Materiale fornito
dall’ostetrica Stefania - Tratto dal sito IlNido
per gentile
concessione
IL
PARTO GEMELLARE
Il parto gemellare
è caratterizzato da un'aumentata incidenza di ipocinesia uterina
(poche e deboli contrazioni uterine) a causa della
sovradistensione dell'utero, con conseguente allungamento dei
tempi del parto. Nella maggioranza dei casi il travaglio inizia
prima dell'epoca presunta del parto e quindi anche in periodi di
prematurità fetale. I feti si possono posizionare in diversi
modi fra loro e nei confronti dell'utero, per cui si riscontra un
elevato numero di presentazioni anomale. Le disposizioni possono
essere così riassunte:
situazione
longitudinale e presentazione cefalica di entrambi i feti
(50% dei casi);
situazione
longitudinale con uno dei feti in presentazione podalica
(circa il 30-40% dei casi);
situazione
longitudinale con presentazione podalica di entrambi i
feti (circa 8-10% dei casi);
situazione
trasversale di uno o di entrambi i feti nel resto dei
casi.
Al momento del
parto è opportuno valutare la situazione dei feti, il loro
benessere e quello materno per poter decidere la via di
espletamento del parto. L'uso più largo del taglio cesareo è da
molti auspicato per evitare traumi ai feti prematuri o con
iposviluppo, tuttavia va proposto in particolare in tutti i casi
di presentazioni anomale. I gemelli in situazione longitudinale e
presentazione cefalica possono affrontare un parto per via
vaginale, mentre i gemelli di cui il primo in presentazione
podalica sono preposti ad un taglio cesareo perché già
sussistono dei problemi in travaglio per il primo gemello nel
periodo dilatante. Infatti quando la dilatazione arriva intorno
ai 5 centimetri il podice si affaccia nel canale del parto
inducendo la voglia di spingere (il podice è una parte molle
facilmente comprimibile) mentre la testa non può passare perché
ha bisogno di una dilatazione di circa 10 centimetri (la testa
non è comprimibile come il podice). Inoltre si può verificare
un'altra distocia che si chiama uncinamento. La testa del primo
gemello podalico può uncinarsi con la testa del secondo gemello
cefalico. Quindi in condizioni ottimali per i feti e per la madre
il parto per via vaginale si può espletare solo quando i feti
sono entrambi longitudinali cefalici o longitudinali e il primo
cefalico e il secondo podalico. La presentazione podalica di
entrambi i feti prevede il taglio cesareo per evitare la distocia
detta sbarramento degli arti. Il primo feto podalico, mentre
esce, può distendere gli arti e arrestare la progressione. La
gravidanza gemellare comporta un notevole sforzo e adattamento
fisico della donna e va seguita attentamente e con pazienza,
così come il travaglio ed il parto, soprattutto bisogna
osservare una corretta igiene alimentare e comportamentale
affinché si arrivi al momento del parto nella condizione
ottimale di espletamento.
ALLATTAMENTO
DEI GEMELLI
In caso di nascita
gemellare l'allattamento al seno richiede doppio impegno, doppia
energia e doppio senso dell'humour, ma anche il ritorno di questo
investimento sarà doppio. I neonati prendono il latte
frequentemente di giorno e talvolta anche di notte: nel caso dei
gemelli tutto questo deve essere moltiplicato per due. E’
certamente più complicato allattare contemporaneamente due
bambini anziché uno solo, ma con qualche accorgimento si
riuscirà a sopravvivere e a stare bene...
NASCITE
PREMATURE
A volte i gemelli
nascono prematuri e ciò rappresenta un'ulteriore sfida per
l'allattamento al seno. Dato che per un paio di settimane i
bambini prematuri tendono a essere assonnati e a succhiare
debolmente, è molto importante partire da subito con un'efficace
eiezione del latte. Sarà importante trovare subito la posizione
corretta per far attaccare i bambini al seno nel modo giusto, per
evitare che i capezzoli si infiammino, che il latte diventi
insufficiente e che i piccoli prendano abitudini sbagliate. Se un
buon inizio è importante per ogni bambino, la sua importanza
raddoppia nel caso dei gemelli.
I primi giorni: all'inizio, mentre
i bambini stanno imparando a succhiare, è in genere più
facile allattarne uno per volta, dedicando a ciascuno
tutta l'attenzione necessaria.
Individualità: quando avranno
imparato, sarà invece più facile, se ciò
corrisponderà ai loro tempi, allattarli
contemporaneamente nella maggior parte delle poppate,
concedendo a ciascuno un po' di attenzione individuale
una o due volte al giorno, quando uno dei due è
affamato, mentre l'altro dorme. Se hanno lo stesso
temperamento e le stesse esigenze alimentari sarà più
semplice allattarli contemporaneamente.
Simultaneità: spesso in una
coppia di gemelli uno è molto esigente e l'altro più
accomodante, uno mangia molto, l'altro meno. Lasciate che
sia il più esigente a stabilire i ritmi di allattamento,
poi piano piano l'allattamento simultaneo li abituerà a
uno stesso ritmo di poppata.
Le posizioni: Per allattare al
seno due gemelli si possono utilizzate tre posizioni
particolari: *La presa sotto il braccio: I bambini
sono adagiati su cuscini, tenuti fermi con le braccia e
allattati simultaneamente. Questa posizione consente di
controllare facilmente i movimenti delle loro teste nel
caso in cui, durante la poppata, uno dei due inarchi il
corpo tirando indietro la testa. *Posizione incrociata:
I bambini sono in posizione incrociata sul ventre della
madre che tiene un braccio al di sotto della schiena di
ciascuno facendo presa con la mano sotto le natiche. Le
braccia della madre sono sorrette da un cuscino posto
sotto il gomito e, se possibile, un altro cuscino viene
appoggiato sul grembo. In questa posizione il bambino che
succhia al seno destro ha i piedi rivolti verso il fianco
sinistro e viceversa. *Posizione parallela: I
piedi dei bambini sono rivolti nella stessa direzione,
con il corpo di fianco. Anche in questo caso è
indispensabile mettere dei cuscini sotto le braccia della
madre e uno sul suo grembo. E' indispensabile usare un
poggia piedi per sollevare meglio il grembo per contenere
entrambi i bambini.
I tempi: E' preferibile
alternate i seni perché, come molte madri spesso
osservano, un seno produce più latte dell'altro e i
bambini sviluppano rapidamente una preferenza per uno dei
seni. Il metodo migliore è il più comodo. Se funziona,
l'allattamento simultaneo con ritmi di sonno similari è
la soluzione ideale. Durante i primi mesi i gemelli
dormiranno meglio uno di fianco all'altro nella stessa
culla o nello stesso lettino: sono stati 'compagni
d'utero' per nove mesi. Dopo il sesto mese diventano più
irrequieti e tendono spesso a svegliarsi l'un l'altro:
diventa allora consigliabile farli dormire separati.
Il ruolo del
padre:
per l'allattamento al seno dei gemelli, il coinvolgimento
del padre è un'assoluta necessità. Quando ci si deve
prendere cura di due gemelli i ruoli non sono cosi
nettamente differenziati: è vero che soltanto la madre
è in grado di produrre il latte, ma il padre può fare
tutto il resto. Le madri che allattano al seno i propri
gemelli imparano l'arte di delegare al partner le
responsabilità della casa. Ciò è ancor più vero se
viene data un'aggiunta al biberon: i piccoli prendono
dalla madre le poppate al seno e dal padre quelle con il
biberon. "I nostri bambini hanno due madri: mia
moglie è la mamma del latte, io sono l'altra
mamma", ha detto il padre di due gemelli, che si
occupava di tutte le altre faccende domestiche così che
la partner potesse risparmiare le proprie energie per
dedicarsi al suo ruolo insostituibile. L'affaticamento
fisico è ciò che esaurisce maggiormente le madri che
allattano e il padre gioca un ruolo molto importante
nell'alleviarlo. Spesso le madri dei gemelli descrivono
il primo anno di vita dei bambini come un 'periodo di
confusione' intendendo con ciò che spesso sono talmente
stanche che si muovono come robot e a volte non ricordano
ciò che hanno fatto, anche se sono riuscite comunque a
farlo. Il periodo del 'servizio continuato’ passa
presto, ma rimarranno i numerosi benefici dalle ore
trascorse immerse in questo speciale rapporto con i
bambini. Ne vale la pena.
Tratto da
"Allattamento e svezzamento" di William e Martha Sears
- Red edizioni