In Maria Pia Donato, GLI "STRUMENTI" DELLA POLITICA DI BENEDETTO XIV: IL «GIORNALE DE' LETTERATI» (1742-1759), «Dimensioni e problemi della ricerca storica», n. 1/1997, <http://biblos2.let.uniroma1.it/Deposito/articolo.27635.1.html>, si legge alla nota 39 che «Bianchi aveva editato il Fitobasano lavorando su una copia prestatagli da Leprotti: cfr. la sua lettera a Lami, del 26.2.1744, in BRF, ms. ricc. 3707, c. 24; e «Novelle Letterarie», 1746, col. 71».
Copia ms. della lettera a Lami del 26.2.1744 è nel Minutario, 1739-1745, SC-MS. 969, c. 328v, BGR: «il Fitobasano di F. Colonna che molto mi premeva giacché è di Monsignor Leprotti».
In SC-MS 963, Lettere a mons. Antonio Leprotti, BGR, c. 537, 15.10.1743, Bianchi scriveva: «io sto ora scrivendo una spezie di Storia de Lincei, che io voglio stampare insieme con la Vita di Fabio Colonna, la cui prima opera che si chiama il Fitobasano, di cui, siccome dellaltre opere sue tutte ella mi favorì lesemplare, io ora ho cominciata a far ristampare con mie note, e per questa ragione io sono venuto a Firenze per aver comodo di consultare libri per cavarne la Storia de Lincei, il qual comodo io non aveva a Siena». In questultima lettera, Bianchi ricorda anche il vescovo di Rimini Angelo Cesi: «Questo potrebbe essere fratello del famoso Federico Linceo» (Federico Cesi).
Sul prestito delle opere di Colonna a Bianchi da parte di Leprotti, cfr. pure la scheda (già cit. alla nota 12 della mia storia dei Lincei) di P. DELBIANCO nel catalogo Le Belle Forme della Natura. La pittura di Bartolomeo Bimbi (1648-1730)tra scienza e 'maraviglia', dell'omonima mostra cesenate (Modena 2001), p. 147.