Scambi di esperienze sull'allattamento al seno fra mamme

(moderatrice Martina Carabetta-consulente LLLI)

Martina: "Ciao a tutte/i! Anche se penso che per molte di voi sia una noiosa ripetizione mi ripresento lo stesso. Sono Martina e sono la mamma di due bambini di 7 e 4 anni (non gemelli!); che ci sto a fare qui allora?? Oltre ad avere una personale esperienza di allattamento molto lunga e ricca, sono consulente de La Leche League e, su invito di alcune mamme e future mamme di gemelli come voi, ho proposto questo forum a Mariarita, per creare uno scambio diretto e pratico sulle esperienze e le "strategie" utili per chi è alle prese con due (o più) pupetti! Devo confessarvi che sono molto contenta di fare parte di questo gruppo e Vi ringrazio fin d'ora perché so che imparerò molte cose da Voi, visto che fino ad oggi non ho avuto molta esperienza di consulenza a mamme di gemelli. Così lo scambio sarà reciproco ed interessante per tutti! Cari saluti a tutte/i, Martina"

PROBLEMA: UN BAMBINO SI ATTACCA BENE AL SENO E L'ALTRO NO... COME FARE???

Cristina V.: "Fabio e Sara sono nati prematuri alla 34° settimana il 03/12/2000. Fabio pesava 1930 grammi e Sara 1270 grammi; il risultato é stato che Fabio é rimasto in ospedale 20 giorni (ma dopo 4 ho iniziato ad attaccarlo) e Sara 5 settimane (ho provato ad attaccarla solo dopo 22 giorni). In ospedale veniva nutrita prima a gavage, poi con il biberon (hanno dei biberon con dei buchi nelle tettarelle nelle quali ci passa un dito! A prendere i suoi 45 grammi di latte un giorno l'infermiera l'ha cronometrata: risultato 40 secondi netti!). E' chiaro che lei si é abituata... al seno non le arriva così veloce! Il massimo che ha fatto é stato prendere 40 grammi in 40 minuti! Li sto allattando con il mio latte, ma non al seno (Fabio ci riesce, Sara ha qualche difficoltà), per cui quando mi sono accorta che Sara era cresciuta un po' meno ho pensato che sbagliavo qualcosa: attaccavo Fabio il quale a volte non si saziava da un seno solo, quindi gli davo anche l'altro... poi mi tiravo il latte per darlo con il biberon a Sara! Ho quindi pensato che tutte le sostanze "migliori" le prendesse lui (il voracione) e che per lo scricciolo della sorellina (poco più di 2.000 grammi) non rimanessero che le briciole... Ero anche molto stressata dall'attaccare Fabio al seno... praticamente fra cambiarlo, allattarlo e cercare di addormentarlo, a volte mi trovavo a tirarmi il latte per Sara un'ora e mezzo prima di dovere riattaccare Fabio; il risultato era dei peggiori poiché il mio seno non era proprio pieno!!!! Da venerdì scorso, con Massimiliano, abbiamo deciso di provare a tirarmi tutto il latte, e darlo ad entrambi con il biberon. Io non so se abbiamo preso la decisione giusta, cioè non so se il mio seno produrrà abbastanza latte senza lo stimolo del bimbo, ma solo con il tiralatte, spero di sì perché io mi sento molto meglio, posso "delegare" anche la poppata di Fabio e coccolarmi di più Sara (che prima era predominio esclusivo di mia madre, visto che io attaccavo Fabio). Senza contare che le poppate si sono snellite un po'. Stamani ho provato a seguire il consiglio di Patrizia e ad attaccarla mentre ero a letto (Fabio stranamente dormiva). Il risultato é stato un vero fiasco! Non capiva che doveva succhiare fino a quando non ho adottato la posizione di allattamento "classica", allora si é accorta che quello che aveva davanti era un seno! Non le riesce "mordere" il capezzolo bene, le rimane mezzo fuori da quella bocchina... Vorrei insistere e provarci molto più spesso, ma non ne ho il tempo!!! Sono rari i momenti in cui non si svegliano insieme per mangiare e che Fabio dorme! E' per questo che le dò il biberon, anche se non é come quello dell'ospedale e deve tirare (uso i biberon Avent) le riesce comunque meglio che al seno!!!"

Martina: "<<Li sto allattando con il mio latte, ma non al seno (Fabio ci riesce, Sara ha qualche difficoltà), per cui quando mi sono accorta che Sara era cresciuta un po' meno ho pensato che sbagliavo qualcosa>>
Chissà, forse solo lei deve crescere meno rispetto al fratello? Pur essendo gemelli hanno curve di crescita diverse e non devono sempre prendere lo stesso peso, di conseguenza non hanno le stesse necessità di nutrizione.
<<attaccavo Fabio il quale a volte non si saziava da un seno solo, quindi gli davo anche l'altro poi mi tiravo il latte per darlo con il biberon a Sara! Ho quindi pensato che tutte le sostanze "migliori" le prendesse lui (il voracione) e che per lo scricciolo della sorellina (poco più di 2.000 grammi.) non rimanessero che le briciole...>>
In realtà la parte "migliore", per così dire.. ma non è così naturalmente, del latte è la seconda, quindi il fratello forse gli faceva un piacere? Intendo dire che la prima parte di latte è la più acquosa e la seconda è più sostanziosa!!!
<<Ero anche molto stressata dall'attaccare Fabio al seno... praticamente fra cambiarlo, allattarlo e cercare di addormentarlo, a volte mi trovavo a tirarmi il latte per Sara un'ora e mezzo prima di doverlo riattaccare; il risultato era dei peggiori poiché il mio seno non era proprio pieno!!!!>>
Ti ringrazio di aver introdotto questo argomento perché vorrei parlare subito di questo fatto, in quanto per una mamma di gemelli può essere fonte di grossa confusione.
Si pensa di solito che il seno debba essere ben pieno per poter permettere al/ai bambino/i di poppare a sufficienza. NON è così: il seno, all'inizio della poppata, contiene all'incirca un 20% del latte dell'intera poppata, tutto il resto viene durante la poppata stessa GRAZIE alla suzione. La sensazione di ingorgo o di pienezza tra una poppata e l'altra è una fase transitoria e - soprattutto - avviene con il primo figlio e nelle prime settimane, poi passa, ma ciò non significa che il latte non sia più sufficiente; solo il seno ha capito il "mestiere" e produce solo durante le poppate e non prima quando non serve. Ciò è ancora più evidente nella mamma di gemelli, che avendo poppate più spesso rispetto ad una mamma di un bimbo solo, non fa in tempo a sentire questa sensazione di seno che scoppia.
<<Da venerdì scorso con Massimiliano abbiamo deciso di provare a tirarmi tutto il latte, e darlo ad entrambi con il biberon. Io non so se abbiamo preso la decisione giusta, cioè non so se il mio seno produrrà abbastanza latte senza lo stimolo del bimbo ma solo con il tiralatte, spero di si perché io mi sento molto meglio, posso "delegare" anche la poppata di Fabio e coccolarmi di più Sara (che prima era predominio esclusivo di mia madre, visto che io attaccavo Fabio). Senza contare che le poppate si sono snellite un po'>>
Se ho capito bene tu dai il biberon a Sara perché è cresciuta meno di Fabio e/o perché non succhiava affatto? Forse è meno efficace nel succhiare o forse no. Può essere anche che crescendo sia diventata più brava (succede spesso e grazie ai fratellini il seno ha una buona produzione comunque) : hai più provato a attaccarla al seno e vedere che succede? Il tiralatte effettivamente, come tu temi, può non essere efficace come i tuoi figli (cioè sicuramente non lo è , anche se ci sono mamme che comunque riescono ad andar avanti parecchio così) e può verificarsi un calo nella produzione. Capisco la scocciatura di dare un po' al seno un po' no e la comodità di far dare il biberon ad altri per poter prendere un po' di pausa, però allattare non è importante solo per la composizione del latte, anche l'atto della stessa suzione al seno è fondamentale per il corretto sviluppo del loro apparato oro-mandibolare. Direi quindi che - se tu hai ancora dubbi - possiamo approfondire la situazione per studiare un "programma" per migliorare le cose."

Cristina V. (riscrive la sua esperienza quando i suoi gemelli hanno ormai quasi due anni): "Io non ho avuto una bella esperienza nell'allattamento. La colpa è stata mia però. Non mi ero posta il problema, pensavo che allattare fosse la cosa più semplice del mondo ma... per me non lo è stata. Comincio dall'inizio. Durante la gravidanza NON ho mai pensato all'allattamento, né mi sono mai posta il problema... Quando sono nati (prematuri) sono stati ricoverati in TIN, in un ospedale purtroppo, lontano da me. Non ho potuto attaccarli subito e questo - inizialmente - non mi ha dato preoccupazione. Avevo cominciato ad informarmi e sapevo che attaccarli subito era importantissimo. Bè, come potevo fare? L'unica cosa che facevo era tirarmi il latte ogni 3 ore! Sempre, ogni 3 ore col tiralatte e via... L'ultima tirata a mezzanotte... la prima alle 6 la mattina (mettevo la sveglia ). Penso, così, di aver stimolato ugualmente la produzione di latte; mi ricordo che dopo circa una settimana portai una quantità tale di latte (non mi ricordo di preciso) per i miei bimbi, che le donne all'accettazione della "latteria" si complimentarono molto. Ero dunque tranquilla, il latte c'era, i bimbi ancora no, ma che vuol dire? Ero molto contenta di me stessa, sapevo che stavo facendo una buona cosa... ma...  una volta tornato Fabio a casa i problemi sono iniziati. Avevo accanto persone rompipalle, che pensano di sapere tutto... in prima fila ci metto mia madre! Mi angosciava in tutto e per tutto. Se Fabio piangeva era sempre e solo perché aveva fame! Io non lo pesavo (mi avevano sconsigliato di farlo) e lei mi rompeva le palle perché così non sapevo quanto ne aveva preso ecc... Le avrò detto 1000 volte che il latte materno è a composizione variabile e che non pesa sempre uguale, ma lei non perdeva occasione per dirmi che sbagliavo tutto... Poi tornò Sara... non si era mai attaccata direttamente al seno e contavo di provarci serenamente a casa. Purtroppo per molto tempo i miei avevano gli stessi orari! Quando si svegliava uno si svegliava anche l'altro. Proseguivo l'allattamento direttamente al seno con Fabio e per Sara mi tiravo il latte e delegavo la "biberonata" a mia madre. Dopo circa due mesi di allattamento al seno, Fabio cominciò a urlare come un matto dopo poco cominciato a poppare, anche se non lo faceva ad ogni poppata... adesso, credo di capire il perché. Gli ho trasmesso talmente tanta angoscia... la stessa che mia madre ha trasmesso a me. E' sorprendente quanto mi ha messo i bastoni tra le ruote mia madre... certamente non lo ha fatto con cattiveria... però io ero in una fase molto delicata e - se da una parte le e-mail di Patrizia R. - mi tiravano su, dall'altra c'era lei che mi ributtava giù. Comunque dopo circa 3 mesi smisi di attaccare Fabio al seno e mi tiravo il latte anche per lui. Ho allattato entrambi con il mio latte tirato per 5 mesi... poi mia madre si ammalò, fu ricoverata un mese e... insomma un gran casino e - piano piano - smisi. E' necessario delegare il più possibile i lavori di casa, e dedicarsi esclusivamente ai bimbi! Non svegliarli per farli poppare: quando hanno fame si svegliano da soli. Io sono riuscita ad allattarli entrambi per 5 mesi, considerando che sono nati prematuri (Fabio 1930 grammi e Sara 1270 grammi), considerando che Fabio è stato 3 settimane in Tin e Sara ci è stata 6 settimane, considerando che non avevo mai allattato, che non mi ero mai posta il problema, considerando che per me erano i "primi" figli, con tutte le angosce e le paure che questo comporta, considerando che avevo mia madre alle calcagna 5 giorni su 7 (il wee-end stavo come un Papa...) e considerando che io sono "skizzata" di natura, non sono per niente calma, anzi..."

Sophie: "So bene cosa vuol dire avere due gemelli con esigenze diverse. Anch'io avevo la bambina Olivia che era molto più piccola: 1.700 grammi alla nascita (lo è tutt'ora) e non si attaccava bene al seno ed il bambino Marco, 3.000 grammi alla nascita, che si è attaccato subito. La bambina in incubatrice era troppo debole, quindi prendeva il mio latte, ma con il biberon. Dopo circa un mese - e molta fatica - sono riuscita ad attaccare anche Olivia al seno, ma mangiava molto lentamente e quindi la pesavo sempre prima e dopo la poppata. Era molto stressante. Allora gli davo due volte al giorno il seno e per il resto il biberon. Quando aveva circa 3 mesi non ce la facevo più a tirare il latte e gli ho dato il latte artificiale. Ho allattato Marco fino 6 mesi, ma ho avuto sempre sensi di colpa per questo. Credo che la tua soluzione sia buona, però non so se ce la farai a continuare a tirare il latte. Io lo trovavo molto più faticoso. Potresti provare a dare il seno e il biberon a turno. Una volta l'uno una volta l'altro, così se hai un aiuto di qualcuno (marito o nonna) puoi dedicarti del tutto a uno solo. Io non avevo neanche questo, mia mamma e suocera stanno lontane. Mio marito aiutava a volta la sera e anche quando Olivia era in incubatrice e Marco a casa andava spesso lui a dare il latte a Olivia. Io davo quasi sempre il latte e/o il seno a letto, così li allattavo in contemporanea; quello che prendeva il biberon era sistemato in mezzo a qualche cuscino. Il mio problema era anche quello degli orari. Olivia essendo dismatura doveva essere svegliata ogni tre ore e doveva mangiare una determinata quantità di latte (pesata prima e dopo), mentre Marco poteva mangiare quando e quanto voleva lui... Certo che i primi mesi sono stati i più difficili, ma adesso hanno tre anni e sono ancora viva! "


PROBLEMA: ALLATTAMENTO AL SENO... INSIEME O DIVISI?

Ippolita: "E' meglio allattare due bambini insieme (contemporaneamente) oppure uno per volta ? I miei mangiano allo stesso orario ma io tendo ad allattarli uno dopo l' altro con il conseguente dilemma: chi mangia per primo? (in genere quello che urla di più, ma finisce che é sempre lo stesso); poi se l'altro si lamenta molto, interrompo il primo, faccio mangiare un po' il secondo, poi riprendo il primo, etc.. Quando invece li prendo insieme, non riesco bene a stabilire un vero contatto, mi sento più una macchina da latte... insomma finisce che lo faccio solo quando ho molta fretta. Mi piacerebbe sentire di altre esperienze ed eventuali trucchi!"

Martina: "Le strategie sono diverse, e ognuna si organizza un po’ seguendo i propri figli. Infatti, se è vero che è utile allattarli insieme, se però i tuoi figli hanno fame ad orari diversi, non puoi certo cambiargli l'orologio dello stomaco! Un sistema sperimentato da molte è quello di "assegnare" un seno a testa per un'intera giornata, per esempio oggi il sinistro sempre a uno ed il destro sempre all'altro, il giorno seguente si inverte. In questo modo sei sicura di non dare sempre il seno più pieno allo stesso bambino e quello meno pieno sempre all'altro, inoltre l'alternanza di giorno in giorno è importante per far cambiare loro la visuale e stimolare così lo sviluppo degli occhi da entrambe le parti e non sempre da una parte sola. Altre mamme fanno mezza giornata a testa: la mattina di oggi sempre uno a destra, il pomeriggio sempre a sinistra, il giorno successivo il contrario."

Patrizia R.: "Ippolita, mi riconosco al 100% nelle tue parole. Anch'io preferisco allattarli separatamente, mi sembra di riuscire a dedicare più tempo a ciascuno... e oltre a sentirmi meno una macchina da latte, come te, trovo che sia anche meno faticoso, fatica fisica intendo (fa un male ai polsi...). Io comunque per allattarli contemporaneamente uso sempre la posizione indicata nel disegnino di questo forum, anche se i pupi nel mio caso sono un po' più verticali, con i piedini verso le mie ginocchia (ormai sono un po' lunghetti, a tre mesi, sono 60 cm). Stesso problema tuo quando vogliono entrambi mangiare allo stesso momento: a volte incomincio anch'io con uno, per poi finire con lo stesso bambino, dopo aver soddisfatto l'altro. Ma succede raramente, normalmente riesco a finire con uno prima di passare all'altro. Devo dire però che sono molto aiutata, o mia madre o mio marito intrattengono il secondo pupo mentre allatto il primo. Non oso pensare a come farei da sola... che fare quando il secondo piange e tu hai un bimbo attaccato al seno?"

Rosie: "Sono mamma di due gemelli maschi di quasi sette mesi, allattati ancora al seno (grazie anche all'aiuto di Martina)... quando non sto spalmando la pappa sulle loro facce, capelli e vestiti a mezzogiorno. Volevo dire che mi sono trovata bene con una tetta a testa per tutto il giorno, perché questo ti permette di allattarli quando ne hai voglia (o meglio quando ne hanno voglia loro) e sei sicura di non fare mancare niente all'altro. Sul fatto di allattarli da soli o insieme, dopo i 4 mesi diventa molto più facile allattarli contemporaneamente, perché stanno su praticamente da soli, mentre prima sono più difficili da tenere e da fargli emettere il ruttino e diventa tutto un groviglio di rigurgiti e singhiozzi e bimbi tenuti su per un braccio aspettando il ruttino ecc.."

Ippolita: "Ho provato a seguire il consiglio! Ieri Tommaso ha avuto la destra tutto il giorno e Daria la sinistra. Certo che è più facile ricordarsene... Ma ho altre due domande:

  1. Normalmente si raccomanda di cominciare dalla parte dove si é finito la volta prima. Se devo tenere un gemello dalla stessa parte diventa infinitamente complicato ricordarsi quale dei due ha finito per ultimo la volta prima e se poi non é quello più affamato che fare? Forse se si utilizzano pienamente tutte e due le parti ogni volta come nel caso dei gemelli, non é più tanto importante questa regola?

  2. Io ho la sensazione che da una parte ci sia più latte, sicuramente la tetta é più grossa e pesante sempre a sinistra. E' solo una sensazione oppure alla fine la quantità del latte che scende é poi la stessa? Perché col metodo proposto (una tetta a testa per l'intera giornata) resto con la sensazione che il gemellino a cui "tocca" la destra resti più affamato per tutta la giornata. E' una sensazione perché comunque non protestano mai."

Martina: "Dunque, è vero che di norma si consiglia di iniziare sempre dall'ultima tetta, per evitare che una venga sempre svuotata meglio dell'altra e che poi una si trovi con un seno "secco" e l'altro ingorgato, però con i gemelli è diverso, perché il "lavoro" del seno è maggiore e quindi c'è meno il problema dell'eventuale ingorgo, inoltre il consiglio era per evitare proprio di "sbagliarsi" e stimolare il seno al meglio. Sicuramente ci sono differenze tra una tetta e l'altra, delle volte sono talmente piccole che non ce ne accorgiamo, altre volte sono più visibili, anche se capire il motivo è più difficile; potrebbe essere che lì si trovano più comodi e così poppano di più facendo venire più latte, oppure una conformazione dei dotti diversa dall'altro seno, chissà... Comunque la cosa importante è che entrambi i seni, pur con le loro differenze e le preferenze dei bambini (perché anche i pupi hanno preferenze!), producano lo stesso ciò che i bambini chiedono... e il fatto che loro siano soddisfatti è la conferma. Può essere che ad un seno debbano "lavorare" di più e all'altro il latte gli scenda più facilmente, ma non è che resti affamato il bambino a cui capita il seno più "laborioso". Inoltre, l'alternanza dei seni di giorno in giorno, ha proprio lo scopo di equilibrare le differenze. Se proprio hai questa sensazione e vuoi sentirti tranquilla, conta i pannolini, se entrambi li bagnano bene (certo non saranno identici, ma questo è logico) significa che entrambi si stanno nutrendo a sufficienza."


PROBLEMA: VOGLIO SMETTERE PIAN PIANO DI ALLATTARLI... COME FARE? E A SEI MESI QUANTO LATTE DEVONO PRENDERE?

Rosie: "Sono mamma di due gemelli maschi di quasi sette mesi, allattati ancora al seno. Adesso voglio smettere pian piano di allattarli. Come faccio????? Ho provato a dargli un biberon di latte artificiale e gli fa "schifo". Il biberon stesso non è il problema perché bevono - da esso - volentieri la tisana. Qualcuno ha qualche suggerimento ?"

Martina: "Per il biberon, non è una fase necessaria, anzi, se lo si evita è meglio.
Puoi provare a dargli qualche cosa (succhi, acqua. ecc.) con i bicchierini "irrovesciabili": quelli con il tappo a beccuccio... così non dovrai raccogliere in continuazione acqua da terra. Oppure va bene un bicchierino normale o una tazzina, la cannuccia... Tieni presente che - spesso - i pupi allattati non mostrano interesse per molto tempo ad acqua ed altri liquidi ed è una cosa normalissima."

Ippolita: "Da circa un mese i due pupi (sei mesi domani) si sono abbastanza stabilizzati sugli orari delle poppate, ma la durata diminuisce drasticamente. Dopo appena cinque minuti sembrano sazi! Lo so che nei primi minuti assorbono il 90% della quantità necessaria, ma mi sembra incredibile "cavarmela" così presto, anche perché con il biberon con buco grande, comunque, per bere 300 grammi ci mettono un bel po' di più... Grazie ai tuoi consigli ora sono su questa routine:
ore 07.00 solo latte mio
ore 11.00 biberon di pappa (io sono al lavoro)
ore 14.30/15.00 frullato di frutta (sono sempre al lavoro...)
ore 16.00 solo latte mio (pochetto..., neanche cinque minuti)
ore 19.00 solo latte mio (sempre pochetto)
ore 23.00 latte mio + giunta 200 grammi"

Martina: "La durata delle poppate è abbastanza normale che si riduca man mano che i pupi crescono, perché, intanto, sono loro più bravi a "sbrigarsi" (anche la capienza della bocca è maggiore) e poi il latte dopo un po' di settimane non aumenta più di volume come quello vaccino, ma solo cambia la sua composizione, per cui tu continuerai a produrre più o meno sempre la stessa quantità e andrà sempre bene anche se sono più grandi. Non si può fare un reale confronto con il biberon, intanto per i motivi che ti ho detto sopra, poi perché il latte adattato impone delle pause minime e scende ad altre velocità, mentre il seno no, così è più facile che mangino meno e facciano pause più corte, inoltre anche il flusso e la conseguente suzione al biberon è diverso."


PROBLEMA: QUANTO BERE?

Patrizia R.: "Voi, bimamme allattanti, quanto bevete? Io faccio una fatica pazzesca a bere di più, ho sempre bevuto poco fuori pasto e quindi me ne dimentico spesso. Certo, produrre latte per due pupi, dovrebbe richiedere un ingurgitare liquidi a dismisura... dovrebbe essere almeno 1,6 litri al giorno, quello che produciamo, no?? Ho la sensazione che i miei pupi abbiano spesso sete e mi chiedo se il mio latte, che li ha sempre nutriti che è una bellezza (hanno un aumento di peso più che soddisfacente), non soddisfi invece la loro sete... forse proprio perché bevo poco. Per questo, ricorro spesso alla camomilla in biberon tra un pasto e l'altro, e se la scolano che è una bellezza, specie in questo periodo in cui abbiamo tutti un po' di raffreddore e quindi probabilmente la sensazione di secchezza è più forte. Fortunatamente non noto confusioni seno/biberon (devo dire che ho introdotto la camomilla ben oltre il 2° mese di vita, quindi quando l'allattamento al seno era ormai ben avviato). Fatemi avere la vostra esperienza!!"

Martina: "Beh!!! Bevi quanto ti senti... in realtà basta assecondare i segnali del nostro corpo, anche perché i liquidi non sono solo l'acqua, ma anche quelli nei cibi. Piuttosto è tipico, che durante le varie faccende dietro a due pupi, ti scordi di bere e ti ritrovi a mezzogiorno con la lingua di fuori!! Allora mettiti una bottiglia di acqua vicino quando stai allattando, perché se sei immobilizzata ed hai sete, o te la tieni (la sete), o ce l'hai a portata di mano (l'acqua). Per la sete dei bambini, è sempre il latte la risposta più pronta, perché la sua composizione è per lo più acqua e, soprattutto, il primo latte che esce dal seno è più acquoso e ciò ha lo scopo di dissetare il bambino se ha sete. infatti, se si verifica questo, il bambino prende solo quello e non fa una poppata completa come se avesse fame davvero. Così il seno continua a produrre e loro possono scegliere che tipo di esigenza hanno e che tipo di latte gli serve in quel momento. E' chiaro che quando sono un po' più grandi, essendo due, se senti la necessità di dargli altri liquidi ogni tanto, e non c'è segno di confusione... non muore nessuno!!!"

Ippolita: "Anche io sono una che beve pochissimo, praticamente non ho mai sete e me lo devo ricordare come se fosse una medicina... comunque contrariamente a quanto dice molta gente, non credo che ci sia un "link" tra quanto si beve e quanto latte si produce, se fosse così il corpo "chiederebbe" da solo più acqua. Per quanto riguarda i bimbi, i miei prendono qualunque cosa dia loro in più... se provo a dare loro il latte artificiale subito dopo la poppata se ne scolano anche 200 grammi. Per un po' ho pensato di non avere abbastanza latte, ora ho smesso di offrire alternative, bevono il mio latte come prima, aumentano di peso regolarmente lo stesso e non piangono certo di fame. Questo é per me un mistero!"


CONSERVAZIONE DEL LATTE TIRATO

Ippolita: "Quanto a lungo si può tenere congelato il latte che si è tirato con il tiralatte? Alcuni libri dicono due mesi, altri tre mesi. Sulle istruzioni della pompa Avent dice tre mesi. Quello che ho tirato prima di cominciare a lavorare (a metà dicembre) sta per scadere... volevo usarlo più avanti quando smetterò di allattare. Ora non riesco a tirarne più fuori neanche una goccia!"

Martina: "Nel freezer a 4 stelle dura più di un anno... non lo buttare!!!!
Piuttosto riprovaci col tiralatte... le prime volte è normale che non esce nulla perché ci vuole un po' per stimolare un aumento della lattazione, poi puoi aiutarti con le spugnature di acqua calda prima di iniziare a tirare, o in orari migliori di altri (per esempio, la mattina)"

...

Dada e Simona: "Siamo neogenitori di gemelli. Purtroppo i nostri piccoli si trovano in incubatrice e mia moglie vorrebbe allattarli al seno, pertanto sta usando il tiralatte. I medici le hanno sconsigliato di continuare, in quanto potrebbe non riuscire a tenere la montata lattea per tutto il tempo necessario ai piccoli, ma come leggevo sul forum si potrebbe congelare!!! Domanda! Si può dunque congelare? Per quanto tempo? Per quante poppate si può usare una volta scongelato?"

Betty: "Fino a che i bimbi non saranno abbastanza forti per bere da soli, consiglio a tua moglie di tirare il latte almeno ogni quattro ore, quello che non bevono lo puoi congelare senza problemi... ricordati di scriverci sopra la data. Io facevo così: 24.01.01, ore 08.00... e via dicendo. Congelavo il latte nei biberons così avevo già le porzioni pronte. Il latte lo si può tenere nel congelatore per sei mesi... quindi guardate di prendere sempre il "più vecchio". Nel mio caso ha funzionato benissimo... per quattro mesi ho allattato i miei tre e quando il latte cominciava a non bastare più.... ho iniziato a scongelare!!!"

Martina: "Mi associo a ciò che ha detto Betty. Ciò che è fondamentale è il tiralatte: posso informarvi dove potete averne uno elettrico ad attacco doppio. E' fondamentale che si tiri il latte reoglarmente durante il giorno e si può certo congelare e nel freezer a 4 stelle dura più di un anno, quindi figurati!! Proprio nell'ultimo numero di "Da mamma a mamma", il trimestrale della LLLI, viene trattato l'argomento dei prematuri e vi sono molte testimonianze, una anche di una mamma di gemelli, e su come loro hanno superato le difficoltà."

Aggiornato il 21 Gennaio 2003

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