PARTO NATURALE O CESAREO?
Quanto
qui di seguito riportato è uno scambio di opinioni tra genitori di
gemelli a proposito delle esperienze da loro vissute: NON SI TRATTA DI
PARERI o DI CONSIGLI MEDICI. Vi consigliamo di affidarVi sempre al parere del
Vostro ginecologo e della Vostra ostetrica di fiducia!
Due
genitori ci hanno scritto:
“Vi chiediamo un consiglio per
poter decidere: a giorni nasceranno i nostri gemelli, il primo è ben
posizionato di testa, mentre l'altro è posizionato di piedi. Il ginecologo ha detto che dobbiamo scegliere: cesareo o parto assistito per
il secondo gemello che verrà "tirato" per i
piedi. Cosa consigliate?”
Risponde
Stefania l'ostetrica: "Vorrei
spiegare ai due genitori che pongono il quesito che è brutto dire "tirato
per i piedi il secondo gemello". Il feto che nasce podalico non ha bisogno
di nessun aiuto, solo di tanta pazienza ed al limite di accompagnamento nei suoi
movimenti. In un parto gemellare che si presenta con il primo feto cefalico ed
il secondo podalico non ci sono problemi, basta saper attendere con vigilanza
gli eventi. Nella mia esperienza di ostetrica posso dire che è più bello un
parto podalico di uno cefalico, perché si assiste veramente con le mani dietro
la schiena ad un parto naturale chiedendosi chi ha mai insegnato ai bambini a
nascere. Naturalmente parlo di parti podalici in seconda o terza
gravidanza, senza complicazioni antecedenti."
Stefano:
“Io non rischierei nulla. Sicuramente opterei per il cesareo per entrambi.”
Alessandra: “Io voto senz'altro per il cesareo, anche se le mie bambine sono nate
entrambe con parto naturale. Non vale la pena rischiare e, oltre tutto, far
soffrire la mamma in quella maniera (Silvia - la seconda - era posizionata di
"bregma" e l'hanno fatta nascere con la ventosa... posso immaginare se
me la TIRAVANO PER I PIEDI!!!!!), senza tralasciare il fatto che per i bambini
è senz'altro una nascita più dolce!”
Luigi: “Sono papà
di due gemelli nati prematuri - immaturi a 32 settimane, con parto cesareo, la scelta per noi è stata obbligata, in quanto si era instaurato uno
shunt tra i cordoni. La cosa che ti posso consigliare, anche a detta di mia
moglie, è il cesareo, meno rischioso sicuramente per i piccoli e meno doloroso
per te, tranne che dopo l'operazione quando avrai i dolori post-operatori. Tra
l'altro se dovessi optare per il cesareo, ti consiglio l'anestesia spinale e non
totale: in tal modo potrai vedere e sentire il tuoi piccoli appena escono dal
tuo pancione!!!!”
Silvia:
“Sono la futura mamma di due gemelle e vivo negli Stati Uniti. Qui le prassi e
le metodologie sono diverse che in Italia, quindi ecco il consiglio di un
dottore americano. La mia prima bimba (nome ancora da scegliere) è posizionata
bene, mentre la seconda è una via di mezzo tra il traverso e di piedi. Anch'io,
dopo aver letto libri, ho chiesto al mio dottore cosa aveva intenzione di fare.
La sua risposta è stata: se il primo è posizionato di testa lo facciamo
nascere naturalmente e poi andiamo a prendere il secondo (praticamente lo tirano
fuori). Più in dettaglio, ecco quello che farebbe:
Una
volta nato il primo, c'è una buona probabilità che il secondo bambino sia
facile da posizionare, dato che ora ha molto più spazio. Allo stesso tempo,
dato lo spazio, può decidere di andare a navigare e girarsi e rigirarsi a
piacere.
Io
direi che le cose fondamentali da considerare sono:
Ma
la cosa più importante da considerare sono i gemelli. Se hai un buon dottore,
sarà lui a decidere cosa fare a seconda delle condizioni dei bambini e dello
stress a cui vengono sottoposti. A meno che tu non opti per un cesareo per
comodità, non vedo perché non potresti tentare di andare naturale, se non ci
sono rischi.”
Elda: “Visto che tanti consigli arrivano sul parto cesareo (e io sono decisamente
di parere opposto), vi riporto la mia esperienza... Ero una "primipara
attempata" di 36 anni quando sono nate le fanciulle. Alla 34 settimana,
dopo mesi di contrazioni tenute a bada con pillole, il dottore (bravo, simpatico
e con esperienza, ma ho scoperto successivamente che noi eravamo la sua seconda
coppia di gemelli !) mi ha detto che il peso era buono, le bambine vitali,
entrambe posizionate a testa in giù e che quindi da quel momento potevo
considerarmi una persona normale e non più a rischio. Quindi quando alla 36
settimana è venuto il momento sono andata tranquillamente all'ospedale dove in
circa 6 ore sono nate entrambe le bambine. Alcune considerazioni aggiuntive. Da
quando e' stato evidente che aspettavo due gemelle, il dottore si era
decisamente mostrato propenso per un parto cesareo programmato, perché "al
giorno d'oggi tutti i parti gemellari devono essere considerati a rischio".
Ero io che non volevo perché mi ero fissata con l'idea del parto naturale. Pian
piano però eravamo arrivati all'accordo che se non ci fossero stati fattori di
rischio aggiuntivi avrei fatto di testa mia. Ho scoperto a mie spese che quando
la prima bimba nasce, la seconda trova molto spazio a disposizione e questo le
permette di muoversi all'ultimo momento. Credo che possa essere sia un bene che
un male, nel senso che un bambino mal posizionato potrebbe anche girarsi. Nel
mio caso è stato un mezzo guaio, anche se io sono ancora convinta che la colpa
fosse essenzialmente dell'ostetrica che mi assisteva. Le cose sono andate così:
quando sono arrivata in ospedale avevo già una buona dilatazione e non avevo
ancora perso le acque. Allora, nonostante io non fossi d'accordo me le hanno
rotte (per affrettare il parto, hanno detto, ma io non avevo per niente
fretta!). Il problema è che quando sei lì e non sei un medico, fai fatica a
spiegarti e a capire cosa e' veramente importante e cosa no... L'ostetrica
avrebbe voluto che io rimanessi sul lettino con il monitoraggio attaccato, ma
dopo un'ora non ne potevo più e così ho seguito il suggerimento di
un'ostetrica che mi aveva seguito durante la gravidanza. Ho detto che avevo pipì
e che non riuscivo a farla nella padella. Allora mi hanno "slegato" e
poi, come previsto, si sono dimenticate di me. Io sono stata nel bagno della
sala travaglio, con mio marito, seduta sul bidet,
per un altro paio d'ore, fino a che i dolori mi sembravano veramente
molto forti. A questo punto ho chiamato l'infermiera che, verificato che si
vedeva già la testa e che quelle che sentivo erano le "spinte", mi ha
portato (un po' arrabbiata) in sala parto. Margherita e' nata quasi subito,
senza problemi e con poco dolore. A quel punto avrei voluto alzarmi, riposarmi e
riprendermi. Oltretutto il secondo sacco era ancora chiuso. Ma lì tutti avevano
fretta, anche se non capisco ancora perché, così non me lo hanno permesso, mi
hanno lasciato sdraiata e mi hanno rotto il secondo sacco. Nella sala parto
c'era anche la seggiola da parto, ma l'ostetrica "preferiva" il
lettino (come se avesse dovuto partorire lei!) e non mi ha lasciato scelta. Le
spinte sono ricominciate subito, senonchè Caterina, che prima del parto era ben
posizionata di testa, si e' risistemata e ha pensato bene di mettere una mano
davanti alla testa. Qui le cose sono diventate un po' frenetiche, della mezz'ora
successiva non ho ricordi precisi. Hanno ipotizzato un cesareo d'urgenza, hanno
chiamato il medico di guardia (fino a quel momento ero stata assistita solo
dall'ostetrica), mi ordinavano di non spingere (come se fosse facile). Il tutto
comunque è finito bene e dopo mezz'ora. Il medico è arrivato (e per fortuna
era bravo); con manovre manuali e senza usare strani strumenti è riuscito a far
rientrare il braccino, Caterina ha impegnato la testa e con una spinta è
uscita. Un'altra mezz'ora di secondamento/ricucitura/riposo, mi sono alzata in
piedi, ho preso le mie bimbe e sono andata in reparto. L'ostetrica dopo mi ha
detto che ho corso molti rischi e che avrei dovuto "comportarmi
meglio". In realtà non capisco. Io mi sono molto lamentata e ho molto
protestato ma, a parte il travaglio che ho fatto di testa mia, e che non credo
abbia pregiudicato il seguito, in sala parto ho dovuto sottostare completamente
alle loro disposizioni. Anzi, sono ancora convinta che se mi avessero dato
ascolto e mi avessero lasciato alzare e passeggiare, la seconda bambina avrebbe
avuto tempo di risistemarsi a dovere. O almeno ci sarebbe stato più tempo per
capire cosa stava succedendo. A posteriori, e naturalmente dopo aver dimenticato
la reale intensità dei dolori come dicono i manuali, non avrei nessun dubbio
per un parto futuro. Naturale e senza anestesia di nessun tipo. I miei dolori
sono stati più che sopportabili, l'esperienza è stata veramente bella e la
lucidità mentale e fisica con cui mi sono ritrovata alla fine del parto è
stata molto importante (la notte successiva nessuna delle due ha chiuso occhio e
non me la sono sentita di farmele postare via per poter dormire). L'unica cosa
che cambierei e' l'ospedale, o almeno l'ostetrica che mi è capitata, o meglio
ancora la scarsa attenzione alla persona che ancora tanti ospedali mettono in
atto. In realtà il mio ospedale ha una buona fama. In particolare ho apprezzato
molto che i bambini siano lasciati nella camera con la mamma, ho saputo che
ancora in qualche posto li portano nel nido (mi sembra una cattiveria nei
confronti dei bambini). Purtroppo però penso che il problema non sia in realtà
l'ospedale ma il fatto che parto gemellare e' considerato sempre e comunque
parto a rischio e che perciò, anche quando tutto va bene, le ostetriche sono
molto agitate e poco esperte (in effetti i parti gemellari sono pochi e quei
pochi credo siano prevalentemente cesarei). Concludo con il mio consiglio:
1)
Se tutto sembra andare alla
perfezione provare con il parto naturale.
2)
Procurarsi un’ostetrica o
dottore di fiducia e che la pensi come te su come deve andare il parto che ti
possa seguire in sala parto.
3)
Andare comunque in un
ospedale attrezzato (e con una buona pedriatria) perché non si sa mai.
4)
Se le cose non vanno
esattamente come sperato non prendersela troppo. In fondo l'unica cosa
importante sono i bambini.
In ogni caso, ogni caso è particolare, è bene non generalizzare e, una
volta trovato un medico di fiducia, credo che la cosa migliore sia di fidarsi e
seguire i suoi consigli. Se il medico non ispira troppa fiducia credo che la
cosa migliore sia di cercarne un altro.”
Paola
B. e
Andrea: “Riguardo alla scelta noi non avremmo dubbi sulla scelta del cesareo
se possibile con l'epidurale. Io (Paola) ho fatto due cesarei uno in anestesia
totale ed uno (quello dei gemelli) con la spinale, così ho potuto sentire il
loro primo vagito (urlo da aquila per il primo
e pianto per il secondo!) che è stata una forte emozione e comunque 24
ore dopo il parto io ero alzata.
Per l'allattamento il cesareo non è affatto una controindicazione: la
primogenita che era una sola l'ho
allattata per 10 mesi. Il problema, se mai, è averne due in contemporanea da
alimentare e così pur avendo latte "da vendere" io li ho allattati
solo 3 mesi. Siamo comunque d'accordo con chi ha detto di farsi consigliare
dallo specialista che ha seguito la gravidanza ed assisterà al parto, in fondo
è il suo mestiere e dovrebbe saperne un po' di più.”