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Il Rimino©

Hanno parlato di noi. Il Museo della Città ed un libro sull'anfiteatro. Augusto Campana. Poi, Giustiniano Villa visto da Enzo Pirroni.

Anno II, n. 9, Rimini 16.01.2000

Periodico telematico a cura di Antonio Montanari

 

Hanno parlato di noi…

Nel volume "Alla scoperta dell'Anfiteatro romano" (Il Ponte Vecchio, 1999), edito a cura dei Musei Comunali di Rimini, è inserita a pag. 48 una citazione del nostro articolo sull'impostura, articolo che si può leggere cliccando qui. A pag. 39 del libro è riassunto il nostro discorso in poche righe sotto il titoletto "primi tentativi di scavo".

 

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Nel libro "La biblioteca di uno studioso romagnolo", dedicato ad Augusto Campana, Enzo Pruccoli parla, a p. 77, del "puntuale studio di Antonio Montanari" dedicato alle varie edizioni delle "Notti Clementine" di Aurelio Bertòla.

 

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Maria Cristina Muccioli ha appena pubblicato "Trama e ordito". Ha voluto ringraziarci con questa citazione: "Antonio Montanari, 'Alga Tamarensis' talvolta leggermente tossica". L'accenno (criptico) è ad un nostro Tama in cui si diceva che, in tempo di elezioni, non si fanno oroscopi sul giornale per solamente uno dei due candidati sindaci. La Muccioli sul Carlino aveva compilato quello per Ravaioli, vincitore ma non crediamo per influsso degli astri. A voce allora ci eravamo già spiegati dicendo che nel giornalismo serio non bisogna mai schierarsi nelle fila dei 'lodatori' (soprattutto se antemarcia). Il che ovviamente ha sull'opinione altrui avuto un effetto tossico di cui nel cordiale ringraziamento. Che ricambiamo di cuore.

 

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Nel volume che Marco della Sciucca ha dedicato ad Antonio Di Jorio, sono citati nostri antichissimi scritti (di 40 anni fa!) sullo stesso maestro Di Jorio.

 

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Lo stesso dicasi per l'autobiografia di Armido della Bartola. Dove una foto ci ritrae cento chili fa, con il profilo aquilino del naso, e la didascalia oltretutto ci attribuisce un diverso nome di battesimo… (Mario anziché Antonio).

 

E per finire, una nota su

Giustiniano Villa, le ambizioni di un "cantastorie", secondo Enzo Pirroni

 

Aspettate di dire: Giustiniano Villa, la solita minestra. A cambiare le carte in tavola ci ha pensato proprio di recente un fine scrittore riminese, Enzo Pirroni (su Chiamami Città, 14.12.1999), con una ‘bella’ provocazione letteraria per sostenere che il poeta-ciabattino di San Clemente ebbe sempre una segreta ambizione: "poter abbandonare il ‘trebbo’, scendere