Riministoria© Antonio Montanari

Le "Notti" di Aurelio Bertòla. Storia inedita dei Canti in onore di Papa Ganganelli

 

Premessa

Esaminiamo in queste pagine la storia delle undici edizioni italiane (1774-78) delle tre Notti Clementine di Aurelio De’ Giorgi Bertòla, con particolare riguardo alle trasformazioni subìte dalla prima di esse, anche in stampe non approvate dal loro autore o che non rispettarono la sua volontà [1]. Cinque edizioni presentano la sola prima Notte (1774), altre due le due Notti (1775), e le ultime quattro le tre Notti (1775-78). Da tale storia emerge l’inedito ruolo avuto dall’abate savignanese Giovanni Cristofano Amaduzzi nell’edizione romana (1775) della prima e seconda Notte. Queste vicende sono esaminate attraverso le lettere che si scambiarono Bertòla, Amaduzzi [2] e Giovanni Bianchi (Iano Planco).

Bertòla, nato a Rimini nel 1753, fu costretto dalle scarse sostanze famigliari gestite dal fratellastro Cesare, un vecchio scapolo libertino, ad entrare in seminario a dieci anni. A quindici diventa monaco, con la complicità della madre che invano più tardi si pente del proprio atteggiamento. Si trasferisce prima a Bologna come novizio a San Michele in Bosco, poi a Milano, e nel ’72 torna a Rimini dove si innamora di Gertrude Bartolini, corteggiata già quattro anni prima. Aurelio scappa dal monastero, arruolandosi in Ungheria: qui si ammala, per cui decide di rientrare in patria. È promosso Lettore di Italiano a Siena. Dal ’76 all’83 soggiorna a Napoli, insegnando Storia e Geografia all’Accademia reale. Nell’84 ottiene la cattedra di Storia a Pavia. Nel ’95 appare il Viaggio sul Reno, un diario che, con i suoi toni romantici, affascina le nuove generazioni europee.

Fiducioso in un riformismo di stampo illuministico, Bertòla è messo duramente alla prova dall’invasione napoleonica tra il 1796 ed il ’98, anno della sua morte. Scambiato per filogiacobino, cerca aiuto nei generali austriaci che tramano con il Papa contro Bonaparte. Poi, gli stessi repubblicani gli affidano incarichi culturali e politici a Rimini, dove si spegne in grande povertà [3].

 

Abbreviazioni

BFS = Biblioteca dell’Accademia dei Filopatridi, Savignano sul Rubicone.

BGR = Biblioteca Civica Gambalunghiana di Rimini.

ELR = Efemeridi Letterarie di Roma, in FAF: ogni volume reca in calce l’elenco autografo di Amaduzzi dei suoi scritti in esso contenuti.

FAF = Fondo Amaduzzi, BFS.

FG-LB = Fondo Gambetti, Lettere al Dottor Giovanni Bianchi, in BGR.

FPS = Fondo Piancastelli, Carte di Romagna, in Biblioteca Civica A. Saffi di Forlì.

NG = Edizioni delle Notti conservate in BGR, segn. 7.B.V.73, opp. 1-11.

SG = Schede Gambetti in BGR.

 

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