Riministoria© Antonio Montanari
Rimini senza mani pulite?
La vita è fatta anche di certezze che aiutano a superare le difficoltà di ogni giorno. Renzo Arbore, ricorrendo ad un pentagramma melodico capace di unire tutta l'Italia in tempo di divisioni leghiste, ci spiega che il mandolino napoletano va diritto al cuore di tutti. Non abbiamo mai messo in dubbio che la musica possa svolgere una funzione politica: accadeva già nel secolo scorso, con il Risorgimento.
Ma c'è musica e musica. Quando sentiamo suonare le trombe trionfali dell'Aida, ci chiediamo sempre se si tratti di semplice passione musicofila o di vecchio culto della personalità.
L'esempio più fresco ci è offerto da Rifondazione comunista di Rimini, in un comunicato che esprime «soddisfazione» per l'«indagine a tutto campo avviata, finalmente, dalla procura della repubblica di Rimini ed interessante gli atti amministrativi di Giunte comunali del Circondario, USL ed altri Enti pubblici». Rifondazione scrive poi: «I comunisti di Rimini e Circondario, pur senza richiedere atti di giustizia sommaria, auspicano una circostanziata indagine giudiziaria che miri ad isolare ed a colpire eventuali corrotti e corruttori».
È a questo punto del comunicato che le trombe prendono a squillare: «E se l'indagine vorrà interessarsi anche di atti amministrativi non recenti la cosa sarà ancor più gradita, visto che non potrà certamente riguardare esponenti di Rifondazione Comunista che, anzi, tra i suoi dirigenti annovera un ex Sindaco che a tutt'oggi è ricordato come esempio di capacità amministrativa ed integrità morale». Nulla da obiettare sull'operato dell'ex sindaco Nicola Pagliarani. Ma la sonorità di quelle trombe verdiane, che rasenta la classica stecca, sembra essere frutto di un culto della personalità sopravvissuto nelle memorie di pochi che non sanno leggere la storia in generale, e quella cittadina in particolare.
Se è vero che la vittoria ha molti padri, e che la sconfitta è orfana, ci chiediamo se la stessa cosa che càpita alla sconfitta non succeda anche per la cosiddetta «riminizzazione», senza saper distinguere tra trombe e tromboni.