Cfr. Dieci anni, pp. 8-9. Cfr. pure P. Terenzi, Le fondamenta del Ponte nelle cronache di dieci anni, n. 39, 1°/11/1987; e l’intervista a P. Terenzi, intitolata Un giornale che cresce, ecco i perché, ed apparsa nel n. 42, 22/11/1987. Cfr. anche P. Terenzi, Se dieci anni vi sembran pochi, a conclusione del volume Dieci anni, pp. 415-417.

[4] Per fornire il maggior numero di notizie, abbiamo limitato lo spazio concesso ai singoli argomenti. Allo scopo di favorire eventuali ricerche, riporteremo nelle note anche indicazioni di articoli non utilizzati nel nostro testo.

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