Riministoria© Antonio Montanari

Marina Centro

Il turismo riminese (1930-1959)

e mio padre Valfredo Montanari

di Antonio Montanari

 


Biografia

 

 

Valfredo Montanari nasce a Forlimpopoli il 5 marzo 1901, alle ore 19, da Antonio e Ida Zaccarini, in via Aurelio Saffi 8/b. Consegue la Licenza di Scuola Magistrale all'Istituto Valfredo Carducci di Forlimpopoli. Valfredo Carducci, fratello di Giosue, lo aveva tenuto a battesimo: da lui prese il nome.

 

Dal 1° maggio 1921 al 14 gennaio 1925 presta servizio, con la funzione di Applicato, presso il Comune di Pordenone. Nel frattempo viene chiamato alle armi per tredici mesi, dal 19 gennaio 1922 al 19 febbraio 1923, con assegnazione al Raggruppamento Aeronautica della Malpensa: è il periodo più caldo della storia di quei giorni, prima e dopo la "marcia su Roma".

Dal 15 gennaio 1925 al 7 novembre 1929 è Capo Ufficio di Stato Civile al Comune di Riccione. Svolge anche la funzione di direttore dell'Ufficio Guida per l'industria balneare.

Dall'8 novembre 1929 al 9 febbraio 1930 è Capo Ufficio di Stato Civile al Comune di Salsomaggiore. La Delibera del Podestà di Riccione del 9 novembre 1929, con cui si prende atto delle dimissioni di Montanari, reca: " […] tutti gli uffici svolti per farlo recedere dalla detta determinazione sono riusciti inutili, a causa della meschinità dello stipendio" pagato da quell'Amministrazione.

 

Il 10 febbraio 1930 prende servizio al Comune di Rimini come Capo Ufficio ai Servizi Balneari e Contabilità dell'Azienda di Cura. La relativa Delibera podestarile è del 20 gennaio 1930. [Cfr. "Ariminum", anno III, n. 2, 1930, p. 47.] L'approvazione prefettizia è del 4 febbraio successivo. Il Podestà è Pietro Palloni, nominato il 18 aprile 1929.

Il posto di Capo Ufficio è stato istituito dal Podestà il 5 novembre 1929. Il concorso per il posto è stato bandito, dietro Delibera del 26 novembre, il 1° dicembre 1929. Vi hanno partecipato, oltre al vincitore Montanari, anche il dott. rag. Donato Rizzo e il dott. Ugo Savignano.

In base alla Pianta organica prevista dalla Delibera podestarile del 5 novembre 1929, il posto è parificato, agli effetti giuridici ed economici, al grado di Capo Sezione del Comune. Tale Delibera prevede un "patto di rimborso da parte dell'Azienda al Comune di ogni stipendio, assegno o indennità" corrisposti al Capo Ufficio ai Servizi Balneari e Contabilità dell'Azienda di Cura.

 

"Il provvedimento fu adottato perché in quel tempo era difficile cosa trovare un elemento sufficientemente versato nella materia, il quale già non fosse in stabile servizio di Comuni […]. Vinse il concorso il sig. Montanari Valfredo, proveniente da Salsomaggiore, e disimpegnò le funzioni assegnategli presso l'Azienda fino al 1938 […]". [Lettera del Sindaco di Rimini al Commissario dell'Azienda di Soggiorno, 30 ottobre 1949.]

Sullo stesso argomento, si legge in altro Atto: "Nel 1929 l'Azienda di Soggiorno ravvisò la necessità, per lo sviluppo preso dal movimento turistico e per il dovere di incrementarlo, di assumere un funzionario che avesse buona conoscenza del ramo e come allora persone sufficientemente esperte in tale settore mancavano o erano rare, così pose l'occhio sul sig. Montanari Valfredo, che aveva assolto e assolveva mansioni del genere nei Comuni di Salsomaggiore e Riccione. Il Sig. Montanari, che ricopriva posto d'organico a Riccione, fece presente, -interpellato- che non avrebbe potuto lasciare un posto nel quale aveva acquisito la stabilità per assumerne altro ove tale stabilità non poteva essergli assicurata e ove avrebbe anche perduto i rilasci fatti e i benefici connessi ai fini della futura pensione. È noto infatti che" il Regio Decreto 12 agosto 1927 n. 1615 "esclude il diritto alla stabilità per il personale dipendente dalle Aziende di Soggiorno. Fu così che tra Comune e Azienda intervenne un accordo pel quale il Comune avrebbe disposto la creazione nella pianta organica del Comune del posto di Capo dei servizi di propaganda e pubblicità turistici, con grado e trattamento giuridico ed economico pari a Capo Sezione e con patto che il titolare avrebbe prestato servizio presso l'Azienda e l'Azienda avrebbe rimborsato al Comune la relativa spesa. […] Ora accadde che l'Amministrazione dell'Azienda, nel 1938, in seguito a divergenze e a circostanze che non è qui luogo di ricordare ritenesse di sostituire il titolare del posto, Sig. Montanari, in possesso della stabilità per essere stato nominato in ruolo nel 1930, e di assumere alle inerenti funzioni altro impiegato, che fu poi il Cav. Uff. Camillo Dupré […]". [Lettera della Segreteria generale del Comune di Rimini al Prefetto di Forlì, 23 febbraio 1943.]

 

Nel 1938, secondo la citata Lettera del Sindaco di Rimini al Commissario dell'Azienda di Soggiorno, del 30 ottobre 1949, "il Podestà del tempo, per motivi particolari indipendenti dal funzionario, volle distaccarlo dall'Azienda, che restò affidata ad altro dirigente che si volle allora favorire". Podestà e Presidente dell'Azienda era il conte Guido Mattioli Belmonte, fascista del 1920, che nel 1939 sarà nominato Presidente dell'Ente Nazionale Incremento Industrie Turistiche.

Il Podestà con Delibera del 30 aprile 1938 destina Montanari "in servizio permanente" alla Divisione Servizi Culturali del Comune. L'Azienda, "con deliberazione 12 maggio 1938 […] assumeva di conservare permanentemente a proprio carico la spesa inerente al trattamento economico spettante" a Montanari, "nella considerazione che la di lui opera nel diverso ufficio verrebbe esplicata in servizio avente un diretto interesse turistico". [Delibera podestarile, 6 dicembre 1938.]

Con lettera del 13 maggio 1938, Montanari viene nominato Vice Bibliotecario Capo Sezione presso tale Divisione (Biblioteca, Pinacoteca, Museo), con effetto dal 15 maggio.

In data 6 dicembre 1938, il Podestà sopprime il posto di Capo Sezione all'Ufficio Propaganda dell'Azienda di Soggiorno, e crea quello di Capo Sezione alla Divisione Servizi culturali, con la qualifica di Vice Conservatore delle raccolte d'arte del Comune, ["e con funzioni anche di carattere turistico", si legge nella Delibera del 16 ottobre 1939, di cui si dirà tra poco]. Il posto viene assegnato a Montanari.

 

"Poiché successivamente, il Capo Sezione Montanari richiese di essere adibito a mansioni più attinenti ai servizi turistici, così provvedevasi: a) con deliberazione podestarile 16/X/1939 […] a sopprimere il posto di Capo Sezione nella Divisione Servizi culturali e a crearne altro colla qualifica di "Sezione turistica" presso la Segreteria Generale del Comune; b) deliberazione podestarile di pari data […] colla quale destinavasi al nuovo posto il Sig. Montanari." [Lettera citata, 23 febbraio 1943.]

La spiegazione dei fatti, presente nella Lettera, è diversa da quella contenuta nella citata Delibera del 16 ottobre 1939, dove si legge che era nel frattempo "rientrato […] in servizio il funzionario capo ufficio che coadiuva il Direttore degli Istituti culturali, dopo oltre 30 mesi di assenza per volontariato nella guerra di Spagna". Tale guerra si era conclusa il 28 marzo 1939.

La nomina di Montanari a Capo dell'Ufficio Turistico del Comune è del 20 giugno 1939, con effetto dal 1° luglio. La Delibera podestarile relativa è invece del 16 ottobre 1939. Tra le numerose funzioni previste per tale incarico, alla lettera "L" si prevede pure il "servizio sfollamento in caso di guerra". La Delibera ha effetto dal 1° ottobre 1939.

Michele Campana scrive il 28 febbraio 1940 a Montanari: "Caro Montanari, oggi ho parlato della vostra situazione di funzionario del Comune col comm. Beltrami, segretario generale, presente l'avv. Aldo Jorio. Egli mi ha assicurato che voi sarete reintegrato nell'Ufficio Propaganda, Pubblicità dell'Azienda di Soggiorno di Rimini, appena tale ufficio sarà lasciato dal camerata Camillo Dupré. Tale dichiarazione mi è stata confermata dal Commissario Prefettizio prof. avv. Bianchini Eugenio. Sono autorizzato a comunicarvi tale promessa e rendermi garante di essa. Vi saluto".

 

"Scoppiata la guerra e date le vaste proporzioni assunte dai servizi militari, tenuto conto anche della flessione delle attività turistiche, [il Podestà] comandava il sig. Montanari a dirigere la Sezione Leva e Servizi militari, restando inquadrato organicamente nella Sezione "Servizi Turistici": provvedimento giustificato dalla situazione contingente e dalla maggiore importanza del nuovo ramo rispetto a quello turistico, che, in verità, fino dalla costituzione della Sezione turistica, comportava lavoro da non utilizzare a pieno l'attività del funzionario". [Lettera citata della Segreteria generale del Comune di Rimini al Prefetto di Forlì, 23 febbraio 1943.]

La nomina a Capo Sezione della Divisione Demografica come Capo degli Uffici Leva e Servizi Militari e Stato Civile, è del 1° aprile 1940.

 

Nel "periodo immediatamente successivo alla liberazione", si legge in una Delibera comunale del 5 agosto 1948, Montanari è Capo Divisione Reggente della Divisione Demografica, in sostituzione del titolare allontanato per procedimento di epurazione.

La Giunta comunale il 6 giugno 1946, essendo Sindaco il dott. Arturo Clari, esprime all'assessore Gomberto Bordoni "il proprio plauso", estendendolo "ai funzionari che hanno dato opera diligente, intelligente, attiva durante il lavoro preparatorio e nel periodo delle elezioni". Tra questi funzionari, viene citato il "Capo divisione reggente sig. Montanari Valfredo".

 

"Alla fine dell'anno 1947", scrive in una Lettera al Sindaco del 29 aprile 1949, l'Assessore alla Divisione Demografica Giovanni Battista Ricci, "alcuni componenti il Comitato d'Amministrazione dell'Azienda Autonoma di Soggiorno invitarono il Montanari a presentare domanda […] per essere trasferito o comandato a prestare servizio presso l'Azienda Autonoma di Cura e Soggiorno".

L'Assessore alla Divisione Demografica del tempo, cav. Natale Nicolò aveva voluto che "il Montanari fosse lasciato in servizio nella Divisione Demografica sino a dopo le elezioni politiche del 18 aprile 1948, pel fatto ch'egli era considerato utile" nel posto occupato.

Dichiara Ricci che gli consta "con certezza che il ritorno del Montanari all'Ente menzionato non è sgradito, ad esempio, alla categoria albergatori, più vivamente interessata all'industria turistica balneare".

Nella stessa Lettera del 29 aprile 1949, l'Assessore anticipa le osservazioni del Vice Prefetto ispettore comm. Ferrara, sulla posizione giuridica di Montanari, poi espresse in una Relazione ispettiva sul personale redatta dalla Prefettura il 12 maggio 1949, ove si rileva che, non avendo Montanari patente di Segretario comunale, non poteva reggere la Divisione Demografica, e che pertanto doveva essere destinato ad altro posto vacante o trasferito all'Azienda di Soggiorno.

Il 13 luglio 1949 Montanari chiede all'Assessore Ricci "il più cortese sollecito esame" della propria posizione giuridica, imposto dall'intervento ispettivo.

Nel frattempo l'Azienda di Soggiorno sollecita la restituzione del funzionario, "in vista della urgenza di sviluppare su larga e efficiente tecnicità il lavoro di propaganda turistica, nel quale il medesimo ha esperienza di primo piano". [Delibera comunale, 29 aprile 1950.]

Nella citata Lettera del Sindaco di Rimini al Commissario dell'Azienda di Soggiorno, del 30 ottobre 1949, si legge ancora che "costante volontà" di Montanari "fu quella di rientrare al posto d'origine, dal quale innaturalmente era stato distolto e al quale conferivano diritto i patti costitutivi del posto di ruolo in Comune e quelli di nomina. Così egli ha ora reiterato a questa Amministrazione premure che tale istanza venga in prossimo avvenire accolta".

 

Negli Atti personali di Montanari si trovano testimonianze di questa "istanza": il 20 novembre 1947 chiede al Sindaco "di essere comandato a prestare servizio presso la Direzione dell'Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo di Rimini, desiderando ottenere la restituzione delle funzioni originarie, affidategli in seguito a pubblico concorso".

Il 17 maggio 1948 Montanari scrive all'Assessore Nicolò: "[…] la mia richiesta di trasferimento […] sollecitata […] da taluni componenti il Consiglio d'Amministrazione dell'Azienda e da rappresentanti dell'industria alberghiera, fu lasciata in sospeso" in vista delle elezioni del 18 aprile. Svolte tali elezioni, e in previsione del fatto che l'Azienda sta per nominare il proprio Direttore, Montanari chiede a Nicolò di intervenire "ai fini dell'accoglimento" della propria domanda di trasferimento all'Azienda.

A Montanari l'Azienda non ha comunicato che, il 2 gennaio 1948, il proprio Comitato d'Amministrazione ha esaminato la domanda di trasferimento di Montanari all'Azienda, respingendola. Soltanto il 19 febbraio 1949 il Presidente dell'Azienda, Gino Pagliarani (pci), comunica a Montanari la notizia sulla Delibera del 2 gennaio 1948, con una lettera che ha questo curioso 'incipit': "Mi viene riferito ch'ella lamenta di essersi rivolta all'Azienda con domande di varia natura e che delle medesime il Comitato non ne sarebbe stato edotto […]".

Montanari risponde a Pagliarani l'8 marzo 1949: "La mia domanda, per la verità, non trasse origine da mia iniziativa personale; io fui più volte sollecitato a produrla, mentre ebbi preventiva assicurazione di accoglimento". Pagliarani risponde il 10 marzo: "L'Azienda ha dato riferimento del suo operato all'Amministrazione Comunale la quale era l'unica competente a rispondere a lei".

Qualche giorno dopo, Pagliarani è sostituito da un Commissario prefettizio. Al quale si rivolge Montanari il 14 aprile 1949, dopo un colloquio del mese precedente, per essere reintegrato nell'Azienda.

Il 29 aprile 1949, come si è visto, l'assessore Ricci spiega al Sindaco che, dopo i rilievi dell'ispezione prefettizia, la posizione di Montanari va risolta: "o assegnare il Montanari ad un posto di ruolo del Municipio o promuovere il trasferimento di lui" all'Azienda.

In questo senso il Sindaco [Ceccaroni] opera con la stessa Lettera del 30 ottobre 1949, diretta al Commissario dell'Azienda, Comm. G. Zingale, sottolineando che Montanari ha una "particolare conoscenza" della propaganda turistica all'estero, "per avere, tra il 1932-1938, compiuto proficui viaggi in Austria, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Olanda e aver instaurato perfette relazioni colle Agenzie di viaggio specialmente svizzero-germaniche con assicurato invio di larghi contingenti di clientela, relazioni tra ospiti e alberghi, ispezioni alle delegazioni balneari, coadiuvazione allo svolgimento di manifestazioni, ecc.".

Termina la Lettera: "Io penso che l'attività di un funzionario provetto e lavoratore come il Montanari possa dare vantaggiosi frutti all'Azienda e agevolare altresì i compiti organizzativi del Direttore […]".

Una Delibera d'urgenza del 25 gennaio 1950 ordina che dal 1° febbraio Montanari venga restituito alle "normali funzioni di Capo dell'Ufficio Propaganda e Pubblicità" dell'Azienda di Soggiorno.

Il Pro Sindaco Lollini scrive a Montanari il 28 gennaio 1950: "In relazione alle premure da lei formulate e al voto espresso dall'Azienda di Soggiorno, pregiomi informarla che la Giunta Municipale, con deliberazione d'urgenza 25 corrente, ha disposto che ella, giusta l'atto costitutivo del posto infrascritto e la di lei deliberazione di nomina, sia restituito alle normali sue funzioni di Capo dell'Ufficio Propaganda e Pubblicità presso l'Azienda predetta, fermo restando il grado da lei ricoperto (caposezione) e il trattamento […]. Nel dargliene comunicazione tengo a manifestare il rincrescimento della Amministrazione nel doversi privare della di lei opera, che essa ha giustamente e particolarmente apprezzato sia in periodo bellico che dopo la Liberazione, quando ella cioè, a fine 1944, assumeva le funzioni del grado superiore (capodivisione ai servizi demografici), disimpegnandole egregiamente fino ad ora".

 

Il 31 agosto 1950 Montanari è nominato Commendatore dell'Ordine dei Cavalieri della Concordia di Roma. La partecipazione gli viene trasmessa attraverso il Presidente dell'Azienda.

 

Il Comitato di amministrazione dell'Azienda, il 31 gennaio 1956, nomina direttore dell'Ente Adolfo Zonghi, "dipendente dal Ministero degli Esteri con compiti altresì presso il Governo Libico ai fini della propaganda turistica della Libia" [Delibera Azienda]. Il posto non è previsto dall'organico dell'Ente. Inoltre, scrive Montanari [Atti personali], Zonghi è sprovvisto del titolo di studio richiesto per il grado VI, corrispondente alla funzione di Direttore, e "non risponde a verità […] che […] lo stesso Zonghi sia dipendente dal Ministero degli Esteri". È stato imposto da Pietro Romani, Commissario per il Turismo (esistente allora presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri). L'on. Romani era cognato dell'on. Alcide De Gasperi. Presidente dell'Azienda è l'ing. Nicola Palloni, figlio dell'ex podestà Pietro.

Il 2 luglio 1956 mattina, l'ufficio di Montanari è 'visitato' dal Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e da un suo dipendente, che ispezionano i carteggi di Montanari. Quelli "concernenti le spese di propaganda e pubblicità", sono considerati "da consultare", raccolti e portati nell'Ufficio di Segreteria dell'Azienda. [Lettera di Montanari al Presidente dell'Azienda, 3 luglio 1956.]

Montanari più tardi verrà a sapere dallo stesso Comandante che a carico di Montanari medesimo erano state ordinate alla Finanza ben tre indagini fiscali. Lo scopo era quello, evidentemente, di togliersi dai piedi il funzionario. A carico del quale mai nulla risultò.

Il 1° gennaio 1957 "La Voce del Lavoratore" (organo delle Acli cittadine), esce con la prima pagina intitolata: "La grande malata di Rimini. Cosa c'è che non va all'Azienda di Soggiorno?". Nell'articolo relativo, si legge che l'Azienda si serve di impiegati comunali.

Alcuni impiegati comunali facevano uno "straordinario" all'Azienda, ma non era il caso di Montanari, occupato a tempo pieno nell'Ente.

Poi, secondo il foglio delle Acli, le assunzioni all'Azienda non avvenivano per concorso. Montanari era l'unico ad esser stato assunto per concorso.

Il 9 aprile 1957 la stessa "Voce" rincara la dose, lamentando tra l'altro che la pubblicità veniva fatta in ritardo con "gravi danni".

Contro la gestione dell'Azienda, presieduta dall'ing. Giuseppe Gemmani, si scaglia Nicola Pagliarani sul foglio del pci riminese "Nuova Voce" (7 maggio 1959): "Un Consiglio che amministra alla buona, in famiglia […]. Questa gente ha tenuto fin qui l'Azienda come un proprio feudo, di cui investire ora questo ora quello sconosciuto".

Vittima di questa politica feudale è Montanari, cacciato dall'Azienda nel giugno 1959, senza neanche poter ritirare le proprie carte e medicine conservate nell'armadietto dell'ufficio posto nella palazzina Milano. L'Azienda (dc) dispone. Il Sindaco (pci) obbedisce. È quello stesso Sindaco Ceccaroni che nella Lettera del 30 ottobre 1949, diretta al Commissario dell'Azienda, aveva scritto: "Io penso che l'attività di un funzionario provetto e lavoratore come il Montanari possa dare vantaggiosi frutti all'Azienda".

 

(A proposito di feudalità. Il 22 novembre 1957, l'Associazione dei Confratelli decorati dalla Real Casa Normanna d'Altavilla propone a Montanari il conferimento del titolo di Grand'Ufficiale dell'Ordine di San Giorgio d'Antiochia. La cartolina di adesione è rimasta negli Atti personali di Montanari, inevasa.)

 

Il 26 maggio 1959 il Segretario Generale del Comune scrive a Montanari: "La prego favorire nel mio Ufficio il giorno 29 c. m. ore 11, per comunicazioni che la riguardano".

In quel colloquio, il Segretario comunale dice a Montanari "di avere ricevuto l'incarico di comunicargli che l'Azienda non ha più bisogno della sua opera", e che pertanto è stato disposto il suo rientro in Comune, dove peraltro non è disponibile alcun posto per un Capo Sezione qual è Montanari. Il Segretario del Comune aggiunge essere inutile ogni azione di tutela da parte di Montanari, in quanto "la Prefettura è già d'accordo" [Atti personali].

Viene allontanato l'unico funzionario di ruolo dell'Azienda, per lasciare spazio ai protetti di partito.

Il 10 giugno 1959 l'Azienda di Soggiorno dispone la cessazione dal servizio di Montanari che "a far luogo" [sic, anziché "a fare tempo"] dal 16 giugno deve assumere le funzioni di Capo Ufficio allo Stato Civile.

L'Amministrazione dell'Azienda, scrive a Montanari, "si sente in dovere di riconoscere alla S. V. Ill.ma la preziosa collaborazione prestata, dandole atto della capacità e competenza con la quale ha sempre adempiuto alle funzioni affidatele, riconoscendo, altresì, la passione e la dedizione che ha sempre voluto dimostrare nell'espletamento dei vari incarichi". Infine l'Amministrazione, scrive l'Azienda, "ha sempre saputo riconoscere ed apprezzare la capacità ed intelligenza del proprio funzionario".

 

La Giunta comunale destina il 15 giugno il 'nuovo' impiegato Montanari allo Stato Civile, con funzioni di Capo Ufficio.

"Nel giugno scorso, i fanfaniani che hanno assunto la direzione amministrativa dell'Azienda di Soggiorno di Rimini, mi cacciarono dall'Azienda stessa e mi fecero rientrare in Comune. La forma usata nei miei riguardi, fu assolutamente incivile e violenta. In ventiquattr'ore dovetti andarmene". [Lettera di Montanari a Carlo Alberto Cappelli, editore in Bologna, 31 dicembre 1959. Cappelli è il dimenticato organizzatore delle prime edizioni della Sagra Musicale al Tempio Malatestiano.]

Dal 15 febbraio 1960, Montanari viene trasferito presso la Divisione Servizi Culturali con mansioni di Capo Sezione-Aiuto Direttore-Ordinatore [Lettera del Sindaco, 13 febbraio 1960].

 

Con Delibera del 23 maggio 1960 n. 954, Montanari (su sua richiesta), viene collocato a riposo a partire dal 1° giugno.

Il 21 aprile 1962 l'Azienda di Soggiorno di Riccione consegna a Montanari una medaglia a ricordo dell'attività di "Amministratore dell'Azienda" stessa, "offerta a quanti si rendono benemeriti della nostra Stazione turistica".

 

Valfredo Montanari muore a Rimini il 14 novembre 1974. 


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Indice dell'opera

La figura e l'opera

Attestati

Perle

"Sino al 25 luglio 1943…"

A San Marino

Alcuni incarichi

In romanzo

Canzoni al Kursaal, 1936-37

"Sdraie e poltrone"

Feste reggimentali

Scritti ed articoli

1930, Risultati di una stagione

1930, "La città turistica e balneare"

1931, "La propaganda…"

Anni Cinquanta

1956, Statistiche della stagione

1958

1959

Anni Sessanta

1967-68

Giornalista

 


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