I capitoli introduttivi riguardano la geologia (di Saverio Simeone), gli animali selvatici (Andrea Gulminelli) ed i cenni storici (Giuliano Marcuccini). Gli itinerari utilizzano i "taccuini" della cooperativa Re Medello.

Il libro si apre con una citazione dello scrittore Manara Valgimigli, nativo di San Piero in Bagno: "Io… sono un camminatore, un viandante, un randagio. Ho nel mio sacco quello che basta. E non ho fretta. Se sono stanco, se è bello il luogo, e c'è acqua vicina; se l'ora è serena e caldo il sole, mi fermo: dietro un sasso che mi ripari dal vento, mi spoglio mi asciugo mi lavo mi cambio; bevo té caldo o un sorso di grappa; riguardo la mia pipa che non abbia intoppi e sia netta, la carico e l'accendo; e mi sdraio al sole…".

In queste parole si riassume la visione turistica che ha ispirato gli autori della guida: "Nella scelta degli itinerari si è privilegiato, ove possibile, la percorrenza della "viabilità storica", cioè delle mulattiere: manufatti ricchi di segno dell'uomo che con i borghi, i poderi, le chiese ed oratori, e ciò che resta dei castelli… testimoniano la lunga domesticazione del territorio e la civiltà che lo ha conformato, raccontando la quotidiana fatica del vivere in montagna".

Graziose illustrazioni di Silvano Fabiani rendono vivace il testo.

Antonio Montanari

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